MESSINA. Ma quindi, l’Annunziata verrà rivoluzionata dai lavori del ponte sullo Stretto (meglio, dai lavori per la costruzione della stazione ferroviaria, opera di supporto al ponte), con espropri e demolizioni di complessi e case singole, come sostengono gli oppositori dell’opera, e come gli esponenti del Partito Democratico hanno illustrato in un incontro con la cittadinanza, o non accadrà nulla di tutto ciò, come assicurano invece i sostenitori del ponte?

Entrambe. O, meglio, nessuna delle due ipotesi: perlomeno al momento, posto che ogni decisione su espropri e demolizioni andrà rivista in sede di redazione del progetto esecutivo, dato che il piano di espropri, vecchio di oltre dieci anni, fotografa una città che non esiste più, sia dal punto delle costruzioni, che delle proprietà, anche perchè, dal primo piano particellare, nelle zone interessate da espropri sono sorte case e complessi, e le proprietà sono passate di mano.

E quindi, cosa succederà? Qui la vicenda entra in una specie di paradosso, perché il progetto definitivo (in tutte e due le sue varianti) prevede sia che all’Annunziata non sia spostata una singola pietra privata, sia che si proceda a espropri e demolizioni. L’Annunziata di Shroedinger, insomma.

Perché? Bisogna risalire al decennio scorso: il primo piano particellare di esproprio, contenuto nel progetto definitivo pubblicato nel 2011, consta di otto tavole. In quella relativa all’Annunziata, contrassegnata dalla sigla SE0008_F0, non esistono abitazioni da espropriare, ma solo l’attuale campo da gioco tra via del Fante e via Leonardi, davanti alla scuola elementare beata Eustochia, per il perimetro di quella che dovrebbe essere la stazione sotterranea. Previsti, inoltre, espropri, per la maggior parte di terreni, in corrispondenza dello svincolo attuale, che dovrebbe essere ampliato.

In arancio l’area di esproprio, riportata sotto su mappa satellitare

Senonché, un anno dopo il piano è stato rimodulato, da otto tavole si è passati a cinque, e quella relativa all’Annunziata, letteralmente, scompare. Cosa succede tra il 2011 ed il 2012? Che il progetto definitivo viene adeguato, con la dicitura “alternativa ai siti di deposito”: una sorta di addendum, pubblicato l’8 giugno 2012. L’Annunziata non viene menzionata, quindi tutto dovrebbe restare così com’era previsto nel 2011, come testimoniato anche dai rendering del progetto della stazione, in cui non viene buttata giù una singola casa. Invece no.

Perchè qualche settimana prima della pubblicazione della seconda stesura del piano, a maggio 2012, appare dal nulla un documento “integrazioni al progetto definitivo”, con sigla VIAG012S_F1: una risposta a quesiti sollevati in sede di valutazione d’incidenza, che riporta un grossissimo numero di case, complessi e terreni da espropriare e demolire all’Annunziata, non segnalati in nessuno dei due piani d’esproprio.Il presente documento fornisce riscontro alle osservazioni e alla richiesta di integrazione avanzate dalla Commissione Tecnica di Valutazione di Impatto nell’ambito della Procedura di VIA Speciale”, si legge in premessa. Quali sono i chiarimenti richiesti? “Un elenco delle opere e dei manufatti esistenti da dismettere e/o demolire, la loro localizzazione su cartografia in scala adeguata e la loro caratterizzazione, a relativa documentazione fotografica”, scrive la Stretto di Messina. Ed ecco che riappare l’Annunziata. Stavolta con un centinaio di case, complessi, negozi e terreni da espropriare e abbattere per far posto ai lavori della stazione interrata.

Ben 765 pagine in cui, oltre a terreni e abitazioni di via Circuito e in genere di Faro e Serri, in cui dovrebbe materialmente nascere il ponte, si sono aggiunti interi complessi all’Annunziata, mai presenti in nessuno dei due piani particellari (uno dei quali addirittura successivo al documento di esproprio e demolizione), ma anche in altre zone della città: viale Italia e via Comunale Camaro, per esempio, per far posto ai lavori dell’altra stazione ferroviaria, quella di viale Europa: anche queste case, mai censite nel piano di esproprio allegato al progetto definitivo, e che sono spuntate invece nell’integrazione.
(in basso il link scaricabile con il piano degli espropri)

 Piano particellare di esproprio – INTEGRAZIONI AL PROGETTO DEFINITIVO

 

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Giacomo calzavara
Giacomo calzavara
12 Agosto 2023 9:40

Noi lo sappiamo, bisogna fare arrivare tale messaggio alla miriade di ignoranti che non lo sanno, ammesso purtroppo che lo leggano o.lo sappiano capire

Moraldi
Moraldi
13 Agosto 2023 0:37

Andate tutti in africa con il grillons qui rc e messina se non si fa il ponte siamo in Niger avete capito testé di caz..