MESSINA. «Io non conosco il contenuto della lista degli sciatori». A scriverlo in capse lock su Facebook, stamattina, è stato il sindaco di Messina Cateno Luca, che ha commentato in un post le notizie di stampa sul caso della “sezione parallela” della sezione di Polizia giudiziaria del corpo dei Vigili Urbani, su cui è intervenuto il procuratore Maurizio De Lucia, scagliandosi contro giornali e magistratura e tirando in ballo l’episodio degli sciatori messinesi rientrati da Madonna di Campiglio il 7 marzo del 2020, un giorno prima dell’introduzione di più stringenti misure di sicurezza contro il coronavirus previste nel decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Una versione, quella di oggi sugli sciatori, un po’ diversa da quella fornita dallo stesso De Luca lo scorso marzo, in piena “prima ondata”, quando il sindaco, denunciando un clima di omertà, annunciò a più riprese di voler rendere pubblici i nomi degli sciatori, “fra cui “medici, commercialisti, avvocati e tanti altri notabili della città”. Una dichiarazioni d’intenti che però non ebbe seguito, malgrado le intenzioni del primo cittadino, a causa di “disposizioni ben precise di Questura e autorità giudiziaria”.

I nomi che De Luca voleva fare all’epoca farebbero parte di un elenco che De Luca dice di aver ricostruito con la Polizia municipale (minuto 0.50 del video), facendo poi riferimento espressamente a “nominativi che noi abbiamo già in nostro possesso”.

«Dopo lunga e sofferta riflessione – spiegò De Luca il 17 marzo – sono giunto alla conclusione che non è possibile al momento procedere alla pubblicazione dei nominativi di questi concittadini che sembrano avere violato le basilari prescrizioni anti-contagio. Sarà prima necessario, infatti, verificare chi tra loro, e alcuni sappiamo che lo hanno fatto, si è autodenunciato all’Asp e si è posto in autoisolamento. Per tutti coloro che non hanno rispettato queste norme scatterà ovviamente la denuncia e procederò anche a rendere noti i loro nomi».

«Chi fa parte di queste comitive e non si è autodenunciato dal 9 marzo – commentò il 18 marzo nel corso di una diretta, annunciando il pugno di ferro – sarà denunciato. La polizia municipale ha acquisito gli elenchi, e stiamo controllando chi ha seguito la procedura di autoquarantena. L’indagine che sta svolgendo la polizia municipale deve capire se oltre all’autoisolamento sia stata intrapresa anche la procedura legale di autodenuncia».

Il giorno successivo l’ulteriore precisazione, in cui specifica il perché della decisione di non divulgare i dati: «Sia il Prefetto che l’autorità giudiziaria ci hanno ammonito nel non divulgare i dati. Noi ci stiamo attenendo a disposizioni ben precise. Io i nomi non li posso fare, ma li avrei fatti ben volentieri. Non lo farei per gogna mediatica, ma per salvaguardare la comunità, e capire con chi sono venuti in contatto».

Di seguito, infine, il lungo post di oggi, in cui fa riferimento alla vicenda e a un presunto complotto ai suoi danni, adombrando “poteri forti”.

 

 

 

 

 

 

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[…] Espletate le spiegazioni in punto di diritto, Dafne Musolino entra nel vivo dell’argomento: gli sciatori di Madonna di Campiglio, le attività investigative svolte dai Vigili urbani e la famosa lista dei nomi il cui contenuto Cateno De Luca, tre giorni fa, ha detto di non conoscere (cambiando versione rispetto a marzo). […]

Saro Genco
Saro Genco
5 Agosto 2023 0:08

Ma che schifo…..ma com’è finita?

Saro Genco
Saro Genco
6 Agosto 2023 12:07

Ma di questi novelli Tomba si sa qualcosa?? Com’è finita l’indagine del Tribunale? Aspettiamo provvedimenti.