MESSINA. Saranno cinque le aree sottoposte ai piani particellari di espropriazione per la costruzione del ponte sullo Stretto, aree di cantiere, siti di trasformazione e discariche, scelti nel 2012 e inseriti del progetto definitivo. La più grande ovviamente è quella in cui sorgerà la torre del Ponte, la zona dei complessi edilizi di via Circuito, che si affacciano sul mare a metà tra i due laghi. La zona di esproprio si estenderà dalla spiaggia fino alla statale 113, passando per il canale dei Margi che collega i due laghi, e si inerpicherà sulla collina, fino a raggiungere le aree in cui sorgeranno gli ancoraggi e le opere di viabilità (in zona è prevista la “barriera di esazione”). I fabbricati presenti nelle aree saranno demoliti. Curiosità: nell’elaborato, è presente un’area “intonsa”: è il cimitero di Granatari, che non sarà (ovviamente) toccato, mentre tra le aree segnate in verde, e quindi oggetto di esproprio, rientra la… Panoramica dello Stretto, nella porzione contigua a casa e terreni da espropriare (in una prima stesura del piano particellare d’esproprio, del 2011, la strada era assoggettata a servitù di passaggio).
(clicca sulle immagini per ingrandirle. Le aree in verde sono quelle già oggetto di inserimento negli elenchi di esproprio. Legenda in calce all’articolo)
La seconda grossa area in cui ci saranno espropri sarà Contesse: alcune strisce verticali di terreni e sporadiche case a valle della via Marco Polo, e tra questa e la Statale 113, con però una striscia a ridosso dell’incontro delle due strade, in cui case, botteghe e abitazioni sono contrassegnate come assoggettate a “servitù” per edifici pubblici.
Una terza area, molto grande, è prevista a monte della Panoramica dello Stretto, tra il torrente Pace e contrada Marotta, in due macroaree differenti, che serviranno presumibilmente per le opere di viabilità (svincolo di Curcuraci e viadotto di Pace), e per tre aree di cantiere destinate a cave o piccole discariche.
La quarta area di esproprio è prevista sempre in zona Panoramica, stavolta tra il torrente Pace e Campo Italia, passando per una strada che si inerpicherà sulla montagna e congiungerà l’area di cantiere e discarica alle cave di sabbia di Pace, un’area destinata a recupero ambientale a monte di questa, e un’area di cantiere sopra Portella Arena, vicina ai ruderi di Forte Crispi, anch’essa con una piccola porzione destinata a recupero ambientale
L’ultima delle aree presenti nel piano particellare di esproprio si troverà a Faro Superiore, quando la strada collinare incontra quella che sale dall’incrocio di Tono: l’area in oggetto è una zona alle spalle dell’attuale maneggio in cui è previsto un non meglio specificato cantiere, e una stradina di collegamento al viottolo che dal torrente Tono conduce sulla strada provinciale 49