MESSINA. Oggi 8 luglio, alle ore 19.00, presso i locali della ex Chiesa di S. Maria Alemanna, si terrà l’incontro-dibattito, organizzato e moderato dalla consigliera comunale del Pd Antonella Russo, dal titolo: “DDL ZAN – VATICANO. Tutela dei diritti o violazione della libertà di pensiero?”.

Interverranno, quali relatori, Lucia Risicato,  Docente Ordinario di Diritto Penale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Messina,Francesco Lepore, Giornalista de Linkiesta, Saggista, già Officiale della Biblioteca  Apostolica Vaticana, Salvo Presti, Autore, Regista, Docente specializzato in Italianistica e Dottore di ricerca in Discipline filosofiche e simboliche, ed Giuseppe Trovatello, Presidente nazionale del Collegio di Garanzia del Forum delle Associazioni familiari e Consigliere regionale dell’Ordine Francescano Secolare di Sicilia.

“Sono molto contenta di aver organizzato una possibilità di riflessione in città sul DDL Zan, con particolare riferimento all’eventuale incidenza sugli accordi sanciti nel Concordato Stato-Chiesa – spiega Antonella Russo – Questo dibattito si svolge proprio a pochissimi giorni dalla sua votazione in Senato, che si terrà il prossimo 13 luglio, e spero proprio che consentirà ai cittadini presenti all’incontro, o che lo seguiranno tramite la mia diretta Facebook, di arricchire la loro conoscenza con elementi di approfondimento forniti da relatori molto qualificati, che spazieranno nei loro interventi dagli aspetti di rilevanza penale del tema, a quelli di natura filosofica e sociale, con una primaria attenzione alla tutela dei diritti civili rispetto a fenomeni di intolleranza e di odio, purtroppo sempre più frequenti nella nostra società civile”.

A prendere posizione sull’incontro è il collettivo “Liberazione Queer Messina“, che chiede ai partiti messinesi di prendere una posizione, lamentando il mancato coinvolgimento nel dibattito di esponenti delle associazioni LGBTQ+ messinesi.

“Non ci interessa – scrivono in una nota – se per il Vaticano è una violazione della libertà personale, il Ddl Zan parla della nostra comunità (purtroppo neanche per intero) e deve essere utile PER NOI, non per uno stato estero che non paga le tasse in Italia. Quello che più sconcerta è che questo “approfondimento” sia organizzato da un esponente locale del Partito Democratico, che a livello nazionale invece ha promosso la legge. Tale esponente afferma infatti che “relatori di tutto rispetto” (ovviamente in maggioranza etero-cis e senza nessun esponente delle associazioni LGBTQ+ messinesi invitato) garantiranno un momento di approfondimento dialettico senza “presa di posizione”. Una delle debolezze profonde dei partiti del centro-sinistra sta tutta qui: nell’incapacità di prendere posizione chiara in difesa delle persone che subiscono violenza e discriminazioni nel momento in cui bisogna garantire l’elettorato cattolico e per non sembrare “radicali”. Gli equilibrismi ereditati dalla democrazia cristiana non ci interessano: vogliamo la legge, pretendiamo che i partiti che a livello nazionale la sostengono non facciano mancare il loro supporto e la loro presa di posizione anche a livello locale”.

 

 

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