MESSINA. Si torna a parlare di fuochi d’artificio a Messina. Dopo la segnalazione, lo scorso 7 giugno, da parte di una cittadina che periodicamente immortala con foto e video gli spettacoli pirotecnici, a prendere parola è Giovanni Spavara, coordinatore della C.O. della Polizia Municipale di Messina. L’uomo che si firma come “comune cittadino” punta l’attenzione sulla frase, che Lettera Emme ha riportato dalle dichiarazioni della donna (riprese integralmente con un virgolettato, come siamo soliti fare):  «[…] i vigili come sempre inesistenti».

Di seguito la lettera integrale che è stata inviata alla redazione di Lettera Emme:

«Invio le mie considerazioni in merito ad un articolo da Voi pubblicato in data 07/06/2022 dal titolo “Botti e fuochi d’artificio: lo “spettacolo” senza fine di Cristo Re (e non solo)” in cui mi sono imbattuto come lettore frequente della vostra testata. Comprendendo e condividendo pienamente il disagio e l’esasperazione della cittadina che a voi si rivolge, trovo del tutto gratuito e fuori luogo il commento espresso:  “[…] i vigili come sempre inesistenti”. Esterno questa rimostranza, non a tutela dell’immagine del Corpo, ormai abituato da anni ad essere pubblicamente denigrato e deriso senza che nessuno, rappresentati delle istituzioni e media compresi, abbia mai pronunciato una parola in sua difesa, (questo compito, purtroppo, non spetta a me) ma solo perché, dalla narrazione dei fatti ritengo, di essere stata la persona che ha raccolto, qualche notte fa, la segnalazione della reclamante fornendo alla stessa delle indicazioni sulle azioni da intraprendere per sperare in una risposta più efficace a questa problematica oltre a quella, legittima, della risonanza mediatica. Il sottoscritto infatti non riesce ad afferrare il criterio secondo il quale, riguardo il controllo sull’applicazione di norme relative ad una materia disciplinata dal Codice Penale e dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, “[…] e forze dell’ordine non hanno mezzi disponibili per questi controlli […]” (poverine!) e i vigili, invece, “[…]sono come sempre inesistenti”. Mi permetto, per questo, di sottolineare che un’ informazione seria ed obiettiva, la cui presenza è fondamentale per garantire le condizioni minime di democrazia, fermo restando il diritto di dare spazio e voce a chiunque ritenga opportuno, dovrebbe presentarsi scevra da considerazioni che rientrano in luoghi comuni populistici e fini a se stessi, altrimenti, e qui il commento lo faccio io, rischia di assumere la stessa validità delle “chiacchiere da bar” in cui si può liberamente affermare che “Maradona era meglio di Pelè” o viceversa. Fiducioso ed al tempo stesso, scettico sull’attenzione che vogliate riservare a questa mia, porgo cordiali saluti».
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