MESSINA. I trentadue gradi fissi per oltre tre mesi sembrano lontanissimi, e l’impressione è che non si veda il sole da mesi. Eppure, nonostante le sensazioni dicano altro, e le cronache riportino alluvioni, frane e allagamenti, durante l’ultimo mese nella provincia di Messina è piovuto poco: meno che in tutto il resto della Sicilia. Lo spiegano i dati del Sias, il servizio informativo agrometeorologico siciliano, che in uno studio effettuato dal 19 ottobre al 15 novembre, ha evidenziato l’enorme differenza tra la provincia dello Stretto, risparmiata dai fenomeni che invece hanno flagellato le altre province, in massima parte quelle della Sicilia orientale e sud orientale, ma in genere tutta la Sicilia.

MESSINA

A Messina è piovuto poco: la precipitazione massima giornaliera si è registrata il 24 ottobre, appena sopra i 40 millimetri, e i 25 millimetri sono stati superati solo due volte (di poco) nel corso di un mese. Situazione di assoluta tranquillità negli altri giorni, che hanno registrato piogge sparse e nulla più. Anche quando il resto della costa ionica siciliana era flagellato dal “Medicane”, Messina si trovava in zona d’ombra pluviometrica. A riprova della “fortuna” che ha avuto la città, territorio dal fragilissimo equilibrio idrogeologico, per mettere in crisi il quale serve davvero poco, e dal centinaio di torrenti pronti ad esondare, c’è da segnalare che il secondo giorno più piovoso del mese, venerdi 12 novembre (25 millimetri, niente di trascendentale), ha provocato lo smottamento che ha invaso di fango le strade di Scaletta. Negli ultimi due giorni, quindi fuori dal rilevamento, invece la provincia ionica di acqua ne ha presa un bel po’: la stazione meteo di Antillo ha registrato una precipitazione cumulativa nella 48 ore di 104 millimetri.

 


 

CATANIA

Situazione diametralmente opposta a Catania, devastata dal ciclone Apollo (che oltre ai danni ha anche mietuto una vittima), e che il 24 ottobre ha fatto registrare l’incredibile quantitativo di quasi 120 mm di pioggia in un giorno: il triplo di Messina lo stesso giorno, giusto per comparazione. Nella provincia etnea, comunque, Giove Pluvio non si è risparmiato: a parte il record del 24, nei due giorni successivi la pioggia ha superato per due volte i 50 mm, per poi tornare a livelli più accettabili con un picco l’11 novembre (equivalente quasi al più piovoso giorno messinese).

 


 

SIRACUSA

Stessa situazione di Catania l’ha vissuta Siracusa, sia pure in giorni diversi: il giorno campale, il 24 ottobre, la provincia aretusea ha fatto registrare comunque quasi 65 mm di pioggia, confermando le pessime condizioni meteo della costa ionica siciliana colpita dal ciclone, ma il clou si è avuto cinque giorni dopo, il 29 ottobre, con oltre 110 millimetri di pioggia in un giorno, gli ultimi scampoli dell’uragano mediterraneo Medicane, che prima di dissolversi ha seminato danni lungo tutta la costa. Poi la calma: da inizio novembre su Siracusa sono piovute solo poche gocce, eccetto l’11, ma è una tregua che è durata poco: fuori dal rilevamento, tra il 16 ed il 17 novembre, la stazione di Palazzolo Acreide ha fatto registrare bel 133 mm di precipitazioni e quella di Augusta 116 millimetri in due giorni, facendo di Siracusa il territorio più piovoso delle ultime 24 ore.

 


 

RAGUSA

Nonostante si sia trovata in piena traiettoria di uragani e cicloni, anche Ragusa, come Messina, non è stata colpita in pieno dalle tempeste: rispetto ad altre città della Sicilia come Catania e Siracusa, le precipitazioni si sono mantenute su bassi parametri. Il 24 ottobre, addirittura, mentre meno di un centinaio di km più a nord Catania letteralmente affogava, le piogge non hanno superato i 5 mm. Unico giorno in cui la pioggia è scesa con più fervore è stato 29 ottobre (stesso giorno di Siracusa), quando si sono registrate precipitazioni pari a poco meno di 50 millimetri. Poi niente (o quasi), tranne l’11 novembre (24 mm): quel giorno anche a Siracusa ci sono stati rovesci, ma sempre contenuti.

 


 

CALTANISSETTA

Caltanissetta rispecchia, in scala (molto) minore, l’andamento delle province ioniche, ed è strano perchè non si è mai trovata nelle stesse condizioni meteo: quando Catania e Siracusa erano investite in pieno dalle tempeste di Apollo, Caltanissetta era “nell’occhio del ciclone”, zona di relativa calma: e il giorno in cui i nisseni hanno dovuto tenere duro è stato il 22 ottobre, con quasi 80 millimetri di pioggia, poi valori abbastanza contenuti, anche se è piovuto piuttosto densamente per parecchi giorni fino all’11 novembre.

 


 

ENNA

Enna registra una situazione quasi diametralmente opposta al resto delle province colpite dai fenomeni atmosferici: poca pioggia, ma quasi costante per tutto il mese. Un po’ in sofferenza il 22 ottobre, a causa degli scampoli del temporale che si è abbattuto sulla Sicilia centrale quel giorno, poi ha piovuto praticamente tutti i giorni fino al 16 novembre, e quasi tutti in maniera insistente, anche se non si sono mai superati i circa 34 millimetri, raggiunti proprio il 22 ottobre. Interessante il fenomeno per cui sembra che il massimo delle precipitazioni, in giorni diversi e lontani tra loro, si attesti sempre intorno ai 30 mm giornalieri.

 


 

TRAPANI

Trapani è stata pressoché sempre fuori dai giochi, così come un po’ tutta la costa tirrenica: il 24 ottobre ha registrato 41 millimetri (uguali a Messina, ma comunque molto più bassi di Catania e Siracusa). Risparmiata dalla fase iniziale del maltempo, le precipitazioni si sono intensificate verso la fine del periodo di rilevamento: il picco lo ha raggiunto il 10 novembre con quasi 80 mm di rovesci. Gli ultimi due giorni, però, il maltempo si è rifatto, e con gli interessi.

 


 

PALERMO

Il capoluogo siciliano ha goduto di un autunno assolutamente mite e tranquillo, soprattutto nella prima parte del periodo di rilevamento: prova ne sono i meno di 15 mm di pioggia del 24 ottobre, quando nelle stesse ore a Catania ne cadevano quasi dieci volte in più. Una situazione che si è ripetuta praticamente per tutto il mese, con un’intensificazione (poca roba, il “record” è stato di 35 mm una settimana fa) a partire da una decina di giorni fa. Ieri, come un po’ nel resto dell’isola, le cose hanno iniziato a farsi più movimentate.

 


 

AGRIGENTO

La situazione agrigentina è una fotocopia di quella palermitana, solo con quantitativi di pioggia più cospicui: il 10 novembre il maltempo si è fatto sentire, con quasi 60 mm caduti in un solo giorno, ma in generale nella parte sudoccidentale dell’isola il tempo è stato piuttosto clemente.

 

 

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