Una trouvaille, fortunosamente sottratta all’oblio delle carte di un ex Assessore, mi consente oggi di consegnare alla valutazione di persone d’onore, quali credo voi – benevoli lettori – siate, una fazzolettata di idee, di progetti, di fatti ormai evanescenti, remoti quali essi sono a tal punto che a me, oggi, paiono fatti della medesima materia di cui son fatti i sogni.

Per doveroso rispetto verso la c.d. privacy di ognuno ho indicato tutte le persone ivi citate con le sole iniziali.

 

RENDICONTAZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA

DALL’ASSESSORATO ALLA CULTURA E ALLE IDENTITA’

DEL COMUNE DI MESSINA

NEI PRIMI CENTO GIORNI

 

Il programma di attività elaborato dall’Assessorato alla Cultura e alle Identità del Comune di Messina, di cui si forniscono in questa sede i dati relativi a quanto posto in essere nei primi cento giorni di funzionamento, è nato dalla consapevolezza che la nostra città attraversa oggi una tale crisi, di ordine socio-economico, urbanistico, antropologico, etico, che l’ambito della cultura necessita di un approccio unitario, non parcellizzato, ai problemi dei cittadini.

Si è perciò partiti da un concetto di cultura non specialistico e settoriale ma, in qualche modo, disposto a “contaminarsi” con tutti gli altri aspetti della vita comunitaria, privilegiando in particolare i meccanismi di rete e di cittadinanza attiva (o dal basso).

L’ambito della cultura, in questa prospettiva, non è dunque stato ricondotto ai soli beni culturali e al trinomio arte-musica-spettacolo, ma ha inteso riguardare anche le forme di convivenza, l’organizzazione degli spazi, l’educazione permanente, l’attenzione verso gli ultimi, in una parola la qualità della vita di tutta la comunità.

Le linee guida che hanno ispirato l’attività dell’Assessorato alla Cultura e alle Identità in questi primi cento giorni di attività sono:

  • Promuovere ogni iniziativa che fosse in sintonia con un progetto generale basato su memoria, orgoglio di appartenenza, senso identitario;
  • Avviare azioni volte a ricucire la frattura tra cittadini e beni comuni (dai beni culturali agli spazi pubblici);
  • Porre in essere dinamiche e circuiti virtuosi di sviluppo.

Alla luce di tali premesse, è parso opportuno puntare su alcuni ambiti principali di intervento e di organizzazione del settore: 1- Identità e memoria; 2- Rete; 3- Piazza; 4- Ultimi; 5- Educazione civica e futuro.

Il primo di tali ambiti ha avuto come obiettivi la creazione di un senso di appartenenza e di un orgoglio civico, finalizzati a pratiche virtuose di esibizione delle identità storiche, nonché l’avvio di processi virtuosi di educazione permanente presso la comunità locale attraverso la conoscenza e la memoria dei luoghi, dei beni e degli eventi. Si è cercato di raggiungere tali obiettivi per un verso attraverso iniziative di ampio respiro e inserite in progettualità di medio e lungo termine, ad esempio attraverso l’avvio del complesso iter mirante ad ottenere l’inserimento dell’area dello Stretto tra i patrimoni dell’umanità riconosciuti come tali dall’UNESCO. Tale progetto è stato, nel recente confronto con il Presidente C. e la Giunta Regionale, interamente condiviso, e su di esso si è ottenuto di poter attivare le risorse previste all’interno del POAT-MIBAC 2012-2015 sui processi di valorizzazione integrata del patrimonio culturale, attraverso l’impegno assunto della Regione di stipulare un accordo di valorizzazione che si concretizzerà nell’assistenza tecnica di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti) per la candidatura UNESCO. (N.B. per l’Assessore che verrà: Ho preso contatto con dirigenti e funzionari del Dipartimento Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, che stanno verificando quanti fondi siano disponibili pressi il MIBAC e se è possibile destinarne una parte a Messina. D. R. ti potrà aggiornare; per tutti gli aspetti connessi al progetto UNESCO, oltre naturalmente alla mia “assistenza” dall’esterno, potrai contare su M. M., cui avevo affidato competenze per tutta quanto concerne i beni immateriali). Per altro verso, mediante la partecipazione diretta e la promozione da parte dell’Assessorato di eventi elaborati in seno alla società civile miranti a riscoprire e valorizzare momenti altamente significativi della storia di Messina (ad es. la rievocazione dei moti antiborbonici del 1° settembre 1947), ovvero a promuovere modalità nuove di percezione del territorio e delle sue risorse naturali e culturali (ad es. la recente FAI Marathon, passeggiata ecologico-culturale intorno a Capo Peloro).

