Fissa
Strano destino quello del termine ‘fissa’, che a queste latitudini denota al contempo due referenti piuttosto diversi: da un lato gli stupidotti, dall’altro la vagina. Una anomala comunanza, dovuta a due diverse origini lessicali, che potrebbe generare equivoci pruriginosi e paradossali. Il primo significato del termine è una storpiatura dialettale dell’italiano “fesso” e indica i babbei, i tontoloni, sebbene sia spesso utilizzato per connotare gli ingenui in contrapposizione agli scaltri, perpetuando una svilente visione del mondo in cui l’intelligenza viene mestamente associata alla furbizia. Il secondo deriva invece da “fessura”, e raffigura letteralmente una cavità, l’essere concavo in contrapposizione all’essere convesso.
Ma c’è di più: con la stessa identica sequenza di fonemi (ricordiamolo, del tutto arbitraria) esiste infatti nella lingua italiana un ulteriore lessema: la terza persona singolare del verbo fissare. Circostanza, questa, che dona ai messinesi il raro privilegio di poter articolare una frase compiuta usando solo una parola: “U fissa fissa a fissa” (“il fesso fissa la vagina”). Un record mondiale, probabilmente. Che se lo sapesse Stefano Bartezzaghi consegnerebbe seduta stante le sue dimissioni e se ne andrebbe a zappare nei campi.
Suggerisco anche “figghioli”, termine che ci distingue in maniera netta e inequivocabile dai carusi catanesi e picciotti palermitani
geniale !
fissiàrsela ci stava anche
Il raro privilegio messinese è pari merito con quello dei campani emigrati nel pavese, i quali invitando gli amici a bere, possono dire:” Pavia i Pavia Pavia”. Per le strade di Pavia pago io