MESSINA. Si è chiuso con tre condanne a 3 anni e 6 mesi il processo di primo grado dell’inchiesta “protesi d’oro”. Le pene a carico di Letterio Calbo all’epoca dei fatti a Endocrinochirurgia del Policlinico, del suo vice Massimo Marullo e di Enrico Calbo, all’epoca specializzando nel reparto diretto dal padre, sono state comminate per il reato di falso: prescrizione invece per le altre accuse.

Secondo i giudici, i tre diagnosticavano tumori in realtà inesistenti, per poter eseguire interventi di mastoplastica senza che ve ne fosse una reale necessità. E’ stato inoltre riconosciuto il risarcimento al Policlinico, come parte civile, a carico dei tre medici. I fatti risalgono al periodo tra il 2011 ed il 2013.

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