Nella medesima prospettiva, è stata avviata con la città greca di Messene – patria originaria di Anassila, considerato uno dei fondatori di Messina, da cui la stessa prese il nome – una proficua manifestazione di intenti mirante a un rapporto di gemellaggio, premessa per futuri percorsi comuni, tanto culturali quanto socio-economici (N.B. per l’Assessore che verrà: il Sindaco ha firmato una lettera d’impegno da me predisposta e si attendeva la nomina del nuovo Assessore per formalizzare l’invito per una visita a Messina da parte del Sindaco di Messene, nel corso della quale potrà essere siglato un protocollo d’intesa per scambi culturali di vario genere. Messene possiede, tra l’altro, un’importante sito archeologico).

Altre iniziative legate alla ricostruzione di una trama identitaria sono qui brevemente richiamate: l’avvio di una decisa azione toponomastica mirante a valorizzare le figure locali, con particolare attenzione da riservare alla toponomastica femminile fin qui trascurata (N.B. per l’Assessore che verrà: ci sono già numerose delibere in tal senso. Tutto l’ambito toponomastico viene seguito con particolare zelo da S. D. G.; per la toponomastica femminile puoi interloquire con A. C.); la prosecuzione dei progetti relativi alle “scalinate dell’Arte” e alla creazione – all’interno del Palacultura – di un articolato spazio multimediale legato all’arte e all’architettura moderna e contemporanea di Messina; l’adesione alla proposta di ampliamento dell’Antiquarium avanzata dalla Soprintendenza di Messina (con la quale si è convenuto il rinnovo del rapporto di convenzione) attraverso l’accoglimento entro nuovi spazi – già individuati – dell’importante Rostro Romano rinvenuto nel mare di Acqualadroni, in atto conteso da alcuni musei archeologici siciliani (N.B. per l’Assessore che verrà: c’è da verificare se l’Ufficio Manutenzioni, Arch. C., ha già avviato i lavori di adeguamento delle due stanze, attigue all’attuale Antiquarium); il progetto di un’unica Galleria di Arte Moderna e Contemporanea (da attuare allorquando sarà possibile unificare le collezioni presenti negli spazi espositivi di Provincia, Comune, Teatro “Vittorio Emanuele”; l’avvio delle operazioni di ricollocazione delle statue leonine marmoree rimosse da alcuni decenni dal sito da esse occupato in precedenza (l’imbarcadero prossimo all’area “Masotto” della Passeggiata a mare) (N.B. per l’Assessore che verrà: troverai in Assessorato la corrispondenza. Poiché la Soprintendenza di Messina richiede l’installazione di un impianto d’allarme per poter autorizzare la collocazione dei due leoni, ho chiesto all’Autorità Portuale di volersi  collaborativamente far carico della spesa); il recupero di opere scultoree otto-novecentesche di proprietà della Società Operaia e da questa recentemente offerte al Comune (N.B. per l’Assessore che verrà: c’è solo da predisporre la delibera di accettazione delle opere), etc.

Sempre in analoga direzione si sono mosse iniziative volte alla valorizzazione di momenti significativi del recente passato della cultura messinese, come il Progetto Cinema avviato di concerto con la Presidenza dell’Ente Teatro V.E., mirante al recupero del patrimonio filmico di proprietà comunale (oltre 500 pellicole in 16 mm. e un migliaio di manifesti di grandi dimensioni) e ad una successiva mostra degli stessi, auspicabile primo nucleo di un futuro “Museo del Cinema a Messina” (N.B. per l’Assessore che verrà: ci dovrà lavorare, in un locale della Filarmonica Laudamo, N. G., in base a un accordo raggiunto con M. P.).

