MESSINA. Irrilevante a livello nazionale, fortemente ridimensionata in ambito regionale, in città la lista di Cateno De Luca, Libertà, tiene botta (anzi, spesso largheggia), e conferma per estensione il gradimento nei confronti dell’amministrazione di Federico Basile. Con qualche incrinatura, e un paio di sorprese. La prima è che, nonostante la vittoria schiacciante (Libertà ha doppiato in termini numerici la seconda lista, Fratelli d’Italia) il sostegno del centro città inizia a non essere più così solido, mentre tengono le periferie, in cui il progetto di De Luca e Basile mantiene intatto il suo appeal. La seconda è che la maggior parte delle sezioni che Libertà non ha vinto, non sono andate a Fratelli d’Italia, bensì al Partito Democratico, che soprattutto in alcune sezioni del centro città, si è mantenuto sempre a breve distanza dalla lista di De Luca.
Dove ha ceduto Libertà, e a favore di chi? Il movimento di De Luca ha vinto in 223 sezioni su 253, perdendo in trenta: lascia la sezione 20, alla scuola elementare di Mili Moleti alla Lega (95 voti contro 93), in cui vincitore è risultato Nino Germanà, la 22 di Mili San Marco in cui trionfa Forza Italia (e Libertà arriva anche dietro la Lega), mentre la 47 di Santa Lucia sopra Contesse è un testa a testa tra Libertà e Forza Italia, separate da appena un voto (56 a 55). Lega vincitrice anche a Curcuraci, nella sezione 218, e San Filippo superiore, sezione 232, e Fondo Fucile, sezione 233 e 239.
La scuola Ferraù di rione Aldisio non lo ha avuto troppo in simpatia: la sezione 56, ha visto trionfare, di parecchio, Fratelli d’Italia (Elvira Amata candidata più votata), mentre nella 62 e nella 64 fa il pieno Forza Italia, con rispettivamente Caterina Chinnici e Michele Cossa che fanno registrare le maggiori preferenze. Forza Italia si impone anche nella 96 di Bisconte e a Ritiro, alla sezione 169, ma anche a Massa Santa Lucia, sezione 220, ma soprattutto a Massa san Giorgio, sezione 221, con un k.o. pugilistico da 71 a 24.
A Camaro inferiore, sezione 88, vince Fratelli d’Italia (anche se di misura, di nuovo Elvira Amata la più votata), che nelle otto sezioni del plesso dà spesso filo da torcere al movimento di Cateno De Luca senza mai però riuscire più a sopravanzarlo: ci riesce alla Tommaseo di via Centonze, sezione 104 e 105, alla Mazzini Gallo (sezione 111, in cui Libertà è sorpassata anche dalla Lega). Fratelli d’Italia vince ad Ortoliuzzo, sezione 230, e anche nella sezione 251, al seggio allestito presso il Policlinico.
Per il Partito democratico la grossa soddisfazione di vincere la 125 con un ampio margine e la 126, quella in cui Libertà ottiene il peggior risultato di tutte le 253 sezioni, sopravanzata non solo dal Pd, ma anche da Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma anche la 128, 129, 130 e 131: tutte le sezioni sono alla scuola Mazzini, ironia della sorte a qualche metro dalla segreteria elettorale di De Luca. Trionfo Pd anche alla 132 e alla 139 (scuola Pascoli), alla 151 (scuola Boer), alla 185 e 186 (scuola beata Eustochia, Annunziata, seppure di misura). Pareggio invece, al seggio 252 del Papardo: sei voti a testa per Libertà, Pd e Fratelli d’Italia. Grosso merito dei risultati dei democratici, è l’affermazione personale prestigiosa di Maria Flavia Timbro.
In centro, quindi, il Pd è stabilmente il partito con più voti dopo Libertà, che invece fatica di più, in proporzione, ad affermarsi coi numeri che ha altrove. Paradossalmente, la bassissima affluenza sembra aver arrecato nocumento a De Luca: la riprova è che, quando alle urne la gente ci va, è per De Luca che vota: nella sezione con maggiore affluenza, la 229 di Salice col 64,01%, Libertà ha ottenuto 259 voti, contro i 50 della seconda lista (Pd). Esattamente ciò che è successo alla 16 di Briga, seconda per affluenza (52,65%), in cui Libertà la Lega 151 a 81, lasciando agli altri le briciole, e stessa cosa è successa con affluenza del 50,57% alla 85 (scuola Enzo Drago). La riprova è che nel seggio con l’affluenza più bassa (12,62% alla sezione 116, scuola Mazzini Gallo), Libertà si è imposta di misura.
