MESSINA. Con il via libera da parte del governo, e l’inserimento nella legge di bilancio degli 11,6 miliardi in nove anni per i lavori, il ponte sullo Stretto di Messina ha ripreso a camminare, seppure con molti dubbi espressi dalla Corte dei conti. Il 30 settembre il general contractor Eurolink ha consegnato alla Stretto di Messina Spa, concessionaria dell’opera, l‘aggiornamento del progetto definitivo del 2011, che andrà valutato dalla società e poi trasmesso al ministero delle Infrastrutture per la fattibilità tecnica e a quello dell’Ambiente per la valutazione d’incidenza ambientale, ma l’elaborato non è stato ancora approvato pubblicato.

In attesa del nulla osta, e del progetto esecutivo, in città c’è fermento per capire la sorte di case e terreni che ricadono nelle zone dei lavori per ponte e opere di supporto e compensative. La questione è controversa (qui tutta la vicenda) perché esistono più documenti, validati dalla stessa Stretto di Messina Spa, riferiti sia al progetto del 2011 che al primo aggiornamento del 2012 (denominato “alternative ai siti di deposito): ad essere stato approvato è quello del 2011, ma entrambi sono pubblicati dal Mite, il ministero della Transazione ecologica. (qui tutti gli articoli pubblicati da LetteraEmme sulla base dei progetti sinora disponibili)

Sulla base dei documenti oggi disponibili, LetteraEmme ha creato il progetto “Espropri ponte”, un osservatorio sulle aree che da progetto saranno sottoposte a esproprio, con geolocalizzazione delle particelle catastali e tutta la documentazione pubblicata a supporto, con in più la possibilità di ricerca catastale per identificativo, foglio o particella, per chi fosse curioso sulle sorti della propria abitazione o del proprio terreno. Il progetto sarà aggiornato man mano che i documenti relativi a progetto definitivo aggiornato e progetto esecutivo saranno approvati.

CLICCA PER ACCEDERE


-E’ possibile scegliere la mappa geolocalizzata delle aree sottoposte a esproprio, consultare la documentazione ministeriale, o cercare una particella catastale per vedere se rientra nelle zone da espropriare

– Si può scegliere la tipologia di mappa in cui navigare (mappa stradale, mappa catastale o mappa satellitare).

– Ogni bene è stato schedato esattamente come appare sui documenti ufficiali ad oggi disponibili.

– Tutti i documenti (e rispettivi terreni e case presenti) possono essere aggiunti o tolti dalla mappa cliccando sull’icone in alto a dx


A cura di
Fabio Di Pane Masi e Giampiero Neri.

 

 

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Stefano Siragusa
Stefano Siragusa
3 Dicembre 2023 2:02

No al ponte dell’ oppressore e occupatore italico. Da più di 160 anni ci hanno levato la Lingua , la libertà d’ essere un Popolo libero , di Decidere la nostra Vita. C’è una soluzione: Indipendenza Territoriale. Viva la Sicilia Nazione . La Sicilia solo ai Veri Siciliani

Fortunato Giuffrè
Fortunato Giuffrè
3 Dicembre 2023 10:03

Se i veri siciliani sono quelli come te è chiaro che sei solo. La Sicilia avrà più vantaggi dal ponte che il resto dell’Europa..

Sicilia for ever
3 Dicembre 2023 21:54

Si al ponte, si alle infrastrutture autostrade, siamo 50 anni indietro, il mondo va avanti, svegliamoci.

Salvatore
Salvatore
6 Dicembre 2023 15:19

Dobbiamo essere contenti di questa bellissima opera speriamo che verrà raggiunto l’obiettivo