PALERMO. Oltre il 90% dei 45 morti registrati a Messina e provincia a causa del Coronavirus non era vaccinato. Una percentuale che raggiunge il 98% per quanto riguarda i non vaccinati in terapia intensiva (qui, invece, i dati aggiornati al 26 agosto). È il bilancio confermato dal commissario per l’Emergenza Covid 19 a Messina, Alberto Firenze, che fa il punto sulla situazione epidemiologica nel messinese e sull’ipotesi emersa in queste ore di un possibile “giro di vite” che potrebbe portare a restrizioni equiparabili a quelle delle ex “zone rosse” nelle aree a bassa percentuale di vaccinati e alti contagi.

«Il Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana ha dato indicazione ai vari dipartimenti provinciali di prevenzione epidemiologica di valutare quali comuni delle province siciliane possano diventare zone ad “alto rischio” – dichiara il commissario Firenze – Tra i parametri presi in considerazione c’è anche il target vaccinale, ma non è l’unico fattore in ballo. È ovvio che eventuali comuni con una percentuale di vaccinati più bassa sono maggiormente a rischio».

La Regione sta comunque tentando di alzare il target vaccinale con iniziative “last minute” e campagne mirate nei vari comuni, agendo anche sugli esercizi commerciali. «Nell’ultima settimana – spiega, in particolare, Firenze – c’è stato uno sforzo in più e le prime dosi sono salite sopra il 70%. Inoltre si è registrato qualche incremento per le seconde dosi».

La seconda settimana di ottobre si terrà un incontro fra le varie province e la Regione Siciliana per valutare tutti i fattori che potrebbero comportare l’istituzione di maggiori restrizioni per fermare l’avanzamento dell’epidemia.

In un quadro più ampio, fra le province siciliane quella messinese continua a indossare la maglia nera per il numero di cittadini che hanno deciso di vaccinarsi, con 17 comuni, fra cui Messina, ancora ben lontani dal target fissato dalla Regione Siciliana, pari al 75% della popolazione. Fino ad oggi, infatti, solo 137mila cittadini hanno ricevuto entrambe le dosi. Qui la mappa delle vaccinazioni aggiornata al 23 luglio.

Se il capoluogo arranca, meglio non va in altri 16 comuni della provincia peloritana, ancora indietro con la campagna vaccinale. Si tratta di Milazzo, Giardini Naxos, Lipari e le Eolie, Fiumedinisi, Furnari, Gaggi, Gioiosa Marea, Nizza di Sicilia, Pace del Mela, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Teresa di Riva, Spadafora, Tortorici, Villafranca e Taormina.

Qual è la situazione in Sicilia? La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 64,3% (media Italia 71,3%) a cui aggiungere un ulteriore 5,3% (media Italia 4,7%) solo con prima dose. La popolazione over 50 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 15,1% (media Italia 9,9%).

Nel frattempo, in Sicilia nella settimana compresa tra il 22 e il 28 settembre si è registrata una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (340) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-23,9%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (14%) e in terapia intensiva (8%) occupati da pazienti Covid-19.

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