MESSINA. Non passa in Aula la mozione presentata dal consigliere Nello Pergolizzi per convincere il sindaco a ritirare le sue dimissioni (autoimposte). Durissimi gli attacchi al primo cittadino da parte di quasi tutti i consiglieri, che hanno accusato a vario titolo De Luca di fare campagna elettorale sfruttando la pandemia, dei mancati controlli per il rispetto delle disposizioni anti Covid e di aver “dilaniato” la città in uno dei momenti più bui della sua storia recente. Non sono mancati i riferimenti alle tante ordinanze annullate, ai comportamenti adottati dal sindaco (paragonato a Schettino) e ai reiterati insulti alle istituzioni e allo stesso Consiglio.

A votare sì alla mozione sono stati in 6, sedici i contrari, quindi la mozione è stata respinta. A votare a favore sono stati i consiglieri Nello Pergolizzi, Serena Giannetto, Salvatore Serra, Ciccio Cipolla, Libero Gioveni e Alessandro De Leo.Nella schermata il voto, Giovanbattista Caruso appare astenuto, ma ha votato anche lui contro

Presenti in Aula gli assessori Dafne Musolino, Carlota Previti e Laura Tringali (poi allontanata dall’Aula dopo uno scontro con i consiglieri, paragonati ad “asili volanti”). Assente De Luca.

A introdurre la seduta è stato il proponente Nello Pergolizzi, che ha spiegato le motivazioni della mozione ed elogiato l’azione amministrativa della Giunta, con particolare riferimento a baracche, bilanci e partecipate. Durissimo l’intervento di Gaetano Gennaro, che cita i precedenti “aut aut” di De Luca, dalla modifica al regolamento comunale alla “pantomima” del Cambio di Passo: «Il sindaco ha sputato in faccia a tutte le istituzioni, a partire da questo consiglio. L’isolamento è stato studiato a tavolino dal sindaco». Poi parla del Covid in città: «Chi doveva controllare non ha controllato», sbotta, citando “le norme imposte non rispettate e le ordinanze caotiche”.

Tocca a Libero Gioveni, molto critico contro il sindaco («Si comporta come un bambino capriccioso che vuole sempre la caramella. Mi sono stancato di assistere ai suo colpi di teatro da drammaturgo.»), che però voterà sì alla mozione. Contrari invece Benedetto Vaccarino («Credo non si debba dimettere, se vuole le ritiri»), Salvatore Sorbello («Se si vuole dimettere lo faccia, non vedo l’ora di vedere gli scatolini fuori dalla porta dei suoi assessori») e Giovanni Scavello, con un intervento molto pacato: «Chiudere (attività e scuole) significa incidere sulla qualità della vita delle persone e su diritti costituzionalmente garantiti. Non si può decidere in base ai commenti sulle dirette».

Forti (come prevedibile) anche gli interventi di Alessandro Russo, che cita le 58 multe della polizia municipale in tre mesi e mezzo (qui l’articolo di LetteraEmme), Cristina Cannistrà («Troverà comunque un modo per dare una soluzione a questa sceneggiata, al di là del voto»), Giuseppe Fusco, Massimo Rizzo, Andrea Argento e Antonella Russo. Contrari inoltre Piero La Tona, Giandomenico La Fauci e Giovanbattista Caruso, intervenuti nel dibattito.

A spiegare invece il loro sì alla mozione sono Salvatore Serra, Serena Giannetto e Ciccio Cipolla («Per me sei quasi perfetto. Se non diventerai il più grande di sempre a qualsiasi latitudine è per certi tuoi atteggiamenti», è il sunto).

A fare le veci del sindaco è Carlotta Previti, che si sofferma sulle criticità nella gestione della pandemia da parte dell’Asp e sul voto di ieri sul bilancio. Tocca quindi a Dafne Musolino, che respinge le accuse («Dire che il sindaco ha strumentalizzato la pandemia per favore campagna elettorale è gravissimo») e interviene sulle contestate ordinanze e sui controlli da parte delle forze dell’ordine.

Momenti di tensione quando Cardile, proprio prima del voto, perde le staffe dopo avere negato la parola alle due assessore (per la seconda volta) e al direttore generale Federico Basile. “Siamo in dichiarazione di voto, non è previsto l’intervento dei dirigenti”, ha prima spiegato con una certa calma, per poi tuonare “Ma lei chi è?” all’indirizzo del direttore generale e “Ho messo a verbale il fatto che vi ho impedito di intervenire” alle due esponenti della giunta De Luca. Il tutto mentre lentamente l’aula si trasformava in una putia del vino…

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4 Commenti
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Lillo
Lillo
3 Febbraio 2021 15:40

Non credo che , purtroppo, da questa putia del vino potrà emergere personaggio che ci potrà non rimpiangere Cateno…

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[…] Il voto di ieri in consiglio comunale, con cui è stata bocciata la mozione proposta dal consigliere del gruppo misto Nello Pergolizzi, oltre che senza alcuna efficacia, è […]

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[…] bilancio di previsione (normale amministrazione) e quello negativo sulla “fiducia”, (ininfluente perché non vincolante). Per il futuro, De Luca ha annunciato la guerra. A un nemico che, di fatto, non solo non è mai […]

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