CATANZARO. Un Messina in piena emergenza scende in campo al “Ceravolo” di Catanzaro affrontando infortuni e indisponibilità dell’ultim’ora. Il match in programma alle 17:30 subisce un ritardo di 150 minuti a causa della positività al Covid del regista messinese Damian. Oltre allo squalificato Sarzi Puttini, agli infortunati Vukusic, Baldé, Fazzi e Matese, i giallorossi perdono durante il riscaldamento anche il bomber Adorante.

Anche tra le fila dei calabresi si fanno sentire le assenze dell’ex Martinelli per squalifica e degli infortunati Porcino e Rolando. Catanzaro tra le formazioni più attrezzate del torneo e che  fin qui ha deluso le aspettative perdendo nelle ultime i big match contro il Bari e la sorpresa Monopoli.

PRIMO TEMPO
I primi 20 minuti di gioco sono tutti di studio tra le due formazioni, con il Messina che riesce a schermare i padroni di casa grazie alla densità in mezzo al campo e a qualche errore di troppo in fase di palleggio per Cianci e compagni. La prima occasione capita proprio sui piedi di Cianci, ma Lewandowski è bravo in uscita bassa a salvare e bloccare in due tempi (23′). Si tratta del preludio per il vantaggio del Catanzaro, che arriva quattro minuti dopo: scambio rapido sull’out sinistro tra Bombagi e Vandeputte che la mette dentro bassa e Carillo, nel tentativo di anticipo Carlini infila nella propria porta. Capuano tenta di dare una svegliata ai suoi tirando fuori a sorpresa alla mezz’ora un impalpabile Konaté per Busatto, ma il primo tempo dei giallorossi dalla cintola in su è tutto qui: troppo, troppo poco a fronte di un non irresistibile Catanzaro.

SECONDO TEMPO
Pronti via e il match si mette subito male per il Messina: Vandeputte si incunea ancora dal lato del neo entrato Distefano, che si fa saltare facile e lascia all’esterno calabrese la possibilità di scagliare di potenza alle spalle di Lewandowski per il raddoppio dei padroni di casa (54′). Le assenze di perni centrali per la formazione peloritana si fanno sentire: Busatto è troppo solo e troppa poca roba lì davanti per impensierire davvero la porta difesa da Branduani, mai seriamente impegnato nel corso del match. La seconda frazione di gioco è un monologo calabrese, con gli ospiti che lasciano intere praterie alle aquile, a più riprese vicine al tris e sempre in pieno controllo della gara. 

Poche le responsabilità di Capuano per la seconda sconfitta del Messina sotto la sua gestione: troppe le indisponibilità per i giallorossi e tanta l’apprensione dei calciatori scesi in campo dopo la paura Covid che ha investito il gruppo squadra. Priorità adesso il recupero degli infortunati in vista dei prossimi tre match, contro il quotato Avellino e nei due scontri diretti che potranno dare qualche indicazione in più sul proseguo della stagione dei peloritani.

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