Per quanto concerne il secondo aspetto, sono stati avviati contatti con numerose realtà insistenti nelle periferie, con particolare attenzione ai villaggi, realtà periferiche da considerare, a ben vedere, i reali centri storici di Messina in forza delle enormi risorse culturali e antropologiche di cui esse ancora dispongono. Su tali realtà si è avviata un’intensa attività di raccolta di fondi librari destinati alla creazione di piccole biblioteche di villaggio, considerate preziosi presidî contro la dispersione scolastica e la devianza (N.B. per l’Assessore che verrà: referenti E. C. e M. M.). La valorizzazione di specifiche realtà periferiche (ad es. il Museo della Musica e Cultura Peloritana di Gesso o il complesso abbaziale di San Filippo il Grande, su cui si veda infra) è stata avviata attraverso atti amministrativi ovvero specifiche iniziative, nel primo caso sbloccando una convenzione scaduta (N.B. per l’Assessore che verrà: dovrebbe essere pronta in Assessorato, da portare in Giunta), nel secondo determinando un percorso virtuoso destinato a sortire grandi ripercussioni sull’intero territorio. L’Assessorato ha infatti aderito alla proposta avanzata dalla Fondazione Metropoli (prestigioso organismo scientifico con sede a San Pietroburgo, uno dei cui sponsor è Gazprom) di entrare a far parte del progetto ACEB (Associazione Città Eredi di Bisanzio) mirante alla costituzione di una rete di municipalità in passato rientranti nell’orbita dell’impero bizantino e interessate da insediamenti significativi di tale civiltà. In tale prospettiva, è stata avanzata la proposta che l’Abbazia di San Filippo il Grande, di proprietà comunale, possa essere in futuro destinata a sede di un Centro Internazionale di Studi Bizantini, destinazione in ordine alla quale è in corso di predisposizione la trasformazione di un progetto definitivo, già esistente, in progetto cantierabile (N.B. per l’Assessore che verrà: ho fatto sottoscrivere al Sindaco una nota di adesione alla rete ACEB. La proposta da me avanzata su San Filippo il Grande è stata accolta con interesse. Secondo me il progetto deve essere uno di quelli da presentare al PO-FESR 2014-2020). 

Per quanto concerne quest’ultimo, e altri progetti per i quali si dispone di progettazione preliminare o di massina (es. Museo Vara e Giganti), che si conta di presentare ai fini dell’ammissione a finanziamento sul prossimo P.O.-F.E.S.R. 2014-2020, è stato chiesto e ottenuto dal competente Assessorato Regionale che il Comune di Messina possa partecipare al tavolo di concertazione nel quale verranno definite le misure del documento di programmazione e individuate le linee dei relativi bandi (N.B. per l’Assessore che verrà: per tutti questi aspetti, oltre naturalmente ad una mia “assistenza” dall’esterno, potrai contare su D. R. Per il Museo delle Machine Festive, Vara e Giganti, in particolare, ho raggiunto un accordo (finora solo verbale) con il Governatore dell’Arciconfraternita degli Azzurri di Messina, proprietaria del complesso del Monte di Pietà, che si è reso disponibile a mettere a disposizione – previa stipula di convenzione o rapporto di partenariato – l’area retrostante il Monte di Pietà un tempo occupata dalla Chiesa dell’antico Monastero, quale area da utilizzare per ubicarvi il Museo).

La valorizzazione del patrimonio librario e archivistico è stata fin qui legata ad alcune iniziative adottate nei pochi mesi qui rendicontati: l’approvazione del Regolamento della Biblioteca Comunale, l’acquisizione di un importantissimo fondo librario-archivistico di pregnante interesse storico-documentario (il “Fondo Capria”), l’ospitalità del Biblio Pride e di alcuni momenti seminariali all’interno del Palacultura, qualche pubblica presentazione di opere etc. 

In ordine al terzo aspetto, uno degli impegni maggiori in questo primo periodo di attività è consistito nella organizzazione e gestione della festa della Vara e delle ritualità connesse al ciclo ferragostano, con i relativi eventi ad esso inerenti.

Non potendo entrare nel dettaglio delle iniziative intraprese, si segnala in questa sede che l’organizzazione dell’evento ha avuto tra i suoi elementi maggiormente significativi: a- la creazione di due distinti organismi di supporto per lo svolgimento della festa, ossia una commissione storico-scientifica (con componente religiosa designata dalla Curia Arcivescovile) e un comitato tecnico-operativo; b- un rapporto interlocutorio con realtà istituzionali (Prefettura, Questura) e parti di società civile (Comitato Addiopizzo) volti a riaffermare i valori della legalità e della comune appartenenza sottesi a un evento di forte impatto partecipativo ed emozionale come questo; c- la predisposizione di meccanismi di trasparenza nella raccolta dei fondi e rendicontazione delle spese, nonché di sobrietà nell’assunzione degli impegni, nella consapevolezza che la difficile situazione finanziaria del Comune imponesse – in uno col forte impegno civile – anche un forte segnale di rigore; d- l’impegno a creare per le successive edizioni della festa un apposito Ufficio Vara volto a promuovere e adottare lungo l’intero arco dell’anno tutte le iniziative necessarie al miglioramento della festa e alla sua progressiva provincializzazione (N.B. per l’Assessore che verrà: pensavo a un Ufficio che provveda a nominare un nuovo e in parte rinnovato Comitato, in cui far confluire esponenti delle Associazioni di volontariato, della società civile, due componenti dell’attuale comitato tecnico-operativo, un rappresentante nominato dal Prefetto etc.). In tale prospettiva, sono stati adottati i seguenti provvedimenti: e- richiesta avanzata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato concernente l’attivazione di una Lotteria Nazionale collegata all’evento Vara (N.B. per l’Assessore che verrà: si potrebbe sollecitare un provvedimento in tal senso attraverso il Sottosegretario D’A.)); f- richiesta avanzata all’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – e da questo ora riscontrata positivamente – di un contributo straordinario di € 80.000,00 per l’edizione Vara 2014 (N.B. per l’Assessore che verrà: c’è da presentare entro il 20 gennaio l’istanza che ho già predisposto, corredandola di tutte le informazioni e relazioni richieste. E. C. ha tutto, compreso il testo del D.A.); g- avvio di steps preliminari volti alla istituzione di un Museo Comunale delle Machine Festive (Progetto Preliminare già elaborato dall’Arch. A. P.), per la cui sede è stata preliminarmente, ancorché ancora informalmente, concordata con la Nobile Arciconfraternita degli Azzurri la messa a disposizione, previa stipula di apposito accordo di partenariato, dell’area retrostante il Monte di Pietà, un tempo occupata dalla Chiesa di Nostra Donna della Pietà; (N.B. per l’Assessore che verrà: dell’accordo con gli Azzurri ti ho già accennato; ti segnalo che l’Arch. P. è uno studioso di grande impegno. Purtroppo, assunto quale funzionario, svolge da molti anni presso il Comune un lavoro poco gratificante. Pensavo a lui come titolare di una “posizione organizzativa” che consenta a te di avere un dirigente di assoluta fiducia, cui potrebbe essere affidata la responsabilità dirigenziale dell’intero settore cultura); h- accordi di collaborazione concordati con la Direzione del Liceo Artistico “Basile” e con la Presidenza dell’Ente Teatro V.E. concernenti la collaborazione tecnica per interventi connessi a operazioni di restyling degli apparati festivi (N.B. per l’Assessore che verrà: ho già concordato queste cose con la Dirigente Scolastica, Dr.ssa P., la quale non vede l’ora di ricevere un imput per partire; tra l’altro, hanno offerto in dono una spettacolare raccolta di costumi e abiti stile Ottocento, che sono disposti a trasferire, compresi i manichini, al Palacultura).

In tema di recupero di risorse culturali, e in particolare di monumenti particolarmente pregnanti per la storia di Messina, è stato recentemente (e forse per la prima volta) richiesta all’Amministrazione Regionale – con riscontro positivo da parte della stessa nelle persone del Presidente C. e dell’Assessore S. –la definitiva concessione al Comune di Messina di immobili storici quali la Real Cittadella, il Forte Gonzaga, il Forte “Castellaccio”, la Chiesa di Santa Maria della Valle (meglio conosciuta come “Badiazza”), ai fini di una loro successiva valorizzazione e stabile pubblica fruizione.

Nella prospettiva di una valorizzazione dei momenti di spettacolo e d’intrattenimento legati all’utilizzo del Palacultura, oltre ad aver messo a disposizione di alcuni gruppi e compagnie l’arena pensile per lo svolgimento di eventi estivi, sono state recentemente stipulate convenzioni con le tre maggiori Associazioni Musicali cittadine, nonché con il Conservatorio di Messina, per il normale espletamento dei rispettivi programmi musicali che si pongono ormai come insopprimibili momenti di servizio pubblico offerti alla cittadinanza al fine di promuovere una sempre più consapevole cultura musicale. 

Per quanto concerne il quarto ambito, sono stati avviati contatti preliminari per promuovere il coinvolgimento delle comunità migranti nella definizione di un modello di cittadinanza percepito come un convergente progetto identitario.

In tale prospettiva, si valuta l’opportunità di trasformare la “notte della cultura” in una “settimana delle culture”, attraverso l’invito rivolto a tutte le comunità straniere presenti a Messina di organizzare – attraverso un coerente percorso fatto di eventi territorialmente distribuiti – momenti autogestiti di “esibizione delle rispettive identità” all’interno di un quadro mirante a ricomporre le diversità culturali in un comune progetto di identità civica condivisa. (N.B. per l’Assessore che verrà: per tutti questi aspetti, necessita la formalizzazione della nomina di T. P. quale esperta per i rapporti con le comunità di migranti). Analoga attenzione sarà riservata alle “identità storiche”, come ad es. quella rappresentata dalla Comunità Ellenica dello Stretto (con la quale c’è già in corso un progetto, già finanziato, di sportello linguistico).

L’aspetto concernente il futuro è legato alla scommessa di poter potenziare e sostenere il lavoro giovanile, contrastare l’allontanamento dei giovani dalla città, adottare strategie nuove in tema di economia dei beni culturali e del turismo. Esso passa attraverso l’adozione di iniziative riguardanti la dismissione di beni comunali improduttivi e la loro successiva messa a disposizione di energie creative giovanili.

Analogamente, e in dipendenza di future disponibilità finanziarie, si confida di poter imprimere nuovo impulso alle attività del settore G.A.I. (Giovani Artisti Italiani, interamente e splendidamente seguito da E. C.). Vanno in questa medesima direzione la volontà di avviare progetti di partenariato con la Fondazione Fiumara d’Arte per quanto concerne le attività artistiche e performative, in particolare la poesia e le performance di strada, nella prospettiva di un ingentilimento e di una sprovincializzazione di alcuni aspetti della cultura cittadina che, secondo un prudente parere di chi scrive, dovrebbero essere impegno non secondario dell’Amministrazione. 

Parimenti, un modello virtuoso che si ritiene possa essere adottato per un migliore dispiegamento e per una migliore messa a frutto delle risorse di volontariato disponibili nel territorio, può essere rappresentato dalla costituzione di Banche del Tempo e di reti locali, più o meno estese, di prestazioni reciprocamente rese tra utenti di varia provenienza e competenza. L’Assessorato ha formulato, in tale direzione, una proposta di adesione alla Banca del Tempo “TimeRepublik” che si è resa disponibile a mettere a disposizione dell’Amministrazione Comunale crediti gratuiti finalizzati al raggiungimento delle iniziative di pubblica utilità. ((N.B. per l’Assessore che verrà: per tutti questi aspetti, C., la mia seconda “ex segretaria”, potrà ragguagliarti in merito. La delibera è già pronta, c’è solo da toglierla dalle mani del dirigente e approvarla in Giunta).

Un episodio, assai contestato!, rientrante in tale impostazione programmatica è stato inoltre il riconoscimento d’interesse espresso da parte dell’Assessorato nei confronti del murale realizzato dall’artista Blu nell’ex Casa del Portuale, e la conseguente richiesta di tutela inoltrata alla competente Soprintendenza per i Beni Culturali. Rientrano infine in tale visione “dinamica” della cultura, intesa quale strumento di crescita socio-economica, etica, civile, la proposta inoltrata al Sindaco di designare degli esperti (alcuni già nominati, altri ancora da nominare, E. ha tutti i nominativi; il Capo di Gabinetto S. M. ha già predisposto i provvedimenti, ci vuole solo che il Sindaco li firmi) – tutti operanti a titolo assolutamente gratuito – volta ad avviare una proficua dialettica tra la percezione “politica” dei problemi e la, spesso più coerente e attendibile, percezione che degli stessi elabora la parte migliore della società civile.

                                                                           l’ex Assessore alla Cultura e alle Identità

                                                                                                 Dr. M. S. T.

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Pippo
Pippo
17 Marzo 2017 12:53

Egr. Dr. M. S. T., se avesse voluto fare qualcosa per la città, forse l’avrebbe fatto.

TODESCO MARIO SERGIO
TODESCO MARIO SERGIO
19 Marzo 2017 20:46
Reply to  Pippo

Ho cercato di farlo per altre vie.Durante il periodo di direzione della Biblioteca Regionale ho ideato una serie di incontri mensili a tema, su argomenti che altrove interessano l’intera società civile. In venti incontri (a richiesta posso fornire gli argomenti e gli straordinari relatori) si è registrata una presenza media di trenta persone. Troppo poche per una città di 250.000 abitanti.

Karim Varini
17 Marzo 2017 16:48

Noi di TimeRepublik siamo sempre a disposizione per aiutare ad implementare il modello proposto. Un saluto, Karim Varini

TODESCO MARIO SERGIO
TODESCO MARIO SERGIO
22 Marzo 2017 10:44
Reply to  Karim Varini

Purtroppo il protocollo da me voluto e già sottoscritto dal Sindaco è rimasto, inspiegabilmente, in un cassetto …..