MESSINA. Dopo il primo filmato di denuncia sull’ex Ospedale Regina Margherita, adesso tocca all’ex Sanderson, un “cimitero” di circa 70mila metri quadrati (più o meno dieci campi di calcio) che da decenni oltraggia il volto della zona sud, in attesa che gli innumerevoli annunci che si sono susseguiti negli anni, le promesse elettorali e i progetti di riqualificazione si tramutino in fatti concreti. Per restituire finalmente alla cittadinanza un’area che un tempo ospitava il fiore all’occhiello dell’industria agrumaria messinese e che dal lontano 1981 versa in uno stato di totale abbandono, fra capannoni fatiscenti, ruderi e detriti: un’immensa terra desolata che si estende da Pistunina a Tremestieri, privando la città di un suo spazio vitale. 

 

(Riprese video di Gabriele Ferrante)

Prosegue il progetto dell’imprenditore Marco Bellantone, che ha deciso di immortalare alcuni fra i più rappresentativi “disastri” messinesi, con l’obiettivo di risvegliare l’opinione pubblica e tenere alta l’attenzione su luoghi, palazzi e strutture della città che ormai da troppo tempo sono in balia dell’abbandono. «La mia, ci tengo a ribadirlo, è un’iniziativa “open source”, che nasce con l’intento di spronare quanta più gente possibile a far sentire la propria voce nel nome dell’interesse comune. Per questo invito ancora una volta i lettori a segnalare altri casi, in ogni zona della città, piccoli o grandi che siano. Non importa l’attrezzatura utilizzata, né la “nomea” del luogo: l’importante è che si crei un fronte comune, libero e trasversale per segnalare tutte le criticità del territorio e le tantissime bellezze di Messina che hanno urgenza di essere valorizzate», spiega il presidente dell’associazione “Piazza Cairoli”.

«#MaiPiùScempi – ribadisce Gabriele Ferrante, autore delle riprese – è un contenitore che deve essere riempito, un progetto collettivo, senza colore politico. Serve solo voglia di fare, di raccontare e di indignarsi in maniera costruttiva, magari proponendo soluzioni. Sarà compito delle forze e competenze sane della città decidere come e in che termini riprendersi questi spazi».

La Sanderson

La W. Sanderson & Sons Spa, fondata nel 1895 da William Sanderson e Arthur Barrett là dove un tempo sorgeva l’antica via del Dromo, era un importantissimo stabilimento per la trasformazione di agrumi che produceva succhi ed essenze di limone, e rappresentava una delle più moderne industrie di tutto il bacino del Mediterraneo, esportando in tutti i Paesi del mondo.

Data saliente per le sorti dell’azienda è il 1906, quando William Sanderson sciolse il suo rapporto con Barrett e si associò con il suo collaboratore Walter Oates, a cui cedette la ditta nell’agosto del 1908. Fu allora che ebbe inizio il sodalizio di Oates con Giuseppe Bosurgi,  che affrontarono insieme il periodo critico del post terremoto, in seguito al quale la fabbrica viene ricostruita.

Nel 1935, Bosurgi muore e l’azienda passa alla moglie, Adriana Caneva, appartenente a una delle prime famiglie imprenditoriali italiane, che giunse a Messina a seguito del padre, un ingegnere impegnato nella società elettrica. Dopo la morte del consorte, e sino al suo decesso, Adriana porterà avanti con grande competenza la società insieme ai figli Leone ed Emilio, espandendola anche in Sud America.

La Sanserson proseguì la sua attività fino alla fine degli anni Sessanta, prima di un lento e inesorabile declino che raggiunse il culmine l’8 luglio 1981, quando il tribunale di Messina dichiarò d’ufficio il fallimento dell’azienda.

Da allora sono stati tantissimi i progetti di riqualificazione e le proposte (fabbriche creative, cittadelle scientifiche per la ricerca biotecnologica, piccole “Silicon Valley”, persino un velodromo), fra scontri politici, finanziamenti, emendamenti e sopralluoghi ciclici. Eppure, ancora oggi l’area si presenta in queste condizioni:

 

 

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maria teresa di paola
maria teresa di paola
14 Marzo 2021 23:21

A Messina esiste un mondo clandestino di appassionati di corse di cavalli e quindi un ippodromo in riva al mare potrebbe incanalare nella legalità tanti giovani che si occupano di allevamento e addestramento dei cavalli e che fanno i fantini, creare eventi anche internazionali di gare ippiche e di calessi e carrozze d’epoca, etc,

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[…] di accendere i riflettori sui luoghi della città sottratti alla città, dall’ex Sanderson all‘ospedale Margherita, dal mini autodromo dello Stretto fino al “Giardino […]