Category Archives: Sergio Todesco

Etnoantropologo, è stato direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali (dal 2010 al 2013), del museo regionale “Giuseppe Cocchiara” (dal 2007 al 2010), della Sezione per i Beni Etno-antropologici della Soprintendenza messinese (dal 1987 al 2007) e della Biblioteca Regionale di Messina (dal 2013 al 2015).

  Come hanno ragione i semiologi! Allo stesso modo che i libri parlano tra loro, pare che anche le singole lettere coltivino segrete forme di interlocuzione reciproca. Si cercano, si riconoscono, si propongono a noi poveri e ignari fruitori delle loro recondite affinità e si impiantano nelle nostre vite in modo che ai nostri occhi appare casuale ma che forse è da ricondurre a dinamiche … Continue reading Il lascito di Blek Macigno: la musica, i fumetti e “l’esportazione” della democrazia »

  Il recente, succulento volume di Marcello Mento (Spigolature peloritane, Pungitopo Editrice) contenente alcuni degli ampi articoli (ben ventinove) da lui scritti per la Gazzetta del Sud, stimola una serie di riflessioni intorno a cosa abbia concorso a delineare il Genius Loci  della città di Messina nel corso della sua plurimillenaria storia. Sono in molti a ritenere che l’identità di un sito dipenda dalle caratteristiche … Continue reading «Spigolature peloritane»: su Messina e il mito della “messinesità” »

  La morte di Maria Vergine viene passata sotto silenzio in tutti gli scritti neotestamentari. Nonostante tale vuoto di informazioni, o forse proprio in virtù di esso, a partire dal II secolo si diffusero in Medio Oriente numerosissime versioni del transitus Mariae, conosciuto anche come koìmesis toù theothòkou o dormitio virginis. Pur essendo rimaste nell’ambito degli scritti apocrifi, tali cronache della morte, e della successiva … Continue reading Storia e leggenda sull’Assunta, la Vara e i Giganti »

    Stanotte (10 aprile) Franz mi è venuto in sogno. E che bel sogno! Così bello ed emozionante che appena desto non ho più dormito (erano le 6 di mattina) e sono corso subito a trascriverlo. Stavo camminando per la strada quando me lo vedo venire incontro. Ha indosso un impermeabile bianco, tutto abbottonato e con la cintura stretta ai fianchi. È visibilmente più … Continue reading «I had a dream. A real dream»: un ricordo onirico di Franz Riccobono »

    Fatemi capire. Il Demanio Marittimo dà in consegna alla Città Metropolitana di Messina l’area di Capo Peloro in cui insistono i resti del cantiere navale “Sea Flight”, con l’intesa che l’Ente proceda alla demolizione dei corpi di fabbrica esistenti e alla messa in sicurezza dell’area. Alla fine di tali lavori la Città Metropolitana restituisce l’area al Demanio Marittimo,  che però non la tiene … Continue reading Sulle anime nascoste della città: dalla nave traghetto “Cariddi” all’ex Sea Flight »

i love messina

  Gli Ucraini, mischini loro, quando la follia oggi in corso avrà fine dovranno darsi da fare a lungo per ricostruire dalle macerie un Paese appena appena vivibile. Ma neanche qui da noi, a Messina, si cugghiunìa. Anche nella nostra città qualcuno, auspicabilmente coadiuvato da molti, dovrà lavorare sodo per riportare a una condizione di accettabile qualità di vita la terra bruciata lasciataci in eredità … Continue reading “Bridge over troubled water”, ovvero: ciò che è possibile ricostruire sulle macerie »

  Non c’è stato giorno, nell’ultimo mese, che io mi sia svegliato la mattina senza rivolgere al Dio in cui credo una preghiera per Franz Riccobono, per l’amico Franz che da troppo tempo combatteva la sua battaglia (ahimé solitaria, senza neppure la presenza della cara Carmen) contro un nemico insidioso e orrendo che lo aveva carpito ancora nel pieno delle sue straordinarie forze e capacità … Continue reading In memoria di Franz Riccobono »

  Di che parlare? E occorre poi parlare? Stare a riflettere, che so io, su un affaccio a mare pervicacemente negato, sui continui Risiko propostici dai matti che governano il pianeta, su uno Schettino de noantri che riempie le pagine social….Una bella poesia di Bertolt Brecht già lamentava questa difficoltà a parlare di cose buone, alla quale non intendo oggi sottrarmi: Davvero vivo in tempi … Continue reading Francesco Alliata, il principe cineasta »

  Non vedo Sanremo da oltre cinquant’anni. Anzi, se vado indietro con la memoria mi par di ricordare i miei ultimi due festival coincidenti con il Lucio Dalla di Paff Bum (con gli adorati Yardbirds) e col successivo Luigi Tenco suicida per dispetto. Ho sempre pensato che dopo quel 1967 Sanremo avrebbe dovuto chiudere i battenti, la musica leggera italiana ne avrebbe ricavato grande giovamento. … Continue reading Ammutinato da Sanremo. Da Pasolini ad Achille Lauro, una riflessione sul festival dei fiori »

  A giudicare da quanto ci dicono i Veda, il nostro tempo sarebbe il Kali Yuga, l’ultimo dei quattro yuga o periodizzazioni epocali, le cui caratteristiche sono la barbarie, la povertà spirituale, la conflittualità permanente. Alla sua fine (ma ce ne vuole ancora! Iniziato nel 3102 a.C., esso dovrebbe durare 432000 anni, quindi concludersi nel 428898 d.C…) il mondo, ci assicurano gli Indù, ritroverà nuovo inizio con una … Continue reading Tempi di barbarie: il caso della Scala dei Turchi e gli “sciacalli” di David Sassoli »