MESSINA – Una cena a quattro mani con la chef Rita Russotto, questa l’occasione creata dal ristorante messinese che mette assieme i due chef siciliani. Occasione per Paolo Romeo per tornare a casa: “Lavorare nella mia città, dalla quale sono stato costretto ad andare via, mi rende felice”,  commenta.

Campione nazionale di cous cous lo scorso settembre, di cui è anche vicecampione mondiale, solo come ultimi riconoscimenti che tappezzano una già lunga carriera, nonostante la giovane età, percorsa al fianco di Oldani, Bottura e Cannavacciuolo.

Originario di Mili San Marco, Romeo lavora a Genova dove delizia con specialità messinesi i liguri nel ristorante Shalai.

Martedì sera sarà invece a Messina, nel ristorante di via San Camillo, Casa & Putìa, a fianco di Rita Russotto, chef del Satra, il noto ristorante di Scicli che ha suggellato il ritorno in Sicilia della siculo-newyorchese Russotto.

È già sold-out per la serata di domani dove non poteva mancare il cous cous al cioccolato con gelato alla menta, torroncino al sesamo e composta di gelsi neri.

Solo un primo evento per il Casa & Putìa che inizierà, in collaborazione con Arb, Eimì, Fondazione comunità e Paolo Romeo un percorso di integrazione attraverso il cibo che coinvolgerà i migranti di Messina: “Un percorso della memoria per chi è stato costretto a lasciare la propria terra e può ritrovarla nel cibo: chiederemo ai migranti di rielaborare per noi il cous cous con le loro conoscenze”.

Il cous cous, un piatto che lega il mediterraneo, dalla Spagna al Marocco, al Libano fino alla Sicilia, il rito della sua preparazione come collante tra i popoli: “È un momento storico in cui gli chef sono sotto i riflettori. Io preferisco tuttavia l’impegno nel sociale, poter offrire quel che posso a persone che non hanno avuto la mia fortuna, occasione che mi è già data a Milano, e che sono felice di poter ripetere qui”, ha concluso Romeo.

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