MESSINA. Mentre ancora imperversano le polemiche per la riapertura al traffico (in via temporanea e sperimentale) del viale San Martino, tornato alla mercé delle automobili dopo sei mesi di pedonalizzazione, con l’avvicinarsi della bella stagione l’Amministrazione comunale inizia a progettare l’estate a Torre Faro, che anche quest’anno avrà la sua isola pedonale, con tempistiche e modalità in via di definizione. Dopo i tentativi delle scorse stagioni (alcuni più riusciti, altri meno), la Giunta si appresta quindi – in tempo utile, forse – a rimodulare la viabilità della zona, con l’obiettivo di renderla più a misura d’uomo e attrattiva per residenti e turisti. «L’isola pedonale a Torre Faro – conferma il sindaco Federico Basile – è ormai una consuetudine. Al momento stiamo definendo le procedure e gli orari, anche in base all’esperienza fatta durante gli anni scorsi. La pedonalizzazione dell’area, del resto, è prevista anche nel Piano generale del traffico urbano. È una situazione che già conosciamo e siamo convinti che non dovremmo avere difficoltà».

La prima recente pedonalizzazione del borgo marinaro risale all’estate del 2021, quando il consiglio comunale votò sì alla delibera dell’amministrazione, che riuscì a superare indenne otto emendamenti. Per la prima volta il borgo venne integralmente pedonalizzato dall’1 giugno al 15 settembre, in maniera permanente per 24 ore al giorno. Dopo un primo fine settimana di luci e ombre (più luci che ombre), con relative e immancabili polemiche, a giugno la Giunta apportò poi delle modifiche, relative soprattutto allo scarico merci, alla (contestata) gestione del parcheggio delle Torri Morandi e ai pass per residenti.

Partita con qualche giorno di ritardo rispetto alle previsioni, l’isola di Torre Faro ha sostanzialmente diviso in due l’utenza e l’opinione pubblica sin dai primi tempi: da una parte residenti e commercianti, molto critici con alcune delle scelte dell’Amministrazione; dall’altra i bagnanti e i “turisti”, che hanno potuto finalmente godere del borgo senza più l’inferno viabile degli anni scorsi, fra parcheggi folli e inquinamento ambientale. Un esperimento riuscito, nel complesso, soprattutto ragionando in prospettiva, ma non tutto è andato nel verso giusto: a Giugno e per ampi tratti di Luglio l’area pedonale non ha fatto registrare il pienone che in tanti si aspettavano. Al contrario, il borgo è rimasto a lungo deserto, soprattutto nei giorni feriali, anche per la mancanza di offerte e attrattive (alle quale si è poi tentato di porre rimedio con la proiezione in piazza delle partite della Nazionale). Fra cittadini in ferie, fuorisede di rientro in Sicilia e qualche turista (ancora pochi), sono stati invece parecchi gli avventori ad agosto, quando le strade del villaggio hanno iniziato a riempirsi, lasciando intravedere le potenzialità di un progetto in linea con tutte le località turistiche del mondo.

Pochi, rispetto, agli anni passati, i problemi dal punto di vista dell’ordine pubblico. A parte qualche caso isolato, il momento più critico si è registrato il 4 luglio, quando il traffico in tilt in una delle poche vie di accesso al villaggio, via Pozzo Giudeo, ha fatto andare su tutte le furie gli abitanti, che hanno protestato in maniera piuttosto vivace (sebbene per l’Amministrazione il caos viario fosse stato creato “ad arte”).

Esperimento ben più cauto nell’estate del 2022. L’isola pedonale, nella delibera di Giunta firmata dall’allora commissario straordinario Leonardo Santoro, prevedeva una pedonalizzazione dal 20 giugno all’11 settembre, ma limitatamente alla fascia oraria 18:00 – 02:00 di tutti i giorni (feriali e festivi), nello spazio antistante alla Chiesa Madonna della Lettera e nel tratto della via Torre compreso tra le vie Rando e Pozzo Giudeo. Dopo le urne e l’elezione di Federico Basile arrivano le modifiche, restrittive nei tempi e più estensive nei luoghi, con la pedonalizzazione ridotta ai soli giorni di venerdì, sabato e domenica, sempre dalle 18 alle 2, e l’aggiunta del tratto di via Fortino compreso tra la via Lanterna e la via Biasini (la strada del Pilone) che il commissario non aveva chiuso al traffico. Qualche tempo dopo, a luglio, il contrordine: l’isola, torna in vigore ogni giorno (invece che nei soli fine settimana) dalle 18 alle 2, come aveva deciso Santoro, mentre rimane uguale a quanto deciso dall’amministrazione l’estensione.

E quest’anno si vedrà. In quest’ottica, intanto, l’Atm è alla ricerca di un’area in zona nord che possa servire come “area di sosta regolamentata e nodo di scambio”. L’idea è quella di usufruire di un immobile per la durata di 9 anni (con possibilità di rinnovo per altri 9). In questo modo si potrà fornire supporto al parcheggio “Torri Morandi”. La zona dovrebbe avere un’ampiezza di circa 1.500 metri quadri e dovrebbe consentire “la collocazione di stalli di parcheggio e l’accesso eventuale di mezzi pubblici”.

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