MESSINA. A meno di una settimana dal voto, LetteraEmme riassume i programmi dei cinque candidati a sindaco. Dopo Dopo Salvatore Totaro, Gino Sturniolo e Maurizio Croce, oggi è il turno di Franco De Domenico, candidato con la coalizione di centrosinistra e sostenuto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Coalizione Civica.

Trentatre pagine e 12 tematiche sono quelle affrontate dal candidato sindaco Franco De Domenico all’interno del proprio programma elettorale depositato al comune. Un manifesto programmatico che, come lo hanno definito membri del suo staff, si presenta “pienamente realizzabile senza utopie da offrire agli elettori”: da Messina come smart city alla città universitaria, passando alle politiche di salute. Ma prima di tutto, De Domenico presenta un’analisi dettagliata sulle condizioni in cui versa la città, attenzionando lo spopolamento, il lavoro e l’ambiente.

Come primo punto si trova la riorganizzazione amministrativa: De Domenico vuole indire concorsi per i quadri intermedi nell’organico comunale per “le gravi carenze di personale”, intende informatizzare molti servizi e derogarli alle singole municipalità, e condividere un linguaggio istituzionale non discriminatorio e inclusivo. Inoltre, è previsto un efficientamento dei costi delle partecipate: secondo il programma le stesse aziende hanno “portato alla creazione di meccanismi poco trasparenti ed efficienti della gestione pubblica”. Il secondo punto riguarda lo sviluppo economico: tutto incentrato su fondi del Pnrr, contrasto alla disoccupazione giovanile, zone economiche speciale, economia circolare. Prevede, quindi, la creazione di una Love-Me card per i turisti e servizi di orientamento, spazi di co-working per i giovani e south-worker e il sindaco della notte, ovvero una “figura che ascolti le necessità di tutti i cittadini coinvolti” nella movida. Un terzo breve punto è dedicato totalmente alla “Messina città smart”. Il quarto, invece, riguarda l’equità sociale e pari opportunità: servizi sociali di qualità, piano per le periferie, promozione di politiche giovanili, un esperto sui temi LGBT+.

Cultura, scuola e città universitaria sono al centro del quinto paragrafo. De Domenico intende avviare creare spazi comunali per i giovani e i meno giovani, un manifesto di Parole Ostili per contrastare l’odio. Alle politiche della salute, ossia il sesto punto, la coalizione del centrosinistra assegna azioni che vanno dalla riduzione del traffico urbano all’assistenza psicologica nei consultori e nelle scuole. Un paragrafo a sé è dedicato alla transizione ecologica, ambiente e agricoltura: il centrosinistra intende impegnarsi soprattutto in campagne di promozione di progetti e campagne e incentivazione della mobilità dolce.

Le tematiche del waterfront, della continuità territoriale trovano spazio nell’ottavo punto: De Domenico intende lanciare il modello di città in quindici minuti, ossia tutti i servizi devono essere disponibili a pochi minuti di percorrenza a piedi da parte del cittadino. Inoltre, la giunta del centrosinistra ha in programma l’aumento delle corse marittime attraverso lo Stretto e la differenziazione dell’offerta per i residenti. Il bilancio, tema primario per i candidati, slitta come nono punto. De Domenico intende avviare una fase di partecipazione, coordinamento e risanamento finanziario del Comune. Ma come intende procedere il centrosinistra? Attraverso un’operazione-verità sull’indebitamento dell’Ente, attraverso il coinvolgimento delle circoscrizioni e il confronto con la cittadinanza per la pianificazione economica. 

Lotta alle mafie, contrasto alla corruzione ed educazione alla legalità sono i temi del capitolo dedicato alla legalità. Il programma prevede l’istituzione di un presidio civico in ogni quartiere h24,  assegnazione alle realtà territoriali dei beni confiscati alle mafie e la riorganizzazione dei presidi di sicurezza. Al tema della legalità si aggiunge quello della trasparenza e della partecipazione: istituire un Forum Giovani (simile a quella consulta giovanile del consiglio comunale che mai è entrata in azione), partecipazione popolare, consulte di settore, e assegnare alle associazioni la gestione dei beni comuni. L’ultimo punto, il dodicesimo, riguarda lo sport e le politiche giovanili. Oltre ai già citati locali di co-working, l’amministrazione di De Domenico proporrebbe un laboratorio per le start-up in collaborazione con l’Università di Messina, il censimento dei giovani che migrano e tornano in città e quello degli impianti sportivi, e un servizio civile comunale.

In calce al programma di De Domenico si legge: “Messina città di tutti, città per tutti […] Il nostro programma non si chiude con le nostre idee e le nostre proposte, ma, nell’ambito di una visione progressista, perla costruzione di città moderna, sostenibile e accogliente.

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