MESSINA. Un video proiettato dalla pagina Fb del liceo Bisazza oggi, venerdi 25 marzo alle ore 10, e diffuso contemporaneamente a livello nazionale dalla sede del progetto: è il progetto “La Sicilia delle donne”, che consiste nella descrizione e narrazione di scrittrici siciliane da riscoprire. Amore, passione, anelito alla libertà: Rosina Muzio Salvo, Letteria Montoro, Concettina Ramondetta Fileti. Letterate ribelli nella Sicilia ottocentesca. Questo è il titolo di un video elaborato da docenti e alunni del liceo Bisazza, in collaborazione con la  scuola di musica Avant Garde, all’interno del progetto La Sicilia delle donne. Daniela Bombara e Barbara Sisalli, docenti al liceo Bisazza, presentano le figure di tre coraggiose scrittrici, oggi ignote al vasto pubblico, che hanno osato sfidare la società chiusa e patriarcale della Sicilia di primo Ottocento. Rosina Muzio Salvo, attivista della rivoluzione palermitana del ’48, tratteggia nella figura di Adelina, protagonista dell’omonimo romanzo, la fragilità e tragedia di un amour fou; la messinese Letteria Montoro, volontariamente esule per aiutare i fratelli patrioti, racconta in Maria Landini la vicenda di una donna che rifiuta, a rischio della propria vita,  un matrimonio di convenienza; la palermitana Concettina Ramondetta Fileti è stata autrice di poesie ferocemente antiborboniche o ammirate di fronte alle imprese garibaldine, nonchè di espressivi componimenti filellenici. Gli alunni del Bisazza , insieme a Damiano Venuto, attore presso l’Inda, leggeranno i brani più significativi delle opere di queste significative personalità intellettuali; il pianista Giuseppe Ferraloro e il batterista Federico Saccà forniranno una suggestiva dimensione musicale al percorso, ulteriormente arricchita dall’esecuzione di una romanza di Rosina Muzio Salvo, Dimmi che m’ami, su musiche di Giuseppe Burgio di Villafiorita: voce Rosalba Lazzarotto, al pianoforte Claudio Palana.  Il complesso progetto ha preso le mosse da una serie di ricerche ed articoli pubblicati da Daniela Bombara, integrando diverse professionalità che hanno collaborato sinergicamente per riproporre autrici ingiustamente dimenticate, le cui opere sono state, come  afferma la studiosa Rita Verdirame, “sepolte dalla coltre del tempo e disperse negli sconvolgimenti della storia”.

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