Manciaciumi
Manciaciumi ha due significati principali: quello letterale, che rimanda al prurito, all’istinto insopprimibile di grattarsi, e quello figurato, legato a uno stato di irrequietezza esistenziale che ci corrode dal di dentro.
In questa accezione, il manciaciumi è una smania interiore, un solletico incessante nell’anima che non può essere placato con l’antica tecnica dell’arraspamento.
Solitamente dettato da uno stato d’apprensione, o comunque da una insofferenza indeterminata, può essere quietato solamente proiettando i tumulti interni verso l’esterno: è l’organismo in quanto involucro che si proietta sulla sua superficie, affidando al dinamismo del corpo, alla compulsività dei movimenti, ciò che non è in grado di ammansire con l’intelletto.
Da qui il variegato repertorio di tic, gesti reiterati e attrazioni morbose verso un oggetto o una parte anatomica che diventano inspiegabilmente – da un momento all’altro – il perno focale attorno a cui ruota il mondo.
Diverso è il caso della manciaciume sessuale. In questo caso aspetto letterale a aspetto figurato convergono, sublimandosi in un unico atto meccanico e consolatorio che serve a dissipare, con la libido, quella misteriosa ansia cosmica che ci divora.
very good!
Mammafausa mi ha fatto ricordare di un gioco che facevamo da bambini forse era a “nascondino”?
mi hai fatto ridere, bravo!
al prossimo giro mettici dentro anche “masticante”, un capolavoro senza tempo
quoto! “masticante” è un capolavoro linguistico messinese doc!
In effetti masticante meritava
Mi sembra come minimo esagerato il sottotitolo (parole con la M che esistono SOLO (sic!) a Messina), dal momento che alcune parole (minarsela, manciaçiumi) sono almeno pansiciliane. In questi casi, invece di Wittgenstein, basterebbe un vocabolario dialettale per rendersene conto.
“Milla” che bell’articolo!!
Suffareddu. Lo dice sempre mia mamma ai miei figli. Ma chi aviti u suffareddu ‘nto culu? Per indicare la loro irrequietezza e l’ essere molto vispi.
Sciabbacheddu oltre per indicare il pesce, serve ad indicare la presenza in un luogo di ragazzini.
‘Nto viali oggi c’era un saccu i sciabbacheddu
Grande Marino! …alla voce “minarsela” aggiungerei l’evocativo (e mai sentito altrove) “minarla alle bratte” (dicasi di azione inutile, inconcludente)