MESSINA. Eventi su eventi, campionati mondiali, concerti, ma anche polemiche e disagi. Il 2023 è stato un anno “intenso” per Messina, che ha visto modificate regole, viabilità e abitudini, contro una popolazione che fa fatica ad abituarsi, ma che è anche partecipativa e pronta (in fondo) a vederlo questo cambiamento. Ecco gli otto momenti che hanno definito l’anno appena trascorso

 

Un’estate “calda”: gli incendi che hanno flagellato la città

Non passa estate che Messina non debba fare i conti col fuoco: certi anni più che in altri. L’ultima volta era stata nel 2017, in cui i roghi avevano martoriato le colline alle spalle della città. Anche nel 2023 Messina ha dovuto fare i conti con le fiamme, quanto e più di sei anni fa, con l’aggravante che la stagione degli incendi, complice anche un’annata preoccupantemente calda e secca, si è protratta fino a fine ottobre, e i problemi creati dal fuoco, come interruzioni dell’energia elettrica e conseguenti blackout e mancanza d’acqua, coincisi con le giornate più calde dell’anno, in cui le temperature hanno superato i 40 gradi. Al solito, nonostante le indagini, non si è riuscito a capire se gli incendi siano attribuibili a fenomeni naturali (settimane caldissime, grandi siccità, assenza di manutenzione di boschi e verde) o a mano umana (facciamo 50 e 50…).


I problemi cronici con l’acqua

Il 2023 non è stato decisamente un buon anno per l’Amam, la partecipata del comune di Messina che si occupa di acquedotto. L’anno è finito con l’ennesima riduzione nell’erogazione idrica, problema che nel 2023 si è presentato più e più volte, culminando in vere e proprie crisi che hanno colpito a macchia di leopardo tutta la città, ma soprattutto alcune zone (le più sfortunate, quartiere Lombardo, zona centro nord nel quadrilatero tra torrente Trapani e Annunziata, Faro, Ganzirri…), con una vera e propria odissea nella seconda parte dell’estate, in cui in grossa parte della città i rubinetti, quando non erano a secco, erogavano acqua solo per qualche ora al giorno. L’Amam ha programmato lavori sull’acquedotto (metà dell’acqua della quale va dispersa) che più o meno una volta al mese imporranno sospensione dell’erogazione, in maniera da poter intervenire sulla condotta del Fiumefreddo, il principale affluente in città, modernizzandola (anche se della fonte che nasce sull’Etna Messina non potrà fare a meno, contrariamente a quanto affermò cinque anni fa Cateno De luca). La prima a novembre non è andata benissimo, la seconda, a metà dicembre, è saltata. Se ne riparlerà a gennaio.

 


 

I cantieri e la nuova viabilità

Ultime, ma non per importanza, tutte le “reti arancioni” che sono state (insieme alle polemiche a seguire) le vere protagoniste del 2023. In un anno Messina ha visto nascere parcheggi di interscambio, una moltitudine di “zone trenta”, ForestaME (ancora in corso), e una nuova viabilità che prevede più isole pedonali (come quella del viale San Martino, che diventerà permanente) e piste ciclabili con rispettivi cordoli, odi et amo per i messinesi. Ma non solo: il 2023 è stato anche l’anno della riqualificazione di Piazza del Popolo, lo “scoperchiamento” della Fontana di Orione (ancora comunque in lavorazione) e delle nuove fermate per i bus.


 

L’Ex Seaflight e gli eventi nazionali

Da ecomostro nel bel mezzo di una riserva naturale ad “Arena Capo Peloro” che ha aperto la stagione dei concerti messinesi con le due tappe (entrambe sold out) dell’RDS Summer Festival. Una riqualificazione di cui si parlava dal 2019 e che è costata circa 180mila euro. Il risultato? Un via vai di artisti più o meno grandi e più o meno conosciuti, da Fabri Fibra a Massimo Ranieri, passando per Masini e Panariello e tutti gli artisti (big e non) dell’RDS Summer Festival per un numero di partecipanti che lungo tutta l’estate messinese è oscillato tra i 2 e i 5 mila, da Sicilia e Calabria.


L’eterno ritorno del ponte

È partito tutto da una dichiarazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che a gennaio 2023, a Otto e mezzo, su La7 (qui il video) ha detto: «L’obiettivo è partire entro il 2024. Il Ponte sullo Stretto farebbe risparmiare 6 miliardi di euro all’anno ai siciliani e toglierebbe tonnellate di CO2 dall’atmosfera. È un’opera che porterà l’attenzione del mondo sugli ingegneri italiani». Da lì sono seguite tre manifestazioni No Ponte, proteste, riunioni e tavole rotonde. Il 2023 per Messina è stato anche l’anno del dibattito aperto su dove e come verrà costruito il ponte, le dimensioni e tutto quello che concerne la costruzione (ad esempio gli espropri).


 

I grandi eventi vs “A Messina non c’è nenti”

Ma non solo opere ingegneristiche, il 2023 è stato anche l’anno dei grandi eventi per Messina. Dai due concerti al Franco Scoglio (Tiziano Ferro e Pinguini Tattici Nucleari, entrambi quasi sold out), al Tezenis Summer Festival, che ha chiuso per la prima volta parte del corso Cavour e via Cesare Battisti per una notte che ha registrato l’affluenza di un’ora di punta infrasettimanale. Ma non solo musica. A giugno piazza Duomo è diventata un campo da beach volley per il Volleyball World Beach Pro Tour – Futures 2023, e poi a settembre il punto di arrivo del Rally dello Stretto. E poi, ancora, lo Street Food, in versione estiva e autunnale, Choco Moments sull’isola pedonale del viale San Martino e il Natale messinese, con i concerti di Dolce Nera, Gabry Ponte e i Pooh, il concertone di capodanno e tutti gli eventi paralleli sparsi lungo il centro, da piazza del Popolo a via Laudamo.


 

Il Circolo del Tennis e della Vela campione d’Italia

Ogni tanto qualche soddisfazione sportiva (che non viene dal calcio, ormai relegato da anni nella mediocrità della serie C). E’ infatti messinese la prima squadra siciliana ad aver vinto il titolo italiano, lo scorso 10 dicembre il Circolo del Tennis e della Vela di Messina ha vinto la finale scudetto di serie A di tennis a Torino contro il circolo tennis Sinalunga di Siena per 4-3. Decisivo il settimo incontro, il doppio di spareggio: i fratelli messinesi Fausto e Giorgio Tabacco in 2 set hanno avuto la meglio su Serafini e Vanni, del team senese che avevano vinto l’ultimo scudetto, e hanno portato il trofeo in riva allo Stretto.

 


Il regolamento per gli artisti di strada

A ottobre 2023 anche Messina ha ottenuto il suo regolamento per gli artisti di strada. La delibera presentata e scritta dall’assessora Liana Cannata e dalla consigliera del PD Antonella Russo è stata approvata con 22 voti favorevoli su 30 consiglieri presenti. Per la prima volta, quindi, l’arte di strada messinese viene regolamentata e protetta dalla legge e da subito gli artisti dello stretto hanno festeggiato con Instradart, un evento organizzato tra via Cicala e via Legnano interamente dedicata all’arte, in tutte le sue forme.

 

 

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