Category Archives: Sergio Todesco

Etnoantropologo, è stato direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali (dal 2010 al 2013), del museo regionale “Giuseppe Cocchiara” (dal 2007 al 2010), della Sezione per i Beni Etno-antropologici della Soprintendenza messinese (dal 1987 al 2007) e della Biblioteca Regionale di Messina (dal 2013 al 2015).

    Fatemi capire. Il Demanio Marittimo dà in consegna alla Città Metropolitana di Messina l’area di Capo Peloro in cui insistono i resti del cantiere navale “Sea Flight”, con l’intesa che l’Ente proceda alla demolizione dei corpi di fabbrica esistenti e alla messa in sicurezza dell’area. Alla fine di tali lavori la Città Metropolitana restituisce l’area al Demanio Marittimo,  che però non la tiene … Continue reading Sulle anime nascoste della città: dalla nave traghetto “Cariddi” all’ex Sea Flight »

i love messina

  Gli Ucraini, mischini loro, quando la follia oggi in corso avrà fine dovranno darsi da fare a lungo per ricostruire dalle macerie un Paese appena appena vivibile. Ma neanche qui da noi, a Messina, si cugghiunìa. Anche nella nostra città qualcuno, auspicabilmente coadiuvato da molti, dovrà lavorare sodo per riportare a una condizione di accettabile qualità di vita la terra bruciata lasciataci in eredità … Continue reading “Bridge over troubled water”, ovvero: ciò che è possibile ricostruire sulle macerie »

  Non c’è stato giorno, nell’ultimo mese, che io mi sia svegliato la mattina senza rivolgere al Dio in cui credo una preghiera per Franz Riccobono, per l’amico Franz che da troppo tempo combatteva la sua battaglia (ahimé solitaria, senza neppure la presenza della cara Carmen) contro un nemico insidioso e orrendo che lo aveva carpito ancora nel pieno delle sue straordinarie forze e capacità … Continue reading In memoria di Franz Riccobono »

  Di che parlare? E occorre poi parlare? Stare a riflettere, che so io, su un affaccio a mare pervicacemente negato, sui continui Risiko propostici dai matti che governano il pianeta, su uno Schettino de noantri che riempie le pagine social….Una bella poesia di Bertolt Brecht già lamentava questa difficoltà a parlare di cose buone, alla quale non intendo oggi sottrarmi: Davvero vivo in tempi … Continue reading Francesco Alliata, il principe cineasta »

  Non vedo Sanremo da oltre cinquant’anni. Anzi, se vado indietro con la memoria mi par di ricordare i miei ultimi due festival coincidenti con il Lucio Dalla di Paff Bum (con gli adorati Yardbirds) e col successivo Luigi Tenco suicida per dispetto. Ho sempre pensato che dopo quel 1967 Sanremo avrebbe dovuto chiudere i battenti, la musica leggera italiana ne avrebbe ricavato grande giovamento. … Continue reading Ammutinato da Sanremo. Da Pasolini ad Achille Lauro, una riflessione sul festival dei fiori »

  A giudicare da quanto ci dicono i Veda, il nostro tempo sarebbe il Kali Yuga, l’ultimo dei quattro yuga o periodizzazioni epocali, le cui caratteristiche sono la barbarie, la povertà spirituale, la conflittualità permanente. Alla sua fine (ma ce ne vuole ancora! Iniziato nel 3102 a.C., esso dovrebbe durare 432000 anni, quindi concludersi nel 428898 d.C…) il mondo, ci assicurano gli Indù, ritroverà nuovo inizio con una … Continue reading Tempi di barbarie: il caso della Scala dei Turchi e gli “sciacalli” di David Sassoli »

  «Da qualche tempo provo una certa ritrosia a scrivere su Facebook, e commentare gli eventi, locali o nazionali e qualche volta anche planetari, dei quali i media mi tengono regolarmente al corrente. Mi sono dunque interrogato su questa mia ritrosia, starei per dire saturazione, ad esprimere un parere su questa o quella vicenda che a me, come a tanti altri, provoca di volta in … Continue reading Via dalla pazza folla di Facebook: le ragioni di un silenzio definitivo »

  Come ci avevano resi avvertiti tanto tempo fa Georg W. F. Hegel e Carlo Marx (Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte), la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. Il recente episodio del Sindaco Cateno De Luca che con un drappello di Vigili Urbani si reca a Piazza del Popolo per sgominare un paio di venditori … Continue reading Messina tra “Grande Fratello” e “Fahrenheit 451”: il caso dei libri di Piazza del Popolo »

  Ricominciare. O no? C’è un vaccino contro il Covid, che è quello cui si è sottoposta la maggioranza degli italiani e al quale una notevole porzione di essi ha inteso sottrarsi, e c’è un vaccino contro la paura, l’isolamento, la depressione, l’esperienza vissuta di fine del mondo (Weltuntergangserlebnis). Quest’altro vaccino, non meno prezioso del primo, potremmo semplificarlo con un verbo: ricominciare. Ricominciare ad aver … Continue reading L’esigenza di ricominciare: un vaccino metaforico contro la paura, l’isolamento, la depressione »

  Ernesto de Martino (che volete farci, è una mania questa mia) diceva che per poterci aprire alle identità altrui dobbiamo essere bene fondati sulle nostre. Egli si contrapponeva in tal modo al relativismo culturale, assai di moda negli anni sessanta, quella concezione che poneva tutte le culture sullo stesso piano e teorizzava che si potesse allegramente trascorrere dall’una all’altra, posto che tutte avevano la … Continue reading Sul concetto di identità: perché Padania e “messinesità” si equivalgono »