MESSINA. La svolta è stata tangibile, qualunque siano le ragioni, e la “task force” ha funzionato: la città è più pulita, la raccolta viene effettuata con puntualità e ogni notte, lo spazzamento è diventato una consuetudine almeno settimanale (quando per anni è stato effettuato con cadenze catastroficamente rade), ed il responsabile della “squadra” che ha dato la sferzata alle attività di Messinambiente, Natale Cucè, è stato promosso a “numero due” della partecipata.

Per essere un’azienda che sta per cessare le funzioni per sempre, la partecipata di via Dogali è parecchio vitale: l’accesso al concordato ne ha scongiurato il fallimento, i ritardi nell’entrata in servizio a pieno regime di MessinaServizi bene Comune ne hanno prolungato la vita, e all’interno dei ranghi aziendali si registra un certo fermento. E da questo fermento, Cucè ne sta uscendo a testa alta.

Defenestrato nel 2015 con un licenziamento in tronco dall’allora commissario liquidatore Alessio Ciacci, Cucè oggi è stato promosso a capo della direzione operativa, diventando praticamente il “secondo in comando” dopo il commissario liquidatore Giovanni Calabrò. Da lui dipendono direttamente i servizi di spazzamento, trasporto in discarica, e soprattutto della raccolta indifferenziata: lo svuotamento dei cassonetti che per Messinambiente, e quindi per la città, è stato sempre un tasto molto dolente.

Con il nuovo organigramma, Cucè “scavalca” Roberto Lisi, direttore tecnico di Messinambiente che alla direzione tecnica della partecipata ha preso nel 2015 il posto proprio del nuovo direttore operativo. A marzo 2015, infatti, subito dopo il licenziamento di Cucè, a Lisi, già responsabile tecnico, viene affidata ad interim la direzione tecnica, che mantiene anche dopo il reintegro di Cucè, a settembre del 2015, e l’esilio al quale quest’ultimo di è sottoposto volontariamente a Taormina, ad occuparsi dei cantieri di Messinambiente nella perla dello Ionio.

Dopo una primavera movimentatissima, e la città sporca all’inverosimile, Lisi era salito sul banco degli imputati, e aveva visto erodersi le sue responsabilità in azienda in favore di Cucè: prima il settore dell’indifferenziata, passato a Cucè ad inizio luglio, adesso anche lo spazzamento. Sotto la giurisdizione di Lisi restano la raccolta differenziata, l’autoparco e la gestione degli impianti.

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