19.30. Sezione 254 su 254. Scrutinate tutte le sezioni dopo venti ore abbondanti, il Comune consegna i dati definitivi per i candidati a sindaco. Vanno al ballottaggio Dino Bramanti, candidato del centrodestra con il 28,22%, pari a 33629 voti, e Cateno De Luca col 19,84% corrispondenti a 23636 voti. Terzo Antonio Saitta col 18,27 (21765 voti), quarto Renato Accorinti (14,22%, 16945 voti), quindi Gaetano Sciacca (13,56%, 16156 voti) e staccatissimi Emilia Barrile (4,25%, 5061 voti) e Pippo Trischitta (1,64%, 1958 voti).

Tra le liste stravince quella a Cinque stelle, che supera di pochissimo il 10%, poi superano lo sbarramento del 5% (e quindi esprimeranno consiglieri comunali) tre liste per il centrodestra (Ora Messina, Forza Italia e Bramanti SIndaco) e altrettante del centrosinistra (Libera Me, Pd e Pdr).

 

18.08. In attesa di sentire cosa dirà Cateno De Luca nel comizio di stasera alle 21 a piazza Duomo (ritiro dal ballottaggio? Apparentamento con qualcuno? Varie ed eventuali), siamo andati a scovare il precedente in cui uno dei due candidati al secondo turno si ritira dalla contesa. Ecco cosa succederebbe.

 

16.45. Sono trascorse quasi diciassette ore dalla chiusura del voto, e per la prima volta il tetto delle sezioni scrutinate ha sfondato quota duecento: siamo a 213 seggi su 254. non ci sarà modo di avere risultati definitivi prima di sera. Il traguardo, adesso, è riuscire ad avere il dato complessivo per il sindaco entro le ventiquattrore dalla chiusura delle urne.

Per i consiglieri non se ne parla nemmeno: le sezioni scrutinate non sono che poche decine…

Sul fronte candidarti nessuna novità: Bramanti vince, De Luca secondo, in attesa di ciò che dirà stasera.

 

15.40. La diretta elettorale non è terminata, sono i contributi che languono. Lo spoglio è finito, ma il conteggio ufficiale dei voti va a rilento in maniera esasperante, e dai candidati a sindaco non ci sono dichiarazioni ufficiali: tutti coloro i quali avevano programmato conferenze stampa, sono stati costretti a disdirle e rimandarle a causa dell’incertezza che regna sovrana. Come Antonio Saitta, candidato del centrosinistra, che ha rinviato a domattina la sua.

 

12.40. Non ci saranno più sorprese da qui alla fine, quando siamo a 183 sezioni su 254: Dino Bramanti, primo, va al ballottaggio con Cateno De Luca. Solo un “terremoto” potrebbe far deragliare gli equilibri, e non pare che ce ne sia la possibilità.

 

12.00. Non ci sono più grossi scossoni, tutto scorre lento verso una fine dei giochi annunciata. Dino Bramanti, candidato del centrodestra, è primo, al ballottaggio pare ormai sicuro che andrà Cateno De Luca, che parlerà stasera a piazza Duomo alle 21. nel frattempo, le sezioni scrutinate, a tredici ore dalla chiusura delle urna, sono 179 su 254.

 

10.30. Undici ore e mezzo dopo la chiusura delle urne si è scrutinata la 163ma sezione su 254

 

10.20. Tra le ultime sezioni a completare gli scrutini ci sarà sicuramente la 182 di San Licando, i cui scrutatori hanno dovuto loro malgrado sospendere le operazioni di voto, stanotte, per un leggero malore del presidente di seggio, per il quale è arrivata anche l’ambulanza in via precauzionale.

Il presidente, dopo molte discussioni, è stato sostituito con un vice della stessa sezione, e lo spoglio è ripreso, seppure con molto ritardo accumulato

 

10.03. Cateno De Luca ha annullato la conferenza stampa annunciata per le 12, parlerà dopo il dato definitivo delle liste, ha spiegato: al momento nessuna delle sei liste a sostegno del candidato sembra avere raggiunto la soglia del 5% col risultato che non avrebbe, qualora vincesse il ballottaggio, nessun consigliere.

