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  Voluta da Cuffaro e pubblicata da Fmr, nel 2006 apparve l’Enciclopedia della Sicilia che conteneva tutto l’ieri e l’oggi. Degli uomini solo gli illustri, purché sicuramente morti. Giulio Andreotti raccontava Salvo Lima. Era lucidamente stringato, a suo modo essenziale. Era una lettura per una storia da scriversi in maniera definitiva, il resto sarebbe rimasto un gran vociare. E a rileggere quelle 27-28 righe si … Continue reading Andreotti, la Sicilia e la “banalità del male” »

Non c’è bisogno di essere accaniti sostenitori di Renato Accorinti per rendersi conto che in questi pochi anni è stata scritta una pagina di storia e ieri più che mai. Ieri non si è salvato Renato, ieri è stata salvata la nostra città dal periodico saccheggio dei soliti noti. I soliti, vecchi, bigotti paleodemocristiani che hanno adescato i consiglieri comunali più insospettabili come un pedofilo … Continue reading 15 febbraio 2017, un giorno di festa »

La barba c’è, le corna no, ma poco importa: non sono gli attributi che fanno di Renato Accorinti, prossimo ad affrontare la sfiducia in aula, un perfetto “capro espiatorio”; non sono l’azione politica, le magliette “free-Tibet”, la logorrea, le bandiere della pace. Perché, la storia insegna, per essere “capri espiatori” sono sufficienti una condizione di crisi e un’ottima propaganda. E basta. Già, la propaganda. Se … Continue reading Il sindaco “capro espiatorio” di peccati altrui »

Ma è davvero un complotto plutocratico quello che vuole defenestrare Renato Accorinti e la sua giunta, e mettere fine a quella incredibile (nel senso che nessuno ci avrebbe scommesso tre lire) elezione di giugno 2013? Sicuro che non ci siano altre ragioni, forse più prosaiche, meno apocalittiche? L’epica accorintiana impone che ogni passo, ogni mossa, ogni sillaba pronunciata sia storica, magnifica, una lotta senza quartiere … Continue reading Ma siamo sicuri che Accorinti non abbia colpe? »

Se fossi Crocetta domattina mi doterei di un interprete cinese (tipo questo, primo risultato su Google), chiamerei l’Ambasciata cinese in Italia (tel: 06-96524200) e, dopo aver superato il centralino, pronuncerei le seguenti parole: «Buongiorno, sono il Governatore della Regione Sicilia, vorrei cortesemente parlare con l’ambasciatore a proposito del progetto Belt and Road».     Questo perché – come spiega, tra gli altri, il numero in … Continue reading Nuova Via della Seta: Crocetta, ascolta il consiglio, chiama la Cina! »

0. Lo Stretto di Messina appare essere stato oggetto, nel corso degli ultimi quattromila anni, di dinamiche di “investimento di senso”, intendendo con tale espressione più che la specialissima natura dei luoghi la lucida consapevolezza – manifestatasi in seno a numerose culture e tradizioni letterarie – della peculiare specificità dello Stretto quale tòpos privilegiato per un serie impressionante e davvero sterminata di produzioni dell’immaginario da … Continue reading Scillecariddi. Appunti per la costruzione di un’identità territoriale tra Messina e Reggio »

Francantonio Genovese si appresta ad entrare a Montecitorio. Occasione questa che ha fatto indignare molti. Tornare in Parlamento poche settimane dopo una condanna a 11 anni e all’interdizione dai pubblici uffici certamente qualche effetto lo provoca, non si può negare. Tuttavia, si fa un gran parlare di populismo, lo temono questi, lo rigettano quegli altri. Ma qualcuno che non lo cavalchi è difficile da scorgere all’orizzonte. Non … Continue reading Genovese torna in Parlamento. Noi invece dove andiamo? »

“La strada è uno spazio che esprime un accordo e un patto nella città”  (Louis Kahn)   Ci sono Mille motivi per migliorare le città e Mille motivi per fare le isole pedonali ma in via dei Mille non ci sono né Mille vetrine né Mille valide ragioni per centralizzare la questione della pedonalizzazione e riassumere ad emblema o peggio ad ideologia l’uso di quella … Continue reading Erano dei Mille, giovani e forti e (andando a piedi) sono morti »

Incredibile ma vero: Pierferdinando Casini ha creato un nuovo soggetto politico! Che fortuna. Era qualche mese che non lo si vedeva in giro. Ogni tanto qualche giornalista molto sfigato gli faceva una domanda, magari perché non trovava nessuno in parlamento… Poca roba. Adesso torna con un nuovo partito bigottomoderatopaleoandreottiano, immagino. Non è una lingua ma un modo di essere o di non essere. Una specie … Continue reading Basta Casini, vi prego »

Ristudiare la Sicilia significa pensarla come sistema dove, per cause antiche e nuove, la mafia e diventata struttura e quindi cultura. I vincitori hanno vinto perche siamo di fronte a notevoli aree di assimilazione difficili da smantellare. Ma poi chi sono stati i vincitori? C’èun ground zero nella regione, pieno di vincoli, di regole, di denaro facile, di promesse, di progetti altri. Viviamo ancora e … Continue reading Sicilia… più labirinto che ragnatela »