Di Cristina De Luca

MESSINA. “Questo entusiasmo dilagante è una medicina importante per la nostra vittoria”. Esordisce così il candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico nel corso del comizio dell’ex premier Giuseppe Conte, accolto da una piazza gremita. “Noi tutti insieme questa città la cambieremo, con una matita, il 12 giugno, uniti”.

Tocca poi a Valentina Zafarana: “Presidente Conte: questo è l’abbraccio di Messina. Qui c’è la scelta fra ciò che non vogliamo essere, il passato, e ciò che ci interessa: il futuro”.

Poi l’affondo contro De Luca“Abbiamo avuto un sindaco uscente che ha abbandonato la nostra città. Basta annunci, basta menzogne. Nella cabina elettorale giorno 12 giugno avete una carta da giocare: giocatevela bene. E lì, lì dentro, anche quando ci sentiamo fiaccati dalle disuguaglianze sociali, siamo tutti uguali. Votate per voi” 

Arriva quindi il momento più atteso, con Conte che interviene su Pnrr, reddito di cittadinanza e spopolamento.

“I giovani qui devono avere la possibilità di rimanere. Avete un tasso di disoccupazione tremendo. Se continuate cosi Messina sarà sempre più povera”.

“Trovo indegno che dei politici che guadagnano 500 euro al giorno vogliano togliere 500 euro al mese a chi non ha che mangiare. Quegli stessi politici che quando arrivano a Messina si mascherano, cambiano simbolo. Non possiamo permettere che un lavoratore prenda 3 o 4 euro l’ora”.

Poi spazio alla guerra e al voto del 12 giugno. “È una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme. Quando metterete quella X ricordatevi questo: che voi non state decidendo se fare il favore al parente o all’amico, ma state decidendo il vostro futuro, state decidendo se questa citta deve essere in fondo alle classifiche o se deve salire in vetta”. 

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