 

9.00. Ad appena dieci ore dalla chiusura dei seggi, il Comune ufficializza i dati di 130 sezioni su 254. Superata la metà delle sezioni.

 

8.30. Notizie sconfortanti da Palazzo Zanca. Alcuni dei più solerti presidenti di quartiere, che sono arrivati al Comune per depositare i registri coi voti di sindaco, consiglio comunale e quartieri, raccontano di intere sezioni ancora alle prese col ricontrollo dei voti per il solo sindaco.

Ufficialmente, i dati sono fermi a 119 sezioni su 254: nemmeno la metà dopo nove ore dalle chiusure dei seggi.

Per i vostri affezionati cronisti si profila la concreta l’ipotesi di dover fare notte. Un’altra notte.

 

8.20. Se il trend dovesse essere confermato, si profila una situazione paradossale che complicherebbe non poco le cose: attualmente, infatti, nessuna delle liste di Cateno De Luca pare al momento in grado di superare lo sbarramento del 5%, necessario per poter esprimere consiglieri comunali.

Questo, non farebbe scattare nemmeno il premio di maggioranza di 19 consiglieri nel caso in cui il sindaco di Santa Teresa di Riva dovesse vincere al secondo turno.

Detta in modo più chiaro: De Luca sarebbe sindaco senza nemmeno un suo consigliere tra i trentadue che sederanno in aula…

 

8.01. I dati in arrivo confermano il trend che vede De Luca al ballottaggio. Si prevede, dunque, una sfida per il 24 giugno tra Bramanti e De Luca.

 

7.58. Quella del M5s stando ai dati ufficiali finora noti risulta la lista più votata. Non ce la fanno, invece, le tre liste di Renato Accorinti, che non avrà consiglieri, secondo questi dati.

 

7.32. Bramanti: “Mi addosso buona parte della colpa del non avere trasmesso un corretto messaggio ai cittadini, spero che quest’altro chance ci permetta di fare capire qual è la differenza. Ovvero un progetto per la città che la controparte non ha. Fatti e progetti contro il partito fai da te”.

 

7.02. Dobbiamo rettificare: il discorso di Bramanti non è ancora programmato.

 

6.50. Dino Bramanti sta per parlare da Palazzo Zanca

 

6.32. Dati provenienti dalla segreteria di Antonio Saitta: 115 sezioni su 254 

Bramanti, 25,95

De Luca, 19,94

Saitta, 19,21

Accorinti, 16,04

Sciacca, 13,70

Barrile, 3,63

Trischitta 1,53

 

6.31. Cateno De Luca ha annunciato che parlerà alle 12 da candidato al ballottaggio, sicuro deile proiezioni della sua segreteria.

 

06.20. Sono 81 su 254 le sezioni ufficialmente scrutinate. La situazione è sempre uguale, Bramanti in testa, De Luca consolida il leggero vantaggio su Saitta

 

06.00. Procede a rilento in maniera esasperante il conteggio dei voti. Alle sei di mattina, a sette ore dalla chiusura delle urne, il Comune ha risultati ufficiali di appena 67 sezioni su 254.

In testa, secondo i risultati parziali, c’è Dino Bramanti, per il secondo posto si profila un testa a testa tra Antonio Saitta e Cateno De Luca, col secondo in leggero vantaggio

 

03.50. Una pimpante Emilia Barrile, quando sono quasi le quattro di mattina e la palpebra inizia a calare, parla dalla sua segreteria, e non sembra tradire la benchè minima stanchezza

 

 

03.30. La notte incombe, e di risultati ufficiali ancora non solo non se ne parla, ma non si intravede nemmeno un  orario in cui plausibilmente potrebbero arrivare. Nelle segreterie, nel frattempo, arrivano i candidati. In quella di Antonio Saitta, candidato a sindaco del centrosinistra, parla Pietro La Tona, assessore designato

 

 

03.14. I dati che arrivano dalle segreterie, quindi “ufficiosi”, danno in testa, ma con un risultato molto più scarso rispetto alle liste, il candidato del centrodestra Dino Bramanti. La battaglia per il secondo vede in testa candidati diversi a seconda delle segreterie che diffondono i dati. La segreteria di Saitta lo dà secondo, così come quella di De Luca dà secondo lo stesso De Luca.

 

02.25. Si parla di molti voti annullati al Movimento 5 stelle perchè gli elettori avrebbero sbarrato il simbolo senza indicare il candidato. la questione è ovviamente oggetto di furiose lotte coi responsabili di lista

 

02.00. Le operazioni di spoglio vanno a rilento in maniera allarmante. Nel sito del Comune di Messina, il dato ufficiale riporta nove sezioni ufficialmente scrutinate su 254…

 

01.15. Notizia non confermata ma proveniente da fonte attendibile: la sezione 182 di San Licandro sarebbe stata sigillata per un malore del presidente di seggio.

Ambulanza in questo momento ferma nel parcheggio.

 

01.10. Alla segreteria di Dino Bramanti parlano Mario Ceraolo, assessore designato alla legalità e politiche per la sicurezza e Rosaria Maira, assessora alle politiche sociali

 

 

01.00. Ancora sezioni “random”:
Sez.45 Minissale votanti 535 bramanti 132 De Luca 96 saitta 96 Sciacca 69 Accorinti 68 trischitta 20 Barrile 17
Sez. 221 Massa san Giorgio De Luca 20 Sciacca 27 bramanti 132 trischitta 2 Accorinti 8 Barrile 7 saitta 37
Sez.71 Principe Piemonte – Bramanti 90 Saitta 73 De Luca 79 Sciacca 49 Accorinti 76 Barrile 25 Trischitta 5

 

00.32. Alla sezione 160 della Manzoni, definitivo per il sindaco: De Luca 110, Bramanti 119, Sciacca 69, Saitta 67, Trischitta 5 Barrile 18, Accorinti 75, nulle 16, bianche 7.

Sez 1: Accorinti 101, Barrile 15, Bramanti 113, De Luca 55, Saitta 102, Sciacca 60, Trischitta 2

 

00.27. È il quarto il quartiere con l’affluenza più bassa. Uno scenario che potrebbe sfavorire Saitta e Accorinti a vantaggio di Sciacca e De Luca

 

00.00. Arrivano i dati definitivi sull’affluenza: hanno votato il 64,5% degli aventi diritto. Praticamente 127mila su 197mila.

 

 

23.55. Nel frattempo, molta gente fuori dalla segreteria di Renato Accorinti.

 

 

23.46. Primo risultato in assoluto: alla sezione 196 (Comunità Faro all’Annunziata), i risultati premiano Dino Bramanti con 59 voti su Antonio Saitta (53), Gaetano Sciacca (50), Renato Accorinti (48), Cateno De Luca (45), poi Emilia Barrile (4) e Pippo trischitta (2)

 

23.25. Per chi ne avesse davvero voglia, l’interpretazione ufficiale della stravagante legge elettorale con la quale siamo andati al voto e secondo la quale si deciderà chi saranno il sindaco ed i consiglieri comunali. Solo se avete tempo e voglia…

“L’elezione del Sindaco avviene al primo turno in favore del candidato più votato che abbia riportato almeno il 40% dei voti validi (depurati quindi da quelli annullati e delle schede bianche).

Se la lista o le liste collegate al Sindaco eletto, riportano anch’esse almeno il 40% dei voti validi e nessuna altra singola lista o insieme di liste collegate ad altro candidato Sindaco abbia superato il 50% dei voti validi, ad esse sarà attribuito il premio di maggioranza, il che comporta l’assegnazione di un numero di seggi pari al 60% di quelli dell’Organo da eleggere (nella specie 19 su 32).

Ferma restando l’assegnazione di un numero di seggi superiore, se ciò risulti dall’esito elettorale.

Ove la lista/coalizione collegata al candidato Sindaco eletto al primo turno non abbia riportato il 40% dei voti validi, e/o un’altra lista/coalizione collegata a diverso candidato Sindaco abbia superato il 50% dei voti validi, la coalizione/lista collegata al Sindaco eletto non potrà usufruire del premio di maggioranza.

Se invece uno dei candidati Sindaco raggiunge il 40% dei voti validi, e nessun altro candidato riporti un maggior numero di voti, egli sarà proclamato eletto e i seggi del Consiglio – qualora la lista/coalizione collegata non superi la soglia del 40% – saranno tutti attribuiti ai diversi raggruppamenti/singole liste con applicazione del metodo “d’Hondt”, cioè dividendo le cifre elettorali conseguite per 1, 2, 3,……. e così via fino a concorrenza del numero dei seggi disponibili (nel caso 32).

Tutti i quozienti ottenuti dalle singole liste presentate non in collegamento e dei  raggruppamenti di liste collegate vengono collocati in una graduatoria decrescente e i primi 32 quozienti sono utili ai fini dell’attribuzione dei seggi, tenendo presente che al candidato Sindaco più votato tra quelli non eletti, indipendentemente se al primo o al secondo turno, viene assegnato il primo dei seggi  spettanti alle liste allo stesso collegate, a condizione che queste abbiano ottenuto almeno il  20% dei voti.

Si aggiunge che il metodo d’Hondt va applicato, con operazione successiva, anche per attribuire i seggi alle singole liste componenti coalizioni collegate.

L’effetto pratico di tale metodo è un (seppur lieve) privilegio per le coalizioni e le liste più votate.

Va evidenziato che la cifra elettorale necessaria per l’attribuzione dei seggi è, quella corrispondente ai voti riportati dalle liste/coalizioni e non si riferisce ai voti del candidato Sindaco ad esse collegato. Tale conclusione è stata tratta dalla giurisprudenza nel regime precedente alla l.r. n. 17/2016, in considerazione della circostanza che in Sicilia vigeva il voto separato (era assente il c.d. trascinamento) e che, nell’esperienza pratica, il quoziente elettorale circoscrizionale (numero complessivo dei voti) era diverso (inferiore) per il Sindaco rispetto a quello delle liste.

Una questione è insorta sulla interpretazione dell’espressione “voti validi” che per il Sindaco (come da pacifico significato) sono tutti quelli espressi e non annullati e non bianchi, con detrazione che tuttavia l’art. 4, c. 6 l.r. n. 35/1997 ulteriormente estende ai voti espressi per le liste/coalizioni che non abbiano superato il 5%.

Tale interpretazione è autentica perché è fornita con legge (l.r. n. 6/2011), che l’ha tuttavia dettata in riferimento al sistema a quel tempo vigente, anche se è da osservare che sullo specifico punto la norma originaria non è stata modificata dalla l.r. n. 17/2016.

Il sistema in atto ha quale effetto che i voti espressi per le liste, singole e collegate, possono partecipare al riparto dei seggi solo ove, sia la coalizione nel suo complesso che la lista singola, superino il 5% dei voti validi e che i volti espressi per le liste che non abbiano superato tali soglie non sono computabili, pur restando validi ai fini dell’elezione del Sindaco.

Nel caso in cui il Sindaco non sia stato proclamato eletto al primo turno il ballottaggio tra i primi due votati determinerà, quindi, anche sulla eventuale attribuzione del premio di maggioranza per il Consiglio.

Nel caso in cui in Sindaco venga eletto al secondo turno, il premio di maggioranza sarà attribuito alle liste a lui collegate, sulla base dei voti da esse riportati al primo turno ed all’assolvimento delle condizioni già esposte ( raggiungimento delle soglie del 40 e del 5%), e che e nessun altra lista/coalizione abbia superato il 50% dei voti validi.

Si deve sottolineare che tra le liste possibili fruitrici del premio di maggioranza in esito al ballottaggio, saranno da ricomprendere anche quelle con le quali il candidato Sindaco non era collegato al primo turno, ma si è nel frattempo collegato.

Resta aperta la questione dello scorporo del Sindaco con il quale si è interrotto il collegamento”.

Se siete arrivati indenni fino alla fine avete tutta la nostra ammirazione.

 

 

23.00. Urne chiuse (al netto di chi è ancora in fila e deve adempiere al suo onore ed onere di votante): inizia ufficialmente lo spoglio. Si procederà con sindaco e consiglio comunale. Poi, dalle 3 in poi, libertà lasciata ai presidenti di seggio se continuare o rimandare tutto alle 9 di lunedi mattina.

 

20:20. Continuano le tensioni nei pressi dei seggi. Alla scuola Gentiluomo di Camaro è appena intervenuta la Digos

19.40. Al secondo rilevamento, quello delle 19, a Messina ha votato quasi la metà degli aventi diritto: 93210 su 196.911, pari al 47, 34%. Continuando così, la proiezione è vicina al 72%, un dato di poco superiore a quello del 2013, in cui però gli elettori  aventi diritto erano di più.

Nel frattempo, ai seggi si registrano lunghe file in concomitanza col tramontar del sole: la bella giornata non ha messo il voto tra le priorità più impellenti, diciamo…

 

18.40. La tornata elettorale è parecchio sentita, e gli animi sono piuttosto surriscaldati: tensione alla sezione 99, di Camaro San Paolo, dove sembrava fosse stata trovata una scheda con un nome già scritto. La situazione sembra sia poi rientrata, ma l’episodio è stato messo a verbale: la scheda aveva un segno tipografico ed è stata messa da parte.

Alla Vittorini dell’Annunziata, invece, le lamentele riguardano il “sovraffollamento: in una sezioine, infatti, sono cvoncentrari 1500 elettori, cosa che ovviamente rende le operazioni lente e di difficile gestione.

A Giostra, infine, alla scuola Vann’Antò, è intervenuta la Digos dietro segnalazione di alcuni cittadini per presenze non troppo raccomandabili fuori dai seggi

 

17.40. Può cambiare tutto: legge elettorale, metodo di riconteggio, collegi e candidati, ma quello che non cambia mai è la triste constatazione che chi nei programmi inevitabilmente parla di una città più pulita poi si ritrova a contribuire alla sporcizia.

In questi ultimi due giorni, i marciapiedi e le strade sono un tappeto di santini, rigorosamente trasversali, di ogni schieramento. Ci sono mille e settecento candidati, ognuno col suo faccione che occhieggia da terra.  E la città è una pattumiera.

 

 

17.20. Spoglio e riconteggio. Lo spoglio per sindaco e consiglio dovrà essere espletato entro le 3 del mattino (salvo intoppi già ampiamenti previsti, vedi aggiornamento delle 17), per i quartieri si riprenderà dalle 9.  Da martedì, invece, inizierà il riconteggio che stavolta avverrà in una formula nuova. Sono state istituite, infatti, delle sezioni speciali per ogni circoscrizione, una sorta di hub, dove confluiranno le schede di tutto il quartiere e dove da martedì mattina arriverà un magistrato ad affiancare presidenti e scrutatori, fino a sabato. I seggi selezionati sono quelli che per ognni circoscrizioni vantano il numero più basso. Per il IV quartiere, sarà, chiaramente il seggio numero 1, a Palazzo Zanca.

Ecco dove avverrà il riconteggio da martedì.

I Circoscrizione: sezione 2, Giampilieri Marina

II Circoscrizione: sezione 28, Pistunina

III Circoscrizione: sezione 55, Villaggio Aldisio

IV Circoscrizione: sezione 1, Palazzo Zanca

V Circoscrizione: Sezione 153, scuola Cesare Battisti

VI Circoscrizione: Sezione 201, Pace

 

 

17.10. Anche Pippo Trischitta si è fatto ritrarre nell’adempimento dei propri doveri (lo scatto è di Rocco Papandrea, fotoreporter della Gazzetta del Sud). Il candidato di Messina Splendida ha votato stamattina, e con la sua è completo l’elenco dei sei candidati che si sono recati alle urne.

Si, manca Renato Accorinti. Il sindaco uscente ha residenza taorminese, e non può votare quindi in città.

 

 

17.00. Sono 254 in tutto le sezioni elettorali in città, di cui alcune sono dette speciali, si vota, infatti, anche a Gazzi, Villa Igea, Lebbrosario provinciale, Piccole sorelle dei polveri, Casa Serena, Cot, Città del Ragazzo, San Camillo, Villa Salus, Carmona, Neurolesi, Cappellani, Comunità Faro, Villa Eucaliptus, Cismec, Policlinico, Piemonte, Collereale, Cristo Re, Papardo, Iomi.

Entro le 3 del mattino le sezioni dovranno aver completato lo spoglio per il sindaco e il Consiglio, ma il coordinatore dei presidenti di sezione, Enzo Palana lancia l’allarme: “Dalle 23 alle 3 dovremo fare lo spoglio per il sindaco e 29 liste, che equivalgono ad altrettanti rappresentanti e supplenti, nella mia sezione la 179 ho iscritto 26 rappresentanti di lista: è chiaro che sarà complicato terminare in tempo”.

 

16.10. …ma anche a Messina c’è chi ha fretta di archiviare la pratica: alla sezione 99, a Camaro san Paolo, alle 15 e 30 aveva votato già il 40% degli aventi diritto, quindi 295 su 735 aventi diritto.

 

16.00. Il paese in cui si è votato di più? Mongiuffi Melia, sulle montagne sopra Letojanni. A mezzogiorno si erano recati alle urne 233 dei 591 aventi diritto, pari a quasi il 40% degli aventi diritto. Una cosa tra amici…

 

15.30. Uno sguardo fuori da Messina: In Sicilia si vota in 136 comuni: il rilevamento delle 12 dava una media votanti del 16,94%, quindi Messina (18,87) è quasi due punti percentuali sopra. A Catania, per esempio, la percentuale si è fermata al 15,33%. La provincia di Messina si conferma la più affezionata alle urne: con media del 18,93 è prima, mentre ultima è Caltanissetta, in cui ha votato il 10,70 degli aventi diritto.

Anche nel resto d’Italia si vota, con una media del 19,82 per cento, quasi un punto in più di quanto si è votato a Messina.

 

 

14.00. Prima di andare a pranzo, un rapido riepilogo di quello che accadde nel 2013 al primo turno: sei candidati (contro i sette di oggi), legge elettorale diversa, senza “effetto trascinamento”, quorum per vincere al primo turno del 50% più un voto (oggi basta il 40%, tutte le istruzioni qui), gli elettori erano di più: 201.739, nel 2013 (di cui votanti 141.662, 70, 22 %, – 5,37% dell’elezione precedente), oggi gli aventi diritto sono 196.911.

 

 

 

13.20. Con un’ora e mezza di ritardo arriva il primo riepilogo ufficiale (quello delle 12, ce ne saranno altri due) sull’affluenza: nelle 254 sezioni ha votato il 18,78% dei 196.911 aventi diritto, corrispondente a 36.976 votanti.

Il dato è in linea con quello delle politiche, quindi non elevatissimo, ma ci sono sezioni in cui il 20% è stato abbondantemente superato.

 

 

 

12.20. Il clima è teso, e lo è stato per tutti e due i mesi precedenti. Inevitabile, quindi, che scattino le polemiche. Ad aprire le danze è Emilia Barrile, che ha chiesto intervento della Digos a Gravitelli.

“È vergognoso. Ci sono le scuole piene. E non di rappresentanti di lista. Di candidati. E anzi, ho chiesto e chiedo attraverso la stampa, se è possibile, ai nostri sostenitori e candidati, dopo aver fatto il proprio dovere di elettori di allontanarsi subito dalle sedi dei seggi elettorali. Incontri e chiacchiere con amici e conoscenti rinviamoli ad altro giorno e altra sede”, ha dichiarato la candidata a sindaco di Leali.

 

 

12.00. Altri due candidati al voto: un fresco e riposato Gaetano Sciacca, che in tutta tranquillità alle 11.40 ha apposto la sua scheda nell’urna della scuola Principe di Piemonte…

 

…ed un trafelato Antonio Saitta, provato da un’ora di fila alla sua sezione, Evemero da Messina a Ganzirri, sezione 205. Fortunatamente Saitta, durante la fila, aveva il conforto muliebre della moglie Selene.

 

 

 

11.50. Nel frattempo, a chi ancora fosse indeciso e volesse andare a votare sulla base dei programmi, vi ricordiamo che noialtri di lettera Emme ci siamo presi la briga di leggerli, studiarli, analizzarli e coommentarli per voi, tutti e sette, dalle sei pagine di quello di Saitta alle 251 di De Luca.

In sette puntate, ecco i programmi di Gaetano Sciacca, di Renato Accorinti, di Emilia Barrile, di Cateno De Luca, di Pippo Trischitta, di Antonio Saitta e di Dino Bramanti. Prendetevi un paio d’ore libere.

 

 

11.40. Altri candidati al voto: Dino Bramanti, alfiere del centrodestra alla testa di ben dieci liste, ha votato alla 11.27 alla sezione 114 della scuola Galatti-Cannizzaro.

 

 

 

11.30. Qualche numero: dalle primissime notizie che arrivano dai seggi, l’affluenza sembra essere abbastanza consistente, segno che due interminabili mesi di campagna elettorale hanno fatto il loro dovere. Alla sezione 46 di San Filippo inferiore, alle 10.30 avevano votato 150 aventi diritto su 1160, alle 11 un centinaio su 722 alla 183 di San Licandro. Alla 92 di Camaro inferiore, addirittura, alle nove di mattina di domenica l’affluenza era già intorno al 3%, ed è salito a quasi il 10% alle 11.30.

Si attendono file, e gli esperti prevedono lo sfondamento del tetto del 70% di affluenza, superiore quindi al 70% netto delle amministrative del 2013.

 

11.00. I primi due candidati a recarsi alle urne sono stati Cateno De Luca ed Emilia Barrile. De Luca non vedeva l’ora, visto che alle sette era già in fila alla scuola Mazzini per compiere il suo dovere di cittadino.

Mattiniera anche la candidata sindaca di Leali, che di buon’ora, verso le 9 e mezza, si è recata al suo seggio, il 128, combinazione anche questo alla scuola Mazzini.

 

 

10.30. Inizia la maratona elettorale di Lettera Emme: seggi aperti dalle 7 alle 23, Messina va al voto per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, e di presidenze e consigli delle sei circoscrizioni.

Risultano iscritti a votare, nel Comune di Messina 196 mila 911 elettori (93.122 uomini e 103.789 donne). I rilevamenti delle percentuali dei votanti saranno effettuati oggi, alle 12, alle 19 ed alle 23, orario di chiusura dei seggi. Lo scrutinio inizierà a conclusione delle operazioni di voto, senza interruzione, per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale.

Lettera Emme seguirà le operazioni di voto e di spoglio in diretta, minuto per minuto (più o meno). Intanto, per evitare errori in cabina, qui c’è la guida per tutto quello che c’è da sapere sul voto

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