MESSINA. C’è un nuovo ristorante stellato in provincia di Messina. Si tratta di Vineria Modì a Taormina. La chef Dalila Grillo, classe ’94, dopo aver fatto esperienze nelle cucine tristellate Amador di Vienna, Piazza Duomo ad Alba con lo chef Enrico Crippa è tornata a Taormina dove ha aperto il suo piccolo ristorante insieme al fratello Ettore che ha costruito, a corredo, una cantina di eccellenza. Il ristorante è stato premiato per “Una cucina di grande qualità”. “Nel centro storico di Taormina-si legge nella descrizione della guida- a un passo dal corso dello struscio e delle tante importanti boutique dai marchi esclusivi sorte negli ultimi anni, l’attività originaria era pub/enoteca e la passione per il vino è rimasta invariata sia nell’ampia e selezionata lista che nella passione di chi in sala ve ne proporrà l’assaggio. Tutto ciò affiancato dai piatti della bravissima Dalila Grillo, con il fratello Ettore ad occuparsi della sala. Due menù degustazione o una carta da cui scegliere necessariamente tre piatti: le proposte creative ed elaborate si destreggiano tra richiami siciliani e non solo, servite in una raffinata sala interna. Nella bella stagione mangiare ai tavoli all’aperto davanti al passeggio cittadino è particolarmente piacevole.”

Agli stellati messinesi si aggiunge anche una stella verde per Il Cappero (a Vulcano), che aveva già 1 stella Michelin.

La presentazione della Guida Michelin Italia 2025 si è appena conclusa a Modena, presso il teatro comunale Pavarotti, nel cuore della Food Valley. L’evento è stato presentato da Giorgia Surina. Presente nel settantesimo anniversario della Rossa Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Michelin. Nata in Francia nel 1900 da un’idea dei fratelli André ed Edouard Michelin, produttori di pneumatici, per indicare ai viaggiatori in quali alberghi e in quali ristoranti fermarsi, la celebre Guida Rossa è arrivata in Italia nel 1956.

I ristoranti si vanno ad aggiungere al St. George di Heinz Beck“, il Principe Cerami , “La Capinera”, “Otto Geleng(tutti a Taormina), I Tenerumi  (Vulcano), e il “Signum” (a Salina).

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