“Fase 2”, le priorità del Consiglio secondo Paolo Mangano: «Sospensione dei tributi, pesca e sostegno concreto alle attività commerciali»

 

MESSINA. «Domani ripartirà finalmente l’attività istituzionale del Consiglio comunale, a distanza di più di un mese dalla mia richiesta, datata 17 marzo, in cui fissavo gli obbiettivi principali che saremo chiamati ad affrontare in Aula, dalla sospensione dei tributi (IMU,TARI,TASI e COSAP) e delle bollette Amam a quella dei canoni di affitto popolari. Oggi più di ieri questi argomenti devono essere discussi con estrema urgenza nelle sedi competenti, soprattutto in previsione della “Fase 2” ormai alle porte, che non deve coglierci impreparati. La città deve rialzarsi al più presto ed è nostro dovere creare le condizioni migliori per rimettere in moto l’economia, facendo in modo che nessuno resti indietro, con particolare attenzione a tutti i commercianti e gli imprenditori che più di altri hanno patito le necessarie misure di contrasto alla diffusione del virus. Fra queste anche le attività mercatali non alimentari, per i quali è necessario sospendere il pagamento dei canoni per l’occupazione suolo».

Così, in una nota, il consigliere comunale del M5s Paolo Mangano, che chiede venga consentito ai pescatori di poter tornare a svolgere la propria attività, come già proposto a livello regionale: «Dobbiamo insistere – spiega – affinché l’Amministrazione si faccia portavoce di una categoria fondamentale per le sorti della città, autorizzando tutti quei cittadini che da un anno a questa parte si sono registrati nel Comune di Messina. Inoltre, abbiamo bisogno di nuove regolamentazioni, a partire dalla sanificazione dei locali commerciali, disposta con un’ordinanza sindacale con cadenza ristretta a 2 giorni lavorativi ma mai regolamentata».

«Infine – conclude il consigliere – abbiamo la fortuna di vivere in una città dalle immense attrattive naturali che vanno assolutamente sfruttate, sia per il turismo (quando sarà possibile) che per noi stessi, regolamentando le modalità di fruizione dei nostri mari e delle nostre montagne. Ricordo che sono tante le attività che non implicano necessariamente una prossimità fisica, come la pesca sportiva, le gite in barca, le passeggiate in montagna o le attività di enduro. Anche da qui è fondamentale ripartire, valorizzando le peculiarità del territorio come non siamo mai riusciti a fare fino in fondo».

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