Il restauro zelante del graffito murale con la scritta Mussolini su palazzo Magaudda di via Garibaldi è stato narrato come metodo di filologia storica e sedimentazione delle tracce. “Lui” con la sua firma in corsivo è riapparso dall’oblio come quegli inchiostri indelebili che tanto fanno dibattere l’opinione pubblica e gridano allo scandalo per l’attivismo politico fatto con lo spray. Quello che è riapparso sul quel … Continue reading Il “tag” di Mussolini: i tatuaggi del Ventennio sui palazzi di Messina
Category Archives: Luciano Marabello
Finalmente ho visto il film Cruel Peter scavalcando la mia diffidenza e tutti i miei pregiudizi per il genere horror, e per questo di certo ha giocato la personale conoscenza dell’autore e sceneggiatore. Avevo anche la curiosità di vedere come la scrittura e lo sguardo quadruplo dei due registi Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, insieme al lavoro di fotografia di Duccio Cimatti e al … Continue reading Cruel Peter: i fantasmi, le suggestioni e i mille volti nascosti di Messina
Questa città ha bisogno di attuare dei progetti, il verbo progettare lo deriviamo dal latino pro iacere nella sua etimologia di “gettare in avanti” quindi progettare non è un’attività finita, significa “vedere prima” in attesa della realizzazione concreta. Questa città proprio per la sua condizione di crisi ha più che mai bisogno di atti concreti e anche di vedere costruite delle nuove architetture … Continue reading Teatro in Fiera: perché quelle ruspe fanno paura? Perché si teme una nuova architettura?
In questi giorni di ritiro forzato nelle nostre case abbiamo capito l’importanza delle strade, ne abbiamo avuto languore e desiderio, in alcuni casi ne abbiamo contemplato la bellezza o anche la sciattezza attraverso le nostre finestre e i nostri balconi, abbiamo visto selciati liberati dalle auto e dagli oggetti e nella straniante situazione abbiamo assaporato colori e materie. Stiamo tornano alla città di … Continue reading Siamo sul lastrico? Di sicuro abbiamo dissipato il lastrico stradale
«L’Utopia è sempre una profezia: l’utopia sostiene il mondo: datemi un’utopia e vi solleverò il mondo» Gio Ponti, “Amate L’architettura” L’esercizio di indovinare come sarà la città di domani – e che ne sarà della socialità nella “fase due” – dopo 55 giorni di covidismo, può essere futile e senza senso, proprio perché saremmo gli ultimi e forse neanche i … Continue reading Dieci profezie per Messina: cosa abbiamo imparato dal lockdown e come immaginare la città di domani
La casa all’italiana non è il rifugio, imbottito e guarnito, degli abitatori contro le durezze del clima come è delle abitazioni d’oltralpe ove la vita cerca, per lunghi mesi, riparo dalla natura inclemente: la casa all’italiana è come un luogo scelto da noi per godere in vita nostra, con lieta possessione, le bellezze che le nostre terre e i nostri cieli ci regalano in … Continue reading #Tutti a casa: le abitazioni, il confort e il conforto al tempo della pandemia
“Quando si sollevano le gonne della città, ne vediamo il sesso” (Jean-Luc Godard, Due o tre cose che so di lei ) Se ripercorro all’indietro il mio blog sembra che ho occhi e parole imprigionate da sempre nel recinto di Piazza Cairoli, vorrei parlare d’altro ma sempre lì ritorno. Mezzo secolo e più di vita mi hanno costretto a lasciare aperti i conti con … Continue reading Le brutture “cummigghiate” di Piazza Cairoli, ovvero “quando si sollevano le gonne della città, ne vediamo il sesso”
Mezzogiorno è di fuoco. Le due torri Brutaliste affrontano come Alfieri duellanti il traliccio Pilone attraversato dall’aria calda, dai venti di maestrale di scirocco e di tutte le altre posizioni. Le torri stanno dritte in piedi come due periscopi usate dal corpo disteso di Mazinga Robot. Di fronte c’è il corpo ferroso reticolare con le antenne e l’aspetto ingenuo di uno spaesato Yuppi Du. … Continue reading Ferragosto di qua dal Faro (Mezzogiorno è di fuoco)
L’approccio touch è pervasivo, non è più solo il dito sul tuo smartphone o il tablet, è piuttosto un metodo di avvicinamento alle cose e alla loro superficie, cose che disgraziatamente hanno il corpo liscio e distaccato come uno screen. È un tocco rapido e capacitivo quello che azzera il tatto e palpa, pixel dopo pixel, tutti i concetti tenendone l’unico senso logico solo sul polpastrello e in quella … Continue reading È un fatto Politico: mi faccio un Selfie
Ecco, Gino P. da una parte e Antonio Z. dall’altra, in mezzo un’altra Galleria, un passaggio coperto da qui a lì, dal Consolato del Mare all’Immacolata di Marmo. In città ultimamente girano tutti in quello sputo di centro densificato di bar, tutti negli stessi piccolissimi posti: sarà la crisi, sarà la pigrizia ma gli abitanti girano su un tappeto di strade e palazzi, grandi … Continue reading Dalla Pi alla Zeta: dialogo immaginario fra due antichi architetti un po’ delusi da Messina