MESSINA. Dopo un periodo di oblio, torna nuovamente in auge l’idea del tram volante: il controverso servizio di trasporto innovativo che nelle intenzioni del sindaco Cateno De Luca dovrebbe collegare in appena 15 minuti i due estremi della città. Se ne è discusso questa mattina a Palazzo Zanca, nel corso di un confronto tra l’Amministrazione Comunale, i vertici dell’Atm ed i presidenti delle sei Circoscrizioni (per il IV° era presente il vice presidente). L’incontro è stato focalizzato in particolare sulla nuova pianificazione del trasporto urbano e sui nuovi orari varati dal Cda dell’azienda mista, con uno scambio di opinioni fra la Giunta e i rappresentanti delle municipalità cittadine. Al centro del dibattito la funzione strategica del cosiddetto “Shuttle”, una vettura che avrà il compito di collegare tutte le linee, eliminando l’annosa questione dell’assenza dei collegamenti a pettine. «Particolare attenzione – scrive De Luca su Facebook – è stata riservata agli orari scolastici e alla lotta al “portoghesismo”, che l’Amministrazione intende affrontare con controlli serrati».

Quindi spazio alla questione tram, da dismettere gradualmente perché “ormai obsoleto ed oneroso in termini di costi”, sebbene secondo un recente studio la linea ferrata sia molto più conveniente in termini di costi rispetto al gommato.  A intervenire sulle “vetture sospese” è stato invece il vice sindaco Salvatore Mondello, che considera il progetto “mai archiviato, ma al momento subordinato alla rivisitazione dell’intero assetto dei trasporti cittadini”. Sull’argomento, l’assessore ha dichiarato che il tram sospeso non è da intendersi come sostitutivo di quello attuale (che De Luca intende dismettere comunque nel 2019), ma costituirebbe un vettore veloce che avrà il compito di collegare i due punti estremi della città, nord e sud, in un’ottica prettamente urbanistica/territoriale.

Quello del tram volante è uno dei cavalli di battaglia di De Luca fin dalla campagna elettorale: a realizzarlo dovrebbe essere la società  SkyWay, che a parte un parco dimostrativo in costruzione in Bielorussia, denominato EcoTechnoPark, fra centinaia di rendering, intrecci societari, indirizzi in paradisi fiscali, controversie in oriente, piani mai partiti, operazioni di crowdfunding e provvedimenti da parte della Consob, non ha ancora all’attivo nessuna linea (sebbene il sindaco in passato abbia affermato che l’azienda ha realizzato progetti in tutto il mondo). Nei prossimi giorni, infine, l’Atm renderà noto il nuovo assetto delle linee, attraverso un’apposita comunicazione: si tratta del quarto cambiamento radicale dal 16 agosto ad oggi, giorno in cui è entrato in vigore il “piano estivo”, che prevede una grossa riduzione di corse e che avrebbe dovuto essere attivo fino allo scorso 17 settembre, in coincidenza con l’inizio delle scuole. Una situazione, che con lo stop alle assunzioni degli interinali e la mancanza di autisti, ha comportato grossi disagi agli utenti sia in piena estate che a maggior ragione con l’inizio dell’anno scolastico e la fine delle ferie.

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