ROMA. «Abbiamo presentato un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale affinché possano valutare tutte le difficoltà e le criticità correlate agli interventi ammessi nel DPCM di ripartizione del “Fondo di sostegno ai comuni marginali”. Molti comuni, soprattutto al Sud, rischiano di non poter accedere alle risorse stanziate, pur essendone beneficiari, non avendo la titolarità degli immobili presenti nel loro territorio e non disponendo di beni, nel proprio patrimonio, da concedere in comodato d’uso. Una situazione complessa rispetto alla quale dobbiamo fornire risposte rapide ed efficaci». A comunicarlo con una nota Francesco D’Uva e Antonella Papiro, deputati messinesi del MoVimento 5 Stelle.

«Tale fondo – continuano- istituito con la legge di bilancio 2021 e recentemente attivato con il DPCM, è rivolto ai comuni particolarmente colpiti dal fenomeno dello spopolamento e mira a favorire la loro coesione sociale e il loro sviluppo economico. La dotazione complessiva è di 180 milioni di euro, cui possono accedere 1.187 Comuni. Di questi 1.001 sono nel Mezzogiorno, destinatari del 95% delle risorse, 52 in centro Italia e 34 al Nord. I Comuni sono stati selezionati per le loro condizioni particolarmente svantaggiate e le risorse sono state messe a disposizione con l’obiettivo di arginare le rilevanti carenze di attrattività per la ridotta offerta di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche».
«Occorrono correttivi normativi – concludono- che consentano l’accesso a tali risorse, cruciali per il futuro di tantissimi comuni, anche per opere infrastrutturali di nuova costruzione. Ci auguriamo che, sul punto, ci sia ascolto e condivisione da parte del Governo e una rapida azione per permettere a questi enti di mettere in campo tutte le azioni necessarie per gettare le basi per una nuova stagione».
Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments