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  Chiunque abbia condotto studi sulla storia di Messina non riesce in genere a sottrarsi, dopo aver acquisito consuetudine con le fonti e i documenti che hanno fatto giungere fino a noi le memorie civiche, alla sensazione che la città, nonostante le profonde ferite che le sono state inferte dalla natura e dagli uomini, mantenga a tutt’oggi un’aura derivante assai probabilmente da quello che, con … Continue reading Per un museo del Genius Loci a Capo Peloro »

   Si è svolta avantieri, al Palacultura, la soirée dedicata alla stilista “Madama Ferraro”:  una serata in ricordo della stilista Mimma  Ferraro nella quale è stato premiato il made in Messina. Il premio Madama 2017, alla sua prima edizione è stato ideato da Patrizia Casale e Massimiliano Cavaleri, che ne è stato anche il presentatore insieme alla collega Marika Micalizzi. Un’iniziativa  patrocinata dal Comune di … Continue reading Premio Madama, trionfa la moda made in Messina »

Non sono state le manipolazioni ideologiche e letterarie che, scriveva Giarrizzo, hanno finito con il restaurare ”il serbatoio dell’arcaico e dei valori atemporali, e con l’esportare nelle comunità emigrate il ‘paradigma culturale’ della sopravvivenza fisica “attraverso l’identità culturale”?  E aggiungeva: “questo modello plasma la struttura della criminalità isolana, le conferisce autorità, ne legittima le ambizioni di potere”, per una storia costruita retrospettivamente con il suo … Continue reading Una Sicilia diversamente siciliana? »

    La Sicilia nel corso dei secoli è stata un punto di riferimento importante nella produzione e lavorazione dei tessuti; le tante dominazioni, dodici con esattezza, hanno contribuito a formare uno stile variegato e unico. I Bizantini che erano gran produttori di seta fecero arrivare grazie ai traffici marittimi il tessuto in Sicilia e probabilmente si deve a loro anche l’arrivo del baco. Nel … Continue reading Il Museo del Costume e della Moda Siciliana di Mirto »

Dal particolare all’universale. Nel mio libro di letteratura italiana era un ritornello costante, questo o l’inverso. Sottolineava la traiettoria poetica di molti autori. Dal liceo ad oggi è un percorso, una frase, che è rimasta impressa a fuoco nelle mie riflessioni. Perché la condivido con voi oggi? Per la questione di Shakespeare, per Messina, per quello che si è proposto da subito Lettera Emme, per … Continue reading Perché non parleremo più di Shakespeare »

Una trouvaille, fortunosamente sottratta all’oblio delle carte di un ex Assessore, mi consente oggi di consegnare alla valutazione di persone d’onore, quali credo voi – benevoli lettori – siate, una fazzolettata di idee, di progetti, di fatti ormai evanescenti, remoti quali essi sono a tal punto che a me, oggi, paiono fatti della medesima materia di cui son fatti i sogni. Per doveroso rispetto verso … Continue reading Quei primi cento giorni dell’Assessorato alla Cultura »

Ti accorgi della straordinarietà degli eventi quando seduti fianco a fianco, ad annuire convinti, guardi consiglieri comunali di specchiata fede destrorsa come Daniela Faranda, e Santino Bonfiglio, consigliere di quartiere che ancora oggi saluta col pugno chiuso invece che con la stretta di mano, oppure un anarchico con una vita sulle barricate (l’ultima quella del collettivo Pinelli) come Massimo Camarata, ed un architetto, rappresentante dell’alta borghesia professionale, … Continue reading Nina, Gino, un libro, i sentimenti infranti e il cinismo degli antiaccorintiani in parata »

C’era una volta la gabbia con l’uccello. Pietra miliare dell’immaginario del siciliano in partenza. Andare altrove portando con sé metà dell’isola come si avesse per meta il deserto. Quando con l’Unità d’Italia sono iniziati i flussi migratori dei siciliani, subito è nata la caricatura del viaggiatore siculo. Iniziare una vita altrove senza guardarsi più indietro era ed è una scelta forse impossibile per degli isolani. Così … Continue reading Quei cannoli riempiti in aeroporto per trasportare la Sicilia altrove »

– I beg your pardon, but…  – Comu? – Melo chibbòli chistu?  –  Pòtticci un Camparipàddon, ah ah ahi ahi… non mi facìti rrìdiri chi m’nchiàna l’affannu. – Ghiamaru u sìdici? –  Sorry, I really don’t understand. Non capiva dove fosse e cosa stesse facendo lì in fila, attorniato da un folto gruppo di persone avanti negli anni, fragranza di legno marcio, cane umido e … Continue reading “AOU”, le disavventure di Mick Jagger al Policlinico »

Luglio 1993, gennaio 1994: per la Democrazia cristiana la soluzione finale. I ricordi che diventano memoria. Prima, gli incontri del piccolo gruppo di lavoro alla Camilluccia che vedevano il differenziarsi di almeno due posizioni: gli amici del vecchio preambolo e del Caf e la sinistra. Poi l’accelerazione dovuta alle assemblee autoconvocate di Palermo e del Veneto, con la plateale assenza delle nomenclature del tradizionale potere interno, … Continue reading La fine della Democrazia Cristiana, ventitré anni dopo »