MESSINA. “Ancora ci sono una cinquantina di dipendenti della polizia municipale che non fa registrare l’entrata ed uscita mediante il rilevatore elettronico. Da oltre un anno abbiamo diramato una direttiva che ribadisce il divieto di utilizzare fogli presenza artigianali che servono solo per coprirsi a vicenda (ladri!). Ho chiesto al segretario generale ed al direttore generale di avviare i provvedimenti disciplinari e se ci sono gli estremi di procedere anche al licenziamento di questa associazione a delinquere”. Così ieri sera tuonava Cateno De Luca, in un post scritto durante una seduta di giunta (alle quali non partecipava da quasi tre mesi), in cui puntava il dito contro una consistente parte del corpo dei vigili urbani.

Che comprensibilmente non l’hanno presa bene. Ad alzare la voce in difesa del corpo è stato il sindacalista Rosario Contestabile, responsabile territoriale del Csa, secondo cui il sindacato “non può non stigmatizzare quanto Ella ha dichiarato durante le sue dirette inerenti gli argomenti in oggetto”. Poi inizia con le doglianze. “Insultare i componenti del Corpo definendoli “ladri” e componenti un “associazione delinquere”, non è solo diffamatorio, ma controproducente per il servizio che gli operatori del Corpo devono svolgere, in quanto se già il Sindaco che è ”il capo” li denigra figuriamoci i normali cittadini. Inoltre, come già più volte ribadito, non sono i social la sede ove specificare eventuali problematiche inerenti disfunzioni lavorative, che solo Ella dichiara di conoscere, come quando asserisce che 50 “vigili” non timbrano il cartellino, situazione che appare paradossale a chi scrive e difficilmente conforme al vero, ed in ogni caso esistono gli strumenti per verificare quanto Ella asserisce, senza buttare fango su tutti i lavoratori, e se ciò risultasse vero dovrebbe non potrebbe provvedere, punendo soprattutto chi ciò a fatto sì che avvenisse. Altre illazioni – continua Contestabile – attengono il comportamento dei custodi cimiteriali, che a suo dire, non svolgono correttamente il proprio lavoro, tranne uno. Ci consenta di dire, che tutti svolgono in maniera ineccepibile quanto attiene la specifica delle mansioni, anzi di più, visto che svolgono qualunque richiesta provenga dal dirigente, anche lavoro straordinario senza che lo stesso venga retribuito, inoltre sono reperibili per svolgere qualunque attività senza che percepiscano il salario accessorio corrispondente”.

La conclusione Contestabile la affida non ad un ramoscello d’ulivo, ma piuttosto a un guanto di sfida. “Quindi prima di insultare, diffamare, si informi e se lo ritiene ci incontri, ma non per chiarire quanto da Lei affermato, infatti il comportamento dei lavoratori non solo è ineccepibile ma addirittura va oltre i normali compiti assegnati, ma per disporre che i custodi percepiscano quanto loro dovuto. Per quanto sopra, e non è certo la prima volta, si invita a tenere comportamenti più rispettosi nei confronti dei lavoratori tutti, a cui la nostra organizzazione sindacale darà tutta la dovuta assistenza necessaria”, conclude il sindacalista.

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