MESSINA. Era successo già nel 2014, e il problema si è ripresentato oggi: è ricomparsa la fenditura longitudinale nel punto in cui la rampa d’ingresso verso Catania dello svincolo di Giostra si inserisce nel viadotto Ritiro. Una frattura preoccupante, alla quale sembra non si riesca a porre rimedio, se non gettandoci sopra strati su strati di asfalto, come si è fatto fino ad oggi. Senza successo.

Più di dieci metri di squarcio nell’asfalto, orientato verso il senso di marcia, a qualche dozzina di centimetri dal bordo stradale sinistro, uguale a quello che si era aperto, esattamente nello stesso punto, a maggio del 2014, ad appena un anno dall’inaugurazione della rampa. Cosa succede allo svincolo, “vecchio” di appena quattro anni e qualche mese, e da subito pieno di difetti?

All’epoca la spiegazione fu che il terreno sul quale poggiava la soletta si stava assestando: il problema non dovrebbe essere infatti strutturale, perché la porzione di rampa interessata dal fenomeno non è sospesa ma poggia su un terrapieno. Per questo, dopo il primo squarcio nell’asfalto si è ovviato gettandoci sopra dell’altro asfalto (e infatti per una lunga porzione le strisce che delimitano la carreggiata non ci sono). Il problema, però, non solo non si è risolto, ma è addirittura peggiorato: perché qualche metro dopo la spaccatura che si è aperta nell’asfalto, in tutta la corsia qualche tempo dopo si è presentato un deciso avvallamento, sul quale più di uno ha grattato con la coppa dell’olio delle automobili, sempre a causa del terreno che, assestandosi, sprofonda lentamente. Anche lì, si è tentato di risolvere con altro asfalto.

Che evidentemente non è bastato: perchè l’avvallamento, e le auto che vi transitano sopra, impongono al manto stradale una trazione in avanti che se in senso trasversale fa accentuare ancora di più la “buca”, nei lati “stira” l’asfalto sino al punto di farlo crepare. Come è successo in questi giorni.

Parte del problema, secondo ingegneri strutturisti, è l’esecuzione di lavori degli impalcati misto acciaio-calcestruzzo e soletta gettata in opera: una possibile cattiva compattazione degli strati di sottofondo stradale, completata con una maldestra posa del conglomerato bitumoso che “chiude” il margine superiore dell’impalcato, della “soletta” che gli è stata gettata sopra, prima impermeabilizzata e infine asfaltata.

La rampa è stata inaugurata il 15 maggio 2013, e costruita dalla Ricciarcello sotto la supervisione dell’Anas dopo quasi quindici anni di tira e molla.

 

La fenditura longitudinale nell’asfalto dell’innesto verso Catania dello svincolo di Giostra del 2014…

…e quella di oggi, 2017, esattamente nello stesso punto, più volte riasfaltato

 

 

 

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