MESSINA. Sta diventando uno scontro tutti contro tutti, l’isola pedonale di Torre Faro: un provvedimento invocato da più parti, con sole sacche di resistenza da parte degli abitanti del borgo, che a un mese dall’introduzione presenta un bilancio in chiaroscuro: il borgo è senza dubbio più vivibile, più “bello”, più in linea con la sua vocazione turistica, senza il caos che ne connotava i mesi dalla primavera all’autunno inoltrato, ma l’attuazione del provvedimento di pedonalizzazione, e i correttivi invocati (e allo studio) che tardano ad arrivare, hanno provocato veementi proteste: ultima quella di ieri, coi residenti in strada. Perchè, e di chi è la colpa?

Qui le varie versioni differiscono: a scatenare il tutto, secondo il comitato Messina Nord, è stata una minicar parcheggiata in un angolo, che ha impedito al bus navetta di far manovra, bloccandolo e creando una lunga fila. All’intervento del carroattrezzi e dei vigili urbani, che hanno iniziato a multare le auto in sosta, anche quelle dei residenti, che davanti a quella che hanno ritenuto una soverchieria si sono riversati in massa in strada, reclamando il diritto di poter posteggiare nel “loro” paese senza doverlo dividere coi villeggianti, ai quali dovrebbe essere riservato il parcheggio di Torri Morandi. Dopo l’intervento della Municipale, infatti, si è appurato che la gran parte delle auto posteggiate in via Scuole in divieto, sul marciapiede e nella intersezione, appartenevano proprio ai residenti abitanti in via Scuole e limitrofe.

A tal punto che dall’amministrazione inizia a serpeggiare l’ipotesi che le proteste possano essere atti di “sabotaggio” dell’isola pedonale: “molta strumentalizzazione da parte di alcune fasce della popolazione che nel tentativo di denigrare la misura non hanno esitato a creare e denunciare una situazione di disagio che si è scoperto essere stato creato ad arte“, come ha spiegato una fonte interna all’amministrazione che desidera rimanere anonima, e racconta di “telefonata di un consigliere di quartiere per chiedere ai vigili di non fare più multe, ovviamente richiesta inaccoglibile”: municipale anche perchè la Polizia multa le auto posteggiate in divieto ma non può sapere se appartengono ai residenti o ai villeggianti, cosa che si scoprire solo dopo la notifica.

Una versione dei fatti che troverebbe riscontro nei numeri: ieri sono state elevati 46 verbali e si è proceduto a tre rimozioni di veicoli in sosta vietata che impedivano la normale circolazione. Di contro, al parcheggio di torre Morandi c’erano in totale 60 posti occupati. “Quindi se il torre Morandi non entra a regime, anzi viene utilizzato molto al di sotto della sua capacità, come si fa a sostenere che c’è una emergenza posti auto?”, è la domanda retorica.

La soluzione? Pass per i residenti (uno a famiglia) e agevolazioni alle tariffe di torri Morandi per chi abita a Faro: misure allo studio da settimane, ma ancora sulla carta. Resta tuttavia il problema di via Pozzo Giudeo, emerso già con l’arrivo della prima domenica di luglio, alla prima vera “prova di carico” (dopo settimane di pochi o pochissimi afflussi, almeno nei giorni feriali): una sola strada, stretta e poco idonea al transito di centinaia di vetture, che convoglia i mezzi per i residenti, quelli di avventori e bagnanti e le auto di tutti coloro devono recarsi sulla Strada provinciale 47, che proprio in questo periodo inizia a riempirsi di villeggianti, tutti obbligati a compiere lo stesso percorso, l’unico.

 

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