MESSINA. È stato pubblicato dalla Regione Siciliana il bando per i contribuiti integrativi agli inquilini per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazioni. Bando che è stato subito impugnato dall’ufficio legale dell’Unione Inquilini di Messina, che ha ritrovato tra i criteri di selezione uno «di esclusione grave e illegittimo», dicono dallo stesso ufficio.

Di seguito il comunicato integrale:

«La Regione Siciliana ha emanato il bando del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione per consentire agli inquilini di beneficiare dei contributi integrativi assegnati per l’anno 2020 con una ripartizione complessiva, per tutti i comuni siciliani, che ammonta a 16.135.707 euro.

Le richieste dovranno essere inoltrate esclusivamente in modalità on-line, a partire dalle ore 09:00 del giorno 21/02/2022 e fino alle ore 18:00 del giorno 21/04/2022 (termine perentorio), con l’inserimento, previo accreditamento, dei dati e allegati su apposito portale web, accedendo alla piattaforma: https://siciliapei.regione.sicilia.it/fondolocazione. Sarà necessario accedervi tramite SPID, questo potrà essere richiesto ai gestori di identità accreditati all’indirizzo: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid.

L’assessore ha dichiarato che, con il Governo Musumeci, la Regione è divenuta protagonista della difesa del diritto a un’abitazione per tutti, tuttavia non dice che nel bando c’è un motivo di esclusione arbitrariamente inserito, non previsto dalle normative nazionali e a nostro avviso discriminatorio e illegittimo. Per tali motivi abbiamo incaricato i nostri legali di intraprendere ogni opportuna azione nelle sedi competenti a tutela del diritto all’abitare. Il motivo di esclusione è il seguente: “Aver riportato condanne per delitti non colposi puniti, con sentenza passata in giudicato, che comporti oltre due anni di reclusione o meno di due anni quando non sia stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena, come previsto dalla L.R. n. 16/2018:”

Ravvisiamo intanto un macroscopico strafalcione: le leggi regionali non hanno alcuna competenza in materia penale, per di più la legge regionale 16/2018 non ha la benché minima attinenza con l’istituto della sospensione della pena.

Inoltre, nel merito, riteniamo ingiusto e impensabile che un bando emanato per famiglie in difficoltà, in una terra difficile come la Sicilia, esprima un carattere punitivo ed escludente verso persone che hanno avuto problemi con la giustizia. In tal modo si comminerebbe una sorta di condanna non solo verso chi richiede il contributo, ma verso tutta la famiglia a cui verrebbe precluso un aiuto importante in questa difficile fase economica. Ci chiediamo come sia possibile ignorare che il disagio abitativo familiare in Sicilia e ampie fasce di povertà multidimensionale abbiano incrociato nella loro strada i Palazzi di Giustizia.

Dai rapporti Istat emerge che la popolazione carceraria è composta in grossa parte da detenuti poveri che vengono dalle regioni più marcatamente colpite dalla crisi ed a più alto tasso di esclusione sociale.

Chiediamo alla deputazione Siciliana, al Dipartimento casa di chiedere urgentemente la modifica del bando espungendo il sopradescritto motivo di esclusione e prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle domande.

Chiediamo al Comune di pubblicizzare intanto il bando e mettere a disposizione i propri uffici per la presentazione delle domande.

L’ Unione Inquilini mette a disposizione le proprie sedi per fornire assistenza.»

Link al bando: https://www.regione.sicilia.it/sites/default/files/2022-02/BANDO%202020_0.pdf

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