MESSINA. La demolizione della struttura dell’ex sea flight di Torre Faro sembra essere vicina. Giovedì 28 aprile, infatti, la Città metropolitana ha reso pubblico l’esito della procedura di affidamento dei lavori per lo smantellamento della struttura alla ditta A&C Fratelli Calà Srls per la somma ) di 77.971,55 euro, compresi lavori e oneri di sicurezza. Sommando gli oneri fiscali e le varie somme a disposizione (per imprevisti, smaltimento rifiuti, assicurazioni) la demolizione della struttura avrà un costo di circa 180mila euro. Un percorso accidentato, quello della demolizione dei ruderi dell’ex cantiere navale.

Era il 12 agosto del 2019 quando l’allora sindaco Cateno De Luca annunciava la demolizione dell’ecomostro per la futura realizzazione di un parcheggio a raso. Ma da quel momento in poi non è arrivato nessun “colpo di ruspa” a differenza di quanto sperava l’ex sindaco. Infatti, l’area era di proprietà della Regione. L’8 ottobre dello stesso anno, il comune nomina il responsabile del procedimento per procedere alla demolizione del reperto di archeologia industriale. Nel giro di quasi due anni c’è un ingente scambio di carte bollate tra comune (che vuole lo smantellamento), Regione (la proprietaria dell’area), e la Sta (struttura territoriale per l’ambiente di Messina). Quest’ultima, infatti, aveva sollevato la questione della concessione dell’area alla Amir srl per farne un centro polifunzionale. Questione che sembrava chiusa ad aprile 2021 con l’archiviazione della pratica da parte della Regione.

A quel punto, un privato ha proposto ricorso al tar avverso alla bocciatura dell’istanza: il tribunale amministrativo ha rigettato la richiesta di sospensiva degli effetti del provvedimento da parte della società, e si è riservato di pronunciarsi nel merito a febbraio. E così, la sentenza del Tar arriva il 3 marzo 2022: il tribunale rigetta in parte il ricorso. Il giorno successivo, il 4 marzo, Commissario straordinario della Città metropolitana di Messina, Leonardo Santoro,  inoltra al Demanio marittimo di Messina la richiesta della consegna delle aree per procedere alla demolizione del rudere “ex Sea Flight”. Si arriva, quindi al 18 marzo quando la Città metropolitana entra in possesso della zona e il 7 aprile viene nominato come responsabile unico del procedimento (Rup) l’ingegnere Carmelo Battaglia. Nei giorni successivi vengono inoltrati gli inviti alla gara e viene aggiudicato con un ribasso del 41% (65794 euro) sul costo di previsto dall’ente locale (circa 123mila euro).

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