MESSINA. Entrano nel vivo alle 17.15 i tradizionali appuntamenti cittadini della Settimana Santa, con un momento di preghiera con i portatori delle Barette, seguito alle 17.30 dall’avvio della secolare processione, presieduta dall’arcivescovo Giovanni Accolla, dal capitolo protometropolitano della Basilica Cattedrale, dal Seminario Arcivescovile e da presbiteri e diaconi, in presenza del sindaco Renato Accorinti, delle autorità civili e delle Confraternite ed aggregazioni laicali cittadine.

 Il percorso della via Crucis, con partenza dalla chiesa Oratorio della Pace, si snoderà lungo le vie XXIV Maggio, E. Martinez, corso Cavour, piazza Antonello, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre e piazza Duomo, dove sarà effettuata la sosta per un breve momento di preghiera con l’Arcivescovo, per poi proseguire lungo le vie Oratorio, S. Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio, e rientro in chiesa, per concludere con la consueta distribuzione dei pani di cena ai portatori.
UNA STORIA SECOLARE. Le origini della processione risalgono al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare.
Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari.
Ripresa nel 1923, venne ancora interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, furono restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via Ninio Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto col trascorrere degli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.
I PROVVEDIMENTI VIARI. Il dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità, per agevolare il percorso del corteo religioso, ha disposto a partire dalle 8 alle 24, di oggi, venerdì 30, il divieto di sosta nell’area parcheggio dei bus, compresa tra piazza Duomo e corso Cavour; su entrambi i lati della via XXIV Maggio, tra le vie, Oratorio San Francesco e Martinez, e per venti metri a nord della stessa via Martinez; su ambo i lati delle vie, Oratorio San Francesco, e Martinez, tra via XXIV Maggio e corso Cavour; e sul lato sud della via I Settembre, nel tratto compreso tra le vie Cesare Battisti e Garibaldi. Sarà inoltre vietato il transito nell’area destinata alla fermata degli autobus tra piazza Duomo e corso Cavour. Sempre oggi, venerdì 30, dalle 16, sino al termine della processione, saranno istituiti i divieti di transito e le direzioni obbligatorie nelle vie, Peculio Frumentario a destra, all’intersezione con via San Giovanni Bosco; a sinistra del corso Cavour all’incrocio con via M. Aspa; Cesare Battisti a destra, all’intersezione con via Maddalena; e a destra di via Romagnosi, incrocio con via Santa Caterina dei Bottegai. Dalle 16 alle 24, sarà inoltre interdetto con transenne l’accesso alle vie, San Domenico Savio, della Zecca, e dei Verdi, all’intersezione con corso Cavour; G. Venezian, all’intersezione con via San Filippo Bianchi; viale San Martino lato monte, all’intersezione con via Santa Maria Alemanna; la strada adiacente il lato ovest di piazza Crisafulli a sud dell’intersezione con via S. Agostino; via delle Carceri, all’intersezione con via Rocca Guelfonia; S. Agostino, all’intersezione con piazza Basicò; e Consolato del Mare, all’intersezione con via Argentieri. Infine, sempre a partire dalle 16, per il tempo necessario al passaggio del corteo processionale, sarà vietato il transito anche nella carreggiata ovest di via Garibaldi, tra Largo San Giacomo e via I Settembre; mentre nella carreggiata est di via Garibaldi, tra largo San Giacomo e via I Settembre, vigerà il doppio senso di circolazione.
(Foto di Francesco Algeri)
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