MESSINA. Non ci sarà il tanto discusso aumento della Tari a Messina. Nella serata di ieri, infatti, il Consiglio comunale ha bocciato la proposta di delibera dell’Amministrazione. Dieci i voti contrari (Antonella Russo, Gaetano Gennaro e Alessandro Russo del Pd, i Cinque stelle al completo Cristina Cannistrà, Andrea Argento, Paolo Mangano e Pippo Fusco, più Biagio Bonfiglio di LiberaMe, Giandomenico La Fauci di Ora Messina e Francesco Pagano di Forza Italia), a fronte di un astenuto (il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile, come da prassi) e otto favorevoli (Ciccio Cipolla, Serena Giannetto, Alessandro De Leo, Nello Pergolizzi e Giuseppe Schepis, il blocco “deluchiano” del gruppo misto, poi Rita La Paglia e Pierluigi Parisi).

Negli ultimi anni la tariffa è passata dai 44 milioni del 2017 ai quasi 48 milioni e mezzo del 2020 (nonostante il sindaco Cateno De Luca, a inizio dicembre 2019, avesse assicurato che nel 2021 il tributo si sarebbe ridotto del 30%).

Cosa accadrà adesso? Le tariffe rimarranno quelle dello scorso anno, cioè quasi 48 milioni di euro contro i 54 e mezzo della manovra bocciata oggi in aula. Questo comporterà una serie di contrazioni alla spesa prevista dall’amministrazione: tra le quali, probabilmente, quelli per l’assunzione di 107 unità di personale per il 2021, da finanziare con oltre un milione di euro, che sarebbero diventati addirittura quasi 4 milioni nel 2022 e 2023, e che porteranno la pianta organica di MessinaServizi allo strabiliante numero di 724 unità lavorative.

Messina è una delle città con la tariffa sui rifiuti tra le più salate d’Italia per un servizio, per quanto riguarda lo spazzamento ed i servizi accessori, assolutamente deficitario, mentre la differenziata, in base ai dati forniti da MessinaServizi, si è attestata intorno al 40% (il valore più alto tra le città metropolitane siciliane, ma ancora lontano dal 65% previsto dalla Legge).

Le querelle sulla Tari è una delle questioni che più ha fatto discutere nelle ultime settimane, con infuocati botta e risposta (in Aula e non) e tante polemiche, legate anche ai recenti problemi di MessinaServizi col porta a porta, alle condizioni in cui si trovano tante strade colme di erbacce e immondizia e al possibile affidamento esterno dei servizi di spazzamento.

 

 

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