Piazza Castronovo, “finis terrae

 

La piazza dalla quale inizia via Garibaldi, presente fin dalla prima elaborazione del piano regolatore post 1908, piazza Castronovo era praticamente le “colonne d’Ercole” della città: oltre lei, solo la collina, non urbanizzata e solcata da quella che sarà la circonvallazione. L’esplosione demografica del dopoguerra ne farà la primissima zona d’espansione a nord della città, con risultati altalenanti: urbanizzazione selvaggia e incontrollata a partire dagli anni ’70 a ridosso della circonvallazione e del torrente (ora viale) Annunziata, ampie porzioni di verde a San Licandro e contrada Conca d’oro a circondare i complessi in cooperativa degli anni ’80.
Uno dei pochissimi esempi di piazza dotata di portici, tipo Bologna, oggi piazza Castronovo soffre il fatto di essere ridotta spesso a parcheggio caotico e indisciplinato, che di piazza propriamente detta non ha moltissimo. Giusto i vecchietti che giocano a briscola sotto i portici. Negli anni si è parlato spesso di pedonalizzare la parte centrale e lasciare al traffico veicolare solo la “corona”. Tentativi rimasti sulla carta, o falliti nell’unica volta, a natale del 2017, si è tentato di farlo.
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