17 Settembre 2023 Giampiero Neri 1 Comment

Via da…Messina: René Gerónimo Favaloro, Olga Orozco

Ottava puntata della rubrica "Via da…Messina", non più incentrata sui grandi personaggi del passato che avrebbero meritato una dedica toponomastica in città, ma sulla storia di tanti concittadini e concittadine che hanno raggiunto il successo internazionale all’estero, provenendo da famiglie emigrate dalla nostra terra.

Raccontare la storia di tanti nostri concittadini e concittadine che hanno raggiunto il successo internazionale all’estero, provenendo da famiglie emigrate dalla nostra terra.

Grazie alla digitalizzazione degli archivi di immigrazione (primo fra tutti quello immenso di Ellis Island), alle analisi del DNA, ai sempre più diffusi siti che aiutano a condividere le parentele di celebrities e non, e addirittura ai siti che riportano i dati delle tombe, la ricostruzione degli alberi genealogici può diventare un’entusiasmante, quanto chirurgica, indagine.

Per queste persone, e le loro famiglie, “Via da… Messina” è stato l’inizio della loro storia.

René Gerónimo Favaloro (1923-2000), chirurgo argentino di importanza internazionale, è stato il padre del by-pass coronarico, tra i primi ad effettuare tale intervento cardiovascolare nel 1967 a Cleveland, Ohio (contendendosi tale primato con Vasilii Kolesov che negli stessi anni sperimentava questo tipo di interventi in Unione Sovietica). L’idea consisteva nell’evitare un segmento ostruito nell’arteria coronaria al fine di ripristinare il flusso sanguigno. L’ottimizzazione di questa tecnica lo rese famoso a livello internazionale e cambiò radicalmente il trattamento delle malattie coronariche.
I nonni di Favaloro, originari di Valdichiesi, comune di Leni, isola di Salina, emigrarono in Argentina per sfuggire all’epidemia di filossera che nel 1880 aveva devastato le coltivazioni di vite dell’isola.
Sulle proprie origini, Favaloro disse: “Qui a Salina, la terra dei miei nonni, mi emoziono, come sempre accade, fino al midollo delle ossa. Ora sto poggiando i piedi sopra le mie radici. La prima volta fu un’estate di diversi anni fa. Mi incamminai solo, passeggiando per queste valli, godendo della vista del loro verde lussureggiante, dei fiori profumati, fermandomi spesso per raccogliere questa terra con le mie mani, stringendola e strofinandola con amore. Ho rubato furtivamente qualche chicco d’uva, masticandolo lentamente, pensando che questa era l’uva che assaporavano i miei nonni”.
Gli isolani nel 1999 gli eressero un busto e gli conferirono la cittadinanza onoraria.
Triste l’epilogo della lunga vita di Favaloro. A causa della devastante crisi economica, il governo argentino taglia i fondi promessi alla sua fondazione e, pieno di debiti, si toglie la vita con un colpo di pistola, dopo aver scritto una lettera di protesta al Presidente della Repubblica argentina.
Nel 2019 Google gli ha dedicato il Doodle del giorno.
Olga Orozco (1920-1999), è stata una poetessa argentina di grande talento.
Figlia di Carmelo Gugliotta, originario di Capo d’Orlando, e della sua compagna argentina Cecilia Orozco (da cui assunse il cognome), trascorse la sua infanzia tra Toay (La Pampa) e Buenos Aires. La sua passione per la letteratura e l’arte si manifestò sin da giovane, e nel corso degli anni divenne parte integrante del movimento surrealista argentino, aderendo a quella che è passata alla storia come “Terza Avanguardia”.
Olga Orozco è considerata una delle voci più importanti della poesia argentina del XX secolo. La sua sensibilità, la sua profondità di pensiero e la sua maestria nell’utilizzo del linguaggio hanno lasciato un’impronta indelebile nella letteratura argentina. Le sue opere continuano ad essere lette e apprezzate per la loro bellezza e la loro capacità di evocare emozioni intense e universali.
In occasione del centenario della nascita, Google le ha dedicato il Doodle del giorno.