
C’è gente, troppa e troppo spesso, che crede che le parole si possano tranquillamente surrogare, o gettare lì come cadaveri sotto il fango, senza conseguenze, senza che qualcuno ci faccia caso. Trentasette cadaveri. “Tragedia annunciata”. Effettivamente, ragionando in ere geologiche, non è che una montagna si sbriciola dall’oggi al domani e ti cade su un paesello. Non è che un costone di roccia si … Continue reading Giampilieri, 1 ottobre 2009: h. 23.45