MESSINA. Oltre metà dell’acqua che dalle sorgenti di Fiumefreddo e Santissima arriva nelle case dei messinesi, ben il 53%, si disperde o è sprecata lungo il tragitto e i mille km dell’intero sistema di adduzione e distribuzione cittadina. La clamorosa rivelazione è contenuta nella relazione generale al progetto di “razionalizzazione, efficientamento e riduzione delle perdite delle reti idriche interne di Messina – Zona Nord della città” che è stato finanziato con i 21 milioni del Pnnr.

Secondo la relazione, “le perdite in rete (rapporto tra volume fatturato e volume immesso in rete) sono stimabili attorno al 47%, con una percentuale di perdite totali pari al 53%, di cui circa il 26,7% relative a perdite reali ed il resto a perdite apparenti (volumi non conturati)”. Cosa significa? Che non solo la rete è un colabrodo che disperde lungo i 70 km del tragitto oltre un quarto dell’acqua che arriva dalla sorgente alle pendici dell’Etna (quella che serve la zona nord, oggetto del bando), ma che un altro quarto viene immessa in rete e non pagata, perché sfruttata da allacci abusivi (e quindi non fatturata dall’Amam, la partecipata che gestisce l’acquedotto per conto derl comune di Messina).

Dove si disperde l’acqua? Essenzialmente in città, secondo la relazione: “Dai dati relativi agli interventi di riparazione raccolti dal gestore, la maggior parte delle perdite nelle reti idriche interne è concentrata nella distribuzione terziaria“, cioè le condotte direttamente allacciate dalla strada alle utenze domestiche.

Oltre all’evidente valore fuori scala, il 53% di acqua sprecata è fuorilegge:Dall’analisi dei risultati emersi dai bilanci idrici si osserva che la rete idrica di Messina, si attesterebbe su valori medi di perdite totali del 53.0 % ben al di sopra quindi del valore fissato (20% del consumo lordo totale) dal DPCM del 4 Marzo del 1996 ‘Disposizioni in materia di risorse idriche’ ed anche dall’obiettivo del 25% della programmazione regionale”. La sostituzione delle condotte terziarie cittadine prevista dal bando da 21 milioni di euro (il primo stralcio, quindi lavori in zone centro e nord) dovrebbe consentire una riduzione delle perdite del 15%.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments