MESSINA. A distanza di sei mesi dalla sua nascita e dalla  morte dell’avvocata Olga Cancellieri, il Comitato Bordeaux ha pubblicato una nota stampa per commentare la promessa, mai realizzata, “di costituire un tavolo tecnico permanente di controllo e monitoraggio del servizio di emergenza–urgenza, al quale Codice Bordeaux sarebbe stato chiamato a partecipare in via permanente”.

Di seguito il comunicato:

«Con estremo rammarico, ma senza alcuna rassegnazione, prendiamo atto che le nostre richieste rivolte alla Regione Siciliana al fine di intervenire sulla grave ed inaccettabile situazione in cui versa il servizio di urgenza–emergenza della provincia di Messina, sono rimaste senza alcun fattivo e soprattutto concreto seguito.  Ciò è un dato di fatto, come un dato di fatto è la circostanza che Codice Bordeaux non abdicherà al ruolo che una corposa fetta dei cittadini Messinesi gli hanno attribuito e, pertanto, intende continuare rilanciando la sua attività volta a denunciare le gravi inefficienze ed a proporre soluzioni quanto meno per mitigarle.  Attendiamo ancora il riscontro dell’Assessore alla Salute della Regione Siciliana che facesse seguito alla “promessa” formalmente fatta dai suoi dirigenti Regionali di costituire un tavolo tecnico permanente di controllo e monitoraggio del servizio di emergenza–urgenza, al quale Codice Bordeaux sarebbe stato chiamato a partecipare in via permanente.  Attendavamo anche che si facesse seguito all’ulteriore “promessa” ottenuta sempre dagli stessi Dirigenti della Sanità Regionale di avviare una campagna condivisa tra la popolazione per il corretto uso del “servizio 118”.  Tali risposte non sono giunte e Codice Bordeaux non è più disponibile ad attenderle ulteriormente.  Non rinunceremo alla nostra battaglia di civiltà e non ci faremo sopraffare dall’immobilismo tipico della politica e di “certa” politica, restando imbrigliati nelle lungaggini della cosiddetta burocrazia che, invece, è spesso semplicemente una cattiva gestione.  Per tali motivi Codice Bordeaux sta promuovendo una serie di iniziative di condivisione con la cittadinanza e di proteste, se del caso eclatanti, che renderà a breve pubbliche, affinchè il colore della emergenza ed urgenza non si trasformi in maniera definitiva e irreversibile in codice nero; come purtroppo alcune anche recentissime notizie di stampa confermano in modo preoccupante.»

I promotori di Codice Bordeaux

Antonella Russo e Giovanni Giacoppo

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments