Raccontare la storia di tanti nostri concittadini e concittadine che hanno raggiunto il successo internazionale all’estero, provenendo da famiglie emigrate dalla nostra terra.

Grazie alla digitalizzazione degli archivi di immigrazione (primo fra tutti quello immenso di Ellis Island), alle analisi del DNA, ai sempre più diffusi siti che aiutano a condividere le parentele di celebrities e non, e addirittura ai siti che riportano i dati delle tombe, la ricostruzione degli alberi genealogici può diventare un’entusiasmante, quanto chirurgica, indagine.

Per queste persone, e le loro famiglie, “Via da… Messina” è stato l’inizio della loro storia.


  1. Sal Mineo (1939-1976), è un altro grande attore di Hollywood.
    Nato nel Bronx da Salvatore Mineo (padre e figlio avevano lo stesso nome), un costruttore di bare emigrato da Messina, e Josephine Alvise.
    I nonni paterni erano i messinesi Vittorio Mineo e Rosaria Di Agostino.
    L’infanzia di Mineo nel Bronx è povera e burrascosa, ma la madre crede nel riscatto sociale e lo spinge a studiare recitazione. A dodici anni esordisce a Broadway con La rosa tatuata, di Tennessee Williams. Il successo arriva a soli sedici anni con Gioventù bruciata, a fianco di James Dean, con cui pare avesse una relazione. L’interpretazione gli vale una candidatura all’Oscar per il miglior attore non protagonista nel ruolo commovente e indimenticabile di Plato. Farà altre pellicole di successo con Exodus (con cui vince il Golden Globe) e I giganti (sempre a fianco di James Dean).
    L’ultima apparizione al Cinema fu in Fuga dal pianeta delle scimmie in quanto, a soli trentasette anni, Sal viene assassinato, con una pugnalata al cuore, in circostanze ignote. Tra le ipotesi, il movente omofobo, dal momento che Sal Mineo fu uno dei primi attori di Hollywood a dichiarare la propria bisessualità, nel 1972. Se ai tempi le sue presunte relazioni con Paul Newman, Rock Hudson e Yul Brynner avevano fatto chiacchierare Hollywood, oggi Sal è considerato a tutti gli effetti un precursore nelle lotte per i diritti degli omosessuali e un’icona gay nell’Olimpo del cinema.


  2. Frank Whaley (1963). Nonostante l’apparizione in numerosissimi film e fiction americane, probabilmente la scena in cui tutti lo ricordano è quella in cui Jules Winnifield e Vincent Vega, rispettivamente Samuel L. Jackson e John Travolta, dopo una surreale discussione di sei minuti sugli hamburger Kahuna e la celeberrima frase pseudobiblica di Ezechiele, il povero Brett (interpretato da un giovane Whaley) viene freddato sul posto. Stiamo parlando di Pulp Fiction, naturalmente.
    Frank Whaley è un vero e proprio attore feticcio di Oliver Stone (Nato il 4 luglio, The doors, JFK, World Trade Center), nonché personaggio riconoscibile in diverse serie tv (Dr. House, CSI, NCIS, Law & Order). Frank ci racconta la sua biografia nel film autoprodotto e pluripremiato Joe the king, a partire da un’infanzia di terrore con il padre irlandese violento e la madre che vigliaccamente voltava la testa.
    Il nonno materno, Frank Timilione, era figlio dei messinesi Emilio Timilione e Josephine Rao, mentre la nonna materna era Santina Barbera, nata a Casalvecchio Siculo da Giuseppe Barbera e Maria Muscolino.

…continua la prossima settimana…
leggi la prima puntata Via da…Messina: Al Pacino, Kevin Schon, Daniel Ricciardo
leggi la seconda puntata Via da…Messina: Lady Gaga, Anthony Rossi
leggi la terza puntata Via da…Messina: Jake La Motta, Nikka Costa
leggi la quarta puntata Via da…Messina: Guy Williams, Bruce Arena
leggi la quinta puntata Via da…Messina: Jill Tracy Jacobs, Gregorio Prestopino
leggi la sesta puntata Via da…Messina: Gia Scala, Fred Schepisi
leggi la settima puntata Via da…Messina: Yvonne De Carlo, Natalie Imbruglia
leggi l’ottava puntata Via da…Messina: René Gerónimo Favaloro, Olga Orozco
leggi la nona puntata Via da…Messina: Marisa Tomei, Nancy Pelosi

Testi: Filippo Cucinotta
Revisione, impaginazione e immagini: Giampiero Neri

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