MESSINA. La “prima pietra” del ponte sullo Stretto sarà posta tra meno di un anno, sostiene la Stretto di Messina Spa. Dal 12 al 16 agosto 2025, un giorno dopo la celebrazione della festa della patrona della città, si inizierà a recintare il cantiere di Ganzirri, mentre dieci giorni (dal 22 al 31 agosto) dopo toccherà a quello di Contesse, dopo gli espropri che dureranno tre mesi le demolizioni delle case che inizieranno a metà aprile.
E’ quello che prevede il cronoprogramma (quello nuovo, pubblicato dopo i quattro mesi supplementari richiesti dalla Stretto Spa per rispondere ai 239 quesiti sollevati da ministero dell’Ambiente in sede di valutazione d’impatto ambientale) nelle tavole denominate “programma anticipato di opere e servizi”, che prevedono le operazioni propedeutiche alla costruzione vera e propria del ponte: e cioè “Procedure di occupazione temporanea preordinata all’esproprio e acquisizione aree e fabbricati tramite accordi bonari, bonifica ordigni esplosivi, indagini archeologiche, demolizioni, risoluzione interferenze, allestimento cantieri operativi e campi base (recinzione, preparazione delle aree, allacci idrici ed elettrici, realizzazione della pavimentazione di cantiere, installazione di aree industriali), indagini geotecniche / geognostiche, rilievi topografici, indagini ambientali, procedure espropriative (qui l’articolo sul valore degli indennizzi), opere di compensazione ambientale“.
La Stretto Spa procede quindi spedita, anche se ancora non sono scaduti i trenta giorni (lo faranno il 15 ottobre) per proporre opposizioni alla valutazione d’incidenza, il Cipess (comitato interministeriale di programmazione economica e sviluppo sostenibile) non si è espresso sul progetto definitivo, e il progetto esecutivo non ha una data (in origine sarebbe stata fissata al 31 luglio 2024, ma il decreto Infrastrutture permette che, nelle more, si possa procedere anche per “fasi costruttive”).
Quali sono queste opere propedeutiche, che dureranno 575 giorni (quindi le lavorazioni vere e proprie dell’opera non inizieranno che tra due anni) e inizieranno il 20 dicembre del 2024 con la firma dell’atto aggiuntivo da parte del contraente generale Eurolink? Si inizia, con riferimento al cantiere principale, quello di Ganzirri sul quale materialmente sorgerà il ponte, con la procedura di occupazione temporanea preordinata all’esproprio e all’acquisizione di aree e fabbricati con procedura di accordo bonario, che durerà tre mesi, dal 21 dicembre al 24 marzo.
Successivamente inizieranno le attività propedeutiche alla cantierizzazione, che dureranno otto mesi, dal 23 gennaio al 23 settembre 2025. Una volta sgombera ciascuna area di cantiere sarà recintata (il cronoprogramma originale prevedeva metà dicembre per Faro e fine dicembre per Contesse) e allestita secondo le necessità delle successive lavorazioni così come determinato dal progetto di cantierizzazione”.
La fase più calda è quella delle demolizioni, che prenderanno tre mesi, iniziando il 14 aprile e terminando l’11 agosto: quelle a Ganzirri però non saranno le uniche. Si inizierà nella stessa data anche nei cantieri di Papardo, Annunziata e a Contesse (ma in zona sud si finirà un mese prima, a metà luglio), ma le prime case a cadere sotto i colpi di ruspa della Stretto di Messina saranno quelle del cantiere principale. (qui un approfondimento su tutti i cantieri, e chi ci abiterà dentro)
Nel cronoprogramma, la Stretto di Messina si è riservata anche sessanta giorni per non meglio specificate “risoluzione interferenze con impatto nelle aree di lavoro”. Rispetto ai piani originali e al primo cronoprogramma, il ritardo accumulato è di otto mesi, prima ancora di iniziare.
finche’ non vedo i cantieri non credo.
La convinzione è una brutta bestia, cara Spa voi non metterete neanche un frammento di pietra…neanche la Madonnina lo vuole
Quando vedrai stabilmente unita la Sicilia al resto d’italia ti ricrederai
Avanti tutta
Finalmente
Messina like Beirut
Un ponte che non sará mai costruito
deliri ed inutilità cronica della politica, assenza di valutazioni di impatto sociale, economico, ambientale, naturistico, si prevedono decenni di cantieri e l’aumento dell’invivibilità di tutta l’area interessata, famiglie rovinate dopo sacrifici di una vita per pagare mutui da nord a sud di messina, per un’opera mastodontica utile a chi????
https://youtu.be/8vrg6bT0244?si=QRDYOfMiLAtYATNT