MESSINA. Alloggi dormitorio, mense, lavanderie, addirittura un “club” per le attività ricreative e sedi per la formazione professionale, oltre a infermeria e camera iperbarica, aree a verde, parcheggi e uffici per Alta sorveglianza, direzione lavori, Guardia di Finanza e Dia, la direzione investigativa antimafia: sono i confort di cui godranno gli operai, le maestranze e la struttura di staff impegnata nella realizzazione delle opere a terra, che lavoreranno nei cantieri del ponte sullo Stretto di Messina: tutto personale che di conseguenza sarà molto probabilmente non messinese (altrimenti non ci sarebbe stata la necessità degli alloggi).

Si tratterà di cinque vere e proprie “cittadelle” costruite all’uopo e attrezzate per garantire ai lavoratori una permanenza, durante i lavori, quanto più confortevole possibile, che funzioneranno in piena autonomia (parzialmente anche energetica e idrica), e che di fatto renderanno minima  l’interazione tra chi lavorerà al ponte e la città, con buona pace di chi sosteneva il rilancio dell’economia cittadina grazie alle presenze garantite dai sette anni di ostruzione dell’opera, e il fiorire di bar e strutture ricettive in zona.

Nei cinque cantieri logistici di Ganzirri, Magnolia a Papardo, Contesse, Annunziata e Villafranca Tirrena, saranno dislocati in tutto 1160 posti letto: 480 al cantiere SB1 di Ganzirri, 240 circa al cantiere “Magnolia” di Papardo, 120 all’Annunziata, altri 240 a Contesse, 80 a Villafranca. Lì gli operai vivranno per il tempo dell’impiego alla costruzione del ponte con a disposizione tutto quanto consentirà loro di avere una vita normale: vitto, alloggio, servizi igienico-sanitari, e svago, seguendo tutte le norme di sicurezza e di benessere individuale.

Le singole stanze ad uso camera saranno arredate con un letto, armadietto metallico a due ante, un comodino, un tavolo, una sedia, attaccapanni, lampade da tavolo e cestino rifiuti, e un bagno per posto letto, in diretta comunicazione con la camera in cui il personale potrà usufruire dei servizi (doccia, wc, lavabo, bidet). All’ingresso di ogni singola unità abitativa è prevista una zona disimpegno, per dare accesso alle due camere adiacenti, con due armadietti per il deposito degli abiti da lavoro. I baraccamenti operai saranno dotati di più ingressi che consentiranno di accedere alle camere tramite un corridoio di distribuzione interno.

Le mense, che saranno utilizzate sia per il personale alloggiato nel campo che per quello locale, saranno progettate per preparare, cuocere e distribuire i pasti ai dipendenti del cantiere, e sono sovradimensionate rispetto alla capienza prevista per gli alloggi: a Villafranca, per esempio, la mensa avrà 240 posti a fronte di 80 posti letto. Situazione inversa a Ganzirri, invece, in cui il refettorio da 240 posti dovrà servire il doppio dei lavoratori (480 alloggiati).

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luca
luca
18 Maggio 2024 9:41

per ammortizzare i costi per alloggi e tanto altro , non sarebbe convenuto , utilizzare maestranze locali , preventivamente selezionate e formate, al fine di dare lavoro ad operai messinesi orgogliosi di costruire qualcosa per la propria terra?

Burgher
Burgher
18 Maggio 2024 17:10
Reply to  luca

Ma è una farsa su tutti i fronti, da notizie del genere si capisce che è solo speculazione, non lo realizzerà no mai, il ponte, le infrastrutture probabilmente si, perché da queste ci mangiano e bene , che tristezza, povera Italia

Nina
Nina
18 Maggio 2024 15:12

Allora non avete capito che Messina non avrà alcun vantaggio ma solo devastazione? Mobilitiamoci per non farli entrare nella nostra città e nelle nostre vite.

Lorenzo
Lorenzo
18 Maggio 2024 15:42

Il famoso indotto sulla città di Messina
I famosi 60 Mila nuovi posti di lavoro di Salvini
Il formidabile moltiplicatore di ricchezza (con solo 13 miliardi di spesa) che sarà il ponte di Messina. Ma non per i Messinesi ne per i siciliani. Sicuro invece per progetti, consulenze e ditte appaltanti. Anche se non faranno i lavori.

Franco R
Franco R
20 Maggio 2024 10:08

In Africa i cinesi adottando lo stesso sistema quando “ottengono la concessione” di sfruttamento di risorse minerarie. I leghisti del general contractor applicano a pieno lo statuto

Il tecnico
Il tecnico
21 Maggio 2024 12:08

Tutti questi buoni di cuore! le nostre maestranze! Sono un operatore del settore costruzioni per esperienza diretta c’è soltanto il 10% della forza lavoro competente tutti gli altri sono solo nulla facenti basta dare un opportunità di essere regolarizzato dopo circa un mese scompaiono con pseudo malattie. Ho tribolato circa 3 anni x avere un gruppo di persone che la mattina aveva voglia di lavoro.