di Claudia Mangano e Alessio Caspanello

MESSINA. L’effetto green pass, la corsa a vaccinarsi in vista delle restrizioni imposte dal Governo per chi non è ancora immunizzato, e a un giorno dall’entrata in vigore (il 6 agosto) a Messina non c’è stato. E se c’è stato non si è ancora visto. Perchè il numero delle vaccinazioni giornaliere, lungi dall’aver avuto un’impennata, si è mantenuto piuttosto stabile sui valori dei giorni precedenti, con un deciso calo nell’ultima settimana, e sempre ben lontano dal boom di inizio giugno.

I motivi? Sostanzialmente uno: la campagna vaccinale ha rallentato vistosamente (non solo a Messina e in Sicilia, ma un po’ in tutta Italia) perchè a questo punto, col “via libera” generalizzato, senza più restrizioni di categorie d’età, chi voleva vaccinarsi lo ha già fatto, e chi invece di vaccino non vuole sentirne parlare, non si farà scoraggiare dalla misura governativa che ha incontrato resistenze e contrarietà in misura almeno pari ai plausi. E, al rilevamento di inizio luglio, a Messina (città e provincia) era il 53,61% ad essersi sottoposto al vaccino (qui tutti i numeri nell’inchiesta di LetteraEmme)

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Non è che la Regione Siciliana e le Asp non ci stiano provando: di iniziative per convincere i più “distratti” a vaccinarsi ne sono state prese a decine, con open days ormai a getto continuo, incentivi (qualcuno un po’ bizzarro, diciamo) e persino andando a trovarli a domicilio nei più sperduti dei 108 comuni della provincia, o scovandoli uno per uno (letteralmente), per arrivare alle postazioni vaccinali nei lidi, all’orto botanico, e persino in occasione degli spettacoli. Persino il sindaco di Messina Cateno De Luca, solitamente con molto seguito a livello di social media, si è speso in un “vaccino party” in piazza Municipio, non ottenendo però grossissimo successo a livello di numeri (anzi, a giudicare dal tenore dei commenti sulla sua pagina si direbbe che abbia deluso una grossa fetta dei suoi elettori, evidentemente no vax convintissimi).

Intanto, dopo il picco massimo di vaccinazioni registrato lo scorso 4 giugno, tenendo in considerazione che il primo ciclo di vaccinazioni è durato all’incirca un mese, è possibile concluderne che si è ormai assistito a un arresto dell’avanzamento delle somministrazioni: le inoculazioni che si registrano da un paio di settimane a questa parte sono probabilmente nella maggior parte seconde dosi. A confermarlo un quasi impercettibile appiattimento della curva che segnala il totale delle vaccinazioni effettuate, più o meno intorno al 30 giugno, e una curva di crescita sempre meno ripida , contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato.

 

Totale dei vaccini effettuati

 

Quando si capirà allora come procedono realmente le vaccinazioni (in quanti si vaccinano per la prima volta in queste settimane)? Considerando i 30 giorni (circa) di distanza tra una dose e l’altra e che le vaccinazioni sono state aperte a tutta la popolazione a fine giugno, alla fine della seconda settimana di agosto si potrà avere un quadro chiaro su come va la campagna vaccinale, se ci sono nuovi vaccinati o se i numeri riguardano solo le seconde dosi, quindi, quanto l’ “effetto green pass” abbia davvero inciso sulle somministrazioni a Messina e sull’isola.

 

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[…] continuo, incentivi vari (qualcuno anche piuttosto bizzarro) e postazioni disseminate dovunque, il numero delle vaccinazioni giornaliere a Messina si è mantenuto piuttosto stabile (e basso) anche…, che ad altre latitudini ha determinato una vera e propria corsa al vaccino per ottenere il […]

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[…] a luglio i dati parlavano chiaro su quanto l’ “effetto green pass” non avesse poi così tanto appiglio sulla popolazione della città dello Stretto, situazione che nell’ultimo mese è peggiorata visibilmente, tant’è che il picco più […]