MESSINA. «Non bastano le ordinanze per far fronte all’emergenza siccità, piuttosto il sindaco Basile avvii con la Regione le procedure per l’attuazione dell’art. 6 della L.R. 11 agosto 2015 n. 19» a prendere parola sulla situazione siccità e le prime soluzioni dell’amministrazione il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia.

«Il sottoscritto -scrive in una nota- rilancia la proposta già avanzata al sindaco Basile nel settembre 2023 finalizzata a far reperire una maggiore capacità idrica alla città di Messina attraverso il possibile recesso della convenzione con Siciliacque sulla gestione della condotta dell’Alcantara. La L.R. n. 19/2015 all’art. 6, infatti in relazione alla “gestione del sistema acquedottistico della Sicilia e del relativo servizio di erogazione di acqua per uso idropotabile”, stabilisce che “…il Presidente della Regione valuta la sussistenza dei presupposti per l’eventuale esercizio del diritto di recesso della Convenzione con Siciliacque S.p.A.”, ovvero fa in modo che la stessa possa garantire la possibilità di accesso all’acqua come bene primario secondo criteri di solidarietà»

«Insomma – spiega il consigliere – la Regione potrebbe far riappropriare la città di Messina dell’acqua della condotta dell’Alcantara senza che Amam debba chiederne l’utilizzo a Siciliacque e soprattutto senza versarne ad essa il relativo corrispettivo economico. Il prezzo al metro cubo dell’acqua fissato da Siciliacque è di 69 cent. certamente troppo alto a che Amam la possa acquisire per poi distribuirla agli utenti a fronte di un costo minore. Eppure la condotta dell’Alcantara anche se negli ultimi anni ha subìto una sensibile diminuzione della portata, si rivelerebbe certamente preziosa come ausilio alla condotta del Fiumefreddo, sempre soggetta a guasti o a rischi di natura idrogeologica e ora anche ad una minore capacità idrica. Ecco perché ripropongo all’attenzione dell’Amministrazione questa soluzione che peraltro ha dei precisi riferimenti normativi, affinché possa essere concretamente valutata per fronteggiare quell’emergenza idrica che purtroppo ormai essere diventata un incubo senza fine per i Messinesi